Foto: Getty Images/Fotobank
I ciclisti del team russo Katusha si mettono subito in mostra nelle classiche primaverili sulle strade d’Europa. Così, il numero uno della classifica individuale dell’Unione Ciclistica Internazionale (Uci) nella scorsa stagione, il ciclista spagnolo su strada Joaquim Rodriguez, nel gruppo del team russo, si è ripreso la maglia gialla di leader della classifica generale alla fine della terza tappa del Giro dei Paesi Baschi, una corsa della durata di una settimana. Il giovane sprinter russo Denis Galimzyanov è arrivato secondo nella gara belga Scheldeprijs. Qualche giorno prima in Spagna, nel Gran Premio Miguel Indurain, l’altro russo Aleksandr Kolobnev aveva ottenuto lo stesso risultato.
Non male, insomma, per un inizio di stagione. Le squadre della prima divisione solitamente firmano contratti con 25-30 corridori, pertanto i rappresentanti di uno stesso team possono partecipare a più gare in contemporanea. Nel plotone del Giro dei Paesi Baschi Rodriguez era aiutato dai nuovi arrivati nel team Katusha Alberto Losada e Daniel Moreno, dai russi Vladimir Karpets, Aleksandr Kolobnev ed Eduard Vorganov, e dagli italiani Giampaolo Caruso e Danilo Di Luca.
La scorsa stagione Rodriguez è arrivato terzo nella classifica generale della corsa a tappe nei Paesi Baschi; quest’anno mira ancora più in alto. Lo spagnolo ha già ottenuto la prima vittoria per il team Katusha in una delle gare dell’Uci World Tour 2011, vincendo la tappa d’inizio. Anche se l’obiettivo principale di Rodriguez è ottenere il successo nel Giro d’Italia, a maggio.
Nella seconda giornata del Giro dei Paesi Baschi Joaquim ha ceduto la maglia da leader al tedesco Andreas Kloden del team americano Radioshack, ma nella tappa successiva ha ottenuto il decimo posto ed è tornato indossare il giallo. “Ho cercato di tagliare il traguardo con il miglior tempo possibile per riprendermi il primo posto in classifica generale, – aveva dichiarato Rodriguez. – Prima della resa dei conti di sabato bisogna accumulare un certo vantaggio, perché nel confronto individuale a cronometro i miei avversai potrebbero superarmi”.
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