Giovani artisti russi si perfezionano a Firenze

Foto: Photas

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L'Accademia di Belle Arti di Mosca rinnova la tradizione del Grand Tour in Italia, grazie ai fondi messi a disposizione da un mecenate.

Giovani artisti russi invitati a “lavare i panni in Arno”. E’ l’opportunità, di manzoniana memoria, che avranno i vincitori della borsa di studio “Per la rinascita delle tradizioni classiche della pittura russa”, messa in palio dall'Accademia di Belle Arti russa grazie ai fondi erogati dall'imprenditore Vitalij Gevorkian nel 2011. L’obiettivo è di svolgere un periodo di pratica artistica a Firenze, come ha comunicato il vice ministro della Cultura Pavel Khoroshilov.

“Lo Stato non è in grado di sostenere adeguatamente il sistema dell'istruzione artistica ed è per questo che la borsa di studio e il concorso sono da attribuire all'importante iniziativa comune di un grosso imprenditore e dell'Accademia Russa d'Arte”, ha sottolineato il vice ministro.

Proprio il ministro della Cultura Aleksandr Avdeev, di recente, aveva criticato aspramente l'attuale sistema dell'istruzione artistica; in particolare si era scagliato contro la base tecnico-materiale, lo status giuridico delle istituzioni preposte alla formazione degli artisti e il problema dei finanziamenti. Secondo il ministro, “se non verranno presi provvedimenti urgenti, l'intero sistema potrebbe crollare”.

I mecenati solo di rado si preoccupano di fornire sostegno economico ai ragazzi dotati di talento, di solito preferiscono prendere parte all'organizzazione di mostre che abbiano una certa risonanza. Questo tipo di iniziative del resto trovano un certo sostegno anche presso le istituzioni che infatti hanno inserito il concorso per la borsa di studio tra gli eventi ufficiali del programma dell'anno di interscambio Italia-Russia.

Il concorso è già alla sua seconda edizione; lo scorso anno 12 studenti delle classi superiori del Liceo artistico accademico di Mosca Rakh hanno portato a termine uno stage pratico di nove giorni a Roma. Il risultato? Oltre 350 opere realizzate en plein air che si trovano attualmente in mostra nei locali del Ministero della Cultura.

Quest'anno, oltre agli istituti moscoviti, anche gli studenti del Liceo Artistico accademico Statale Ioganson di San Pietroburgo prenderanno parte al concorso, la cui fase conclusiva si svolgerà alla fine dell'anno accademico.

“Il mio sogno è quello di riuscire a mandare un giovane artista a studiare all'estero per un periodo più lungo”, ha affermato Gevorkian. Da parte sua, Khoroshilov ha aggiunto che per il rinnovamento della tradizione dei soggiorni all'estero degli artisti, appoggia in pieno l'approccio ben equilibrato dell'imprenditore.

Uno dei casi più fortunati è ad esempio quello del paesaggista Silvestr Schedrin. Terminò gli studi con lode grazie al dipinto “Vista dall'isola Petrovskij”, che gli diede il diritto di soggiornare all'estero per perfezionare le sue capacità artistiche. “Gli artisti contemporanei dovrebbero elaborare una propria strategia di marketing del proprio sviluppo e dei propri contatti col mondo, per raggiungere un livello degno dei circuiti museali, dei galleristi stranieri e degli stessi sponsor”, ha concluso il vice ministro.

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