L’Unità d’Italia a Mosca con Sabrina Salerno

Sabrina Salerno. Foto: Getty Images/Fotobank

Sabrina Salerno. Foto: Getty Images/Fotobank

Anche nella capitale russa si è festeggiato il 150esimo anniversario della nascita del Belpaese. Testimonial la cantante: “Per risolvere i nostri problemi, dobbiamo impegnarci di più”.

A Mosca si è conclusa la 18° Fiera Internazionale Viaggi e Turismo (Mitt-2011) con un omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Dal momento che anche quest'anno i tour operator russi hanno potuto godere della massiccia presenza del settore turistico italiano.

Ogni anno il Mitt svolge un ruolo di vetrina primaverile per i professionisti del settore turistico, prima delle vacanze estive, con più di 2000 espositori da più di 70 Paesi del mondo. Ovviamente non poteva mancare l'Italia, così amata in Russia. Lo scopo degli ospiti della fiera è quello di mostrare gli itinerari più nuovi, gli alberghi migliori e proporre programmi interessanti che non si trovano dalla concorrenza. Inoltre è anche un'occasione per parlare un po' con i colleghi russi, conoscere la cultura russa, esplorare il mercato e magari trovare soci affidabili con i quali intraprendere nuovi progetti.

“Non mi era mai capitato di distribuire così tanti biglietti da visita in un colpo solo”, esclama allegramente Coralie Delaubert. Insieme a Federica Lucini e a Marcello Mariani è venuta alla fiera per rappresentare il Convention Bureau della riviera di Rimini, un centro per uffici polifunzionale con sale congressi e altri spazi per l'organizzazione di eventi per qualsiasi portafoglio. “In realtà siamo venuti per partecipare a un forum specialistico, che si è concluso ieri, - dice Federica, - ma abbiamo deciso di dare un'occhiata anche qua, per far conoscere il nostro progetto a più persone possibile”.

Quest'anno alla fiera sono presenti non solo le destinazioni più popolari fra i vacanzieri russi, come la Turchia o la Bulgaria (l'Egitto, a causa dell’attuale situazione, ha perso il suo posto d'onore alla manifestazione), ma anche Israele, il Medio e l'Estremo Oriente, l'Africa, l'Asia, l'America Latina. I tour operator russi avevano a disposizione un intero padiglione, ma nonostante questo non siamo riusciti a trovare delle proposte di pacchetti turistici per la Russia, il che non fa che ricordarci ancora una volta che, prima di tutto, la Russia deve risolvere il problema delle infrastrutture per il turismo. Forse qualche risultato si riuscirà a ottenere grazie all'imminente campionato mondiale di calcio e alle Olimpiadi di Sochi.

Così la maggior parte dei tour operator russi presenti proponevano pacchetti vacanza nei Paesi del Mediterraneo, tra cui l'Italia, alla quale quest'anno era dedicata un'enorme quantità di stand.

Nel padiglione “Mediterraneo” c'era lo stand dell'Enit, l'Agenzia Nazionale italiana del Turismo, sotto la cui ala erano raccolti gli stand di tutte le regioni italiane, dalla Sicilia alla Valle d'Aosta. Alcuni dei partecipanti rappresentavano anche le provincie italiane: per la prima volta quest'anno al Mitt, per esempio, c’era la Provincia di Messina.

“Per ora abbiamo deciso di concentrarci sulle destinazioni più popolari presso i russi, come le isole Eolie e Taormina”, spiega il rappresentante di un comune della provincia messinese, l'architetto Gaetano Antonazzo, mentre mi passa le belle guide turistiche della Sicilia in lingua russa. Attorno allo stand siciliano si nota un certo movimento, cosa abbastanza comprensibile, dato che l'estate per la Russia è ancora lontana, ma i russi già adesso hanno voglia di andare verso i mari tiepidi e il sole gentile della primavera siciliana.

Per attirare l'attenzione dei passanti, Gabriele Finocchio, assistente del direttore del reparto vendite del gruppo alberghiero Gais Group, ha sistemato vicino al suo stand un iPad che trasmette le immagini dell'isola online. Di fianco c'è il rinfresco per gli ospiti dello stand dell'Enit con la musica di O’ Sole Mio in sottofondo: hanno deciso di festeggiare così, direttamente in fiera, il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia.

Improvvisamente alle nostre spalle risuona l'appello di “Boys Boys Boys”. Sulla scena è piombata Sabrina Salerno. La cantante apre il suo spettacolo con un'esecuzione a cappella dell'Inno di Mameli, dopo di che invita a scatenarsi nelle danze, cantando le sue due hit più famose. Alla fine dell'esibizione la Salerno, famosa già dai tempi dell'Unione Sovietica e che visita spesso Mosca e San Pietroburgo, risponde a Russia Oggi.

E’ stata a Mosca per la prima volta nel 1989. Cos'è cambiato in questi anni?

Secondo me, Mosca è sempre stata una città che corre. Allo stesso tempo però ancora negli anni '80 si erano conservate le tradizioni, la cultura. Adesso la città è molto cambiata, anche esteriormente. Mi sembra che le tradizioni si siano un po' perse, soffocate da tutte queste nuove costruzioni enormi, e spesso neanche tanto belle.

E i moscoviti?

Quando venivo qua dieci anni fa contavo 50.000 spettatori ai miei concerti al Palazzetto Olimpico. Adesso Mosca è come tutte le altre metropoli del mondo, si può comprare tutto e tutti, basta avere i soldi. Di conseguenza è cambiata anche la mentalità.

Come mai al Mitt-2011?

Non sono qui per lavoro, ma solo perché dei cari amici che lavorano per uno dei più grossi tour operator italiani mi hanno chiesto di cantare e io ho accettato. Per gli amici si fa questo e altro.

Non le dispiace festeggiare il 150enario dell'Unità d'Italia lontano dalla patria?  

Se è per questo ho festeggiato in Russia anche il mio compleanno, il 15 marzo, che dire... quando torno in Italia festeggerò anche lì.

Cosa augura all’Italia in un anniversario così importante? 

Mi sembra che molte cose che stanno succedendo nel mondo adesso siano contro natura. Soprattutto per quanto riguarda l'Europa in generale e in particolare l'Italia, la situazione mi preoccupa molto. E spero sinceramente che le persone che si trovano a vivere in una situazione politica del genere, riescano a restare esseri umani. Non solo perché ho un figlio che sta crescendo (ha 6 anni), ma anche perché l'Italia è uno dei Paesi più belli del mondo. La nostra è una firma di valore in tanti settori, dalla moda al cibo e molto altro ancora. Per questo credo che nei prossimi anni avremo la possibilità di risolvere i nostri problemi economici, ma dobbiamo impegnarci molto tutti quanti.

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