L’inverno russo scalda Roma

Foto Lavinia Parlamenti

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In mostra nella capitale le testimonianze del folklore zarista durante la stagione più fredda dell’anno. Tra tutte le feste, spicca Maslenitsa.

Il famigerato inverno russo arriva nella capitale d’Italia, per scaldare le temperature romane con le sue feste e le sue tradizioni. Nell’ambito delle manifestazioni legate all’Anno della cooperazione culturale Italia-Russia, il 3 marzo è stata inaugurata proprio una mostra dal titolo “L’inverno russo”, nelle sale del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma.

Attraverso l’esposizione di duecento oggetti provenienti dai più prestigiosi musei di San Pietroburgo, come l’Hermitage, quello di Arte Russa e  quello Nazionale di Tsarskoye Selo, solo per citarne alcuni, vengono presentate le tradizionali feste invernali russe del periodo imperiale, celebrate dai nobili e dal popolo.

Abiti da ballo, costumi di carnevale, utensili di uso comune e porcellane, slitte, giocattoli e pattini, ma anche effetti virtuali e filmati cinematografici: come per magia le sale del museo romano si immergono nell’atmosfera che si respirava alla corte degli zar e ci si ritrova, con un salto nel passato, in sontuosi saloni e nelle tipiche izbe tra la neve dei villaggi.

All’evento, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e promosso dal Festival Artistico “Diaghilev Postscriptum” di San Pietroburgo, in collaborazione con l’Unione Artistica Europea, presieduta da Marisa Pinto Olori del Poggio, e con il sostegno di Louis Godart, hanno partecipato l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Aleksej Meshkov, il direttore artistico del Festival delle Arti “Diaghilev Postscriptum”, Natal’ja Metelitsa, e il direttore del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni popolari, Stefania Massari.

Tutte le autorità e l’ambasciatore Meshkov in primis hanno sottolineato l’importanza della mostra, che “rappresenta per i due popoli una magnifica occasione per apprendere meglio le loro tradizioni e arricchire i legami spirituali instaurati secoli fa”.

Tra le feste invernali tradizionali russe c’è Maslenitsa, “la cugina del Carnevale”, come ha spiegato l’ambasciatore Meshkov. Si tratta di una ricorrenza molto importante per tutti i russi, in quanto si celebra l’addio all’inverno e il benvenuto alla primavera. Questa festa affonda le sue origini nel paganesimo ed è considerata la sola festività originale russa dal sapore carnevalesco.

Maslenitsa cade otto settimane prima della Pasqua ed è un momento di allegria prima dei rigori e dei digiuni della quaresima; durante i festeggiamenti si mangiano i bliny, le tipiche crepes dolci o salate che ancora oggi sono il simbolo della Maslenitsa, da accompagnare con il tè, o per i più temerari, con vodka ben fredda.

Oltre ai sontuosi costumi indossati dai nobili in occasione del ballo “Veronese” e della bellissima slitta dello zar Nicola II, nella mostra si possono ammirare gli abiti da festa del popolo, i costumi teatrali, gli slittini dei bambini e un allestimento che riproduce una tipica izba russa, arredata con oggetti comuni, come il samovar, cioè la tipica teiera russa, la nabiruscica, il canestro per la raccolta dei funghi, e lo svetetz, ossia il portacandele.

“L’inverno russo”, comunque non è solo Maslenitsa. Nonostante questa sia una delle feste più importanti della tradizione russa, ci sono anche altri allegri momenti invernali da celebrare, come le feste legate allo Svjatki, nel periodo di Natale; non a caso, all’interno della mostra, il Natale viene presentato attraverso le decorazioni da appendere e i giocattoli per i bambini.

Tra gli oggetti di maggior prestigio arrivati da San Pietroburgo ci sono anche la slitta di carnevale risalente al XVII secolo e i costumi del famoso ballo al Palazzo d’Inverno del  1903, tenutosi per celebrare i 200 anni dalla fondazione della città, e le tele del pittore Boris Kustodiev.

La mostra “L’inverno russo” è aperta al pubblico fino all’8 maggio presso il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma, dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 20.

Foto: Lavinia Parlamenti

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