Domodedovo prepara il decollo in Borsa

Foto: Ria Novosti

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L’aeroporto moscovita punta alla supremazia sugli altri due scali della capitale pensando al collocamento azionario

La Borsa di Mosca è finita improvvisamente nel mirino della finanza internazionale. Il successo dell’Ipo di Yandex (la Google russa, che ha debuttato sul Nasdaq il 24 maggio con un balzo di oltre il 40%) fa crescere l’interesse verso un mercato finanziario che finora si è sviluppato meno delle previsioni.

Ma il vento sta cambiando e sono molti gli sbarchi attesi per i prossimi mesi, a cominciare da Domodedovo Dme Ltd, società che controlla l’omonimo aeroporto della capitale, il più grande della Federazione. Il board ha annunciato di volersi quotare a Londra, anche se non ha fornito altri dettagli sull'offerta. Ria Novosti riferisce che il mese scorso circolavano voci secondo cui la Dme avrebbe venduto fino al 25% delle sue azioni per un valore di circa 1 miliardo di dollari, notizia confermata anche dalla Reuters.

Domodedovo ha dovuto affrontare le pressioni del governo per diverso tempo e si sono diffuse  voci secondo cui l’esecutivo stava prendendo in considerazione la possibilità di nazionalizzare l'aeroporto come parte di un progetto che avrebbe dovuto unirlo agli altri due scali di Sheremetevo e Vnukovo, creando un polo aeroportuale moscovita. Le pressioni sono aumentate dallo scorso inverno, quando migliaia di passeggeri sono rimasti bloccati a causa delle tempeste di ghiaccio, che hanno costretto la compagnia a chiudere l'aeroporto, e in seguito a un attentato terroristico nel quale sono rimaste uccise 36 persone.

Verso la fine di aprile, l'ufficio generale della procura ha criticato il fatto che l'aeroporto fosse gestito da una compagnia offshore, e ha definito la complessa struttura aziendale che sta dietro a molte delle attività, una minaccia per la sicurezza nazionale. Probabilmente è proprio alla luce di queste valutazioni  che la Dme Ltd, registrata sull'Isola di Man e parte della holding East line, ha rivelato che il beneficiario del 100 per cento delle sue azioni è il presidente del consiglio di amministrazione Dmitri Kamenshik. Un editoriale pubblicato da Vedomosti afferma che lo Stato sta semplicemente cercando di ricavare profitto dal duro lavoro svolto dalla East Line per fare di Domodedovo l'aeroporto più trafficato ed efficiente di Mosca.

La Russia non è ricca di infrastrutture moderne e Domodedovo sarebbe il primo aeroporto del Paese a lanciarsi in un'offerta pubblica. Negli ultimi dieci anni l'aeroporto è riuscito a sottrarre al fatiscente Sheremetevo la maggior parte delle compagnie aeree internazionali e a conquistare il 44 % del traffico passeggeri della capitale ed è tuttora pronto a beneficiare della crescita del numero di passeggeri che si spostano da un aeroporto all’altro del Paese.

Tuttavia come è già stato dimostrato dalle ultime Ipo, il prezzo  è il vero discrimine per gli investitori, che continuano a chiedere un forte sconto sui multipli rispetto ad aziende concorrenti dell’Europa Occidentale per scontare il “rischio Russia”. Yandex è stata collocata nella parte bassa della forchetta elaborata dagli analisti. Domodedovo, con gli evidenti rischi specifici connessi, dovrà probabilmente essere ancora più generoso. Secondo Aton Capital, “vista la scarsità dell'informazione finanziaria disponibile e i livelli di valutazione di analoghi internazionali”, il valore aziendale della Dme è stimato attorno ai 3,5-4,3 miliardi di dollari.

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