Ozon.ru, la risposta russa alla statunitense Amazon

Foto Gettyimages

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Sono bastati tredici anni per trasformare un’iniziativa lanciata da appassionati di libri di fantascienza in un punto di riferimento per gli acquirenti russi online e in un fenomeno studiato in tutto il mondo.

Un’offerta che spazia dai libri ai dvd, dalle creme agli asciugacapelli, proponendo in tutti i casi prezzi competitivi. Una grafica essenziale che facilita la navigazione tra le varie sezioni del sito. Un sistema di logistica al centro di continui miglioramenti per renderlo sempre più efficiente e superare un gap storico della grande distribuzione russa. Tre ragioni che spiegano il successo di Ozon.ru, la risposta russa al gigante statunitense Amazon. Una società nata quasi per caso nel 1998, su input di un gruppo di appassionati di fantascienza che non trovavano testi a sufficienza nelle librerie tradizionali, e oggi divenuta un punto di riferimento per gli acquirenti online della Russia.

Malgrado la crisi finanziaria, gli ordini di Ozon sono aumentati del 21 per cento nel 2009, conquistando un numero crescente di consumatori attenti al prezzo, e quindi disposti a superare le tradizionali ritrosie verso gli acquisti online, a caccia di occasioni.Circa 45 milioni, un terzo dei consumatori russi, naviga in Rete e il loro numero aumenta rapidamente. L’amministratore delegato di Ozon, Bernard Lukey, ha commentato: «Le difficoltà legate alla distribuzione sono estremamente complesse in Russia, perché il Paese è di dimensioni enormi. Questo è stato uno dei primi problemi che abbiamo provato ad affrontare e risolvere».

Il successo di Ozon si spiega in buona parte con la sua capacità di servire ogni angolo di questo immenso Paese grazie a una catena logistica che riesce a garantire consegne rapide e a prezzi competitivi. Un risultato non da poco, considerata l’estensione del territorio russo che fin qui aveva spinto molti distributori a concentrare le proprie attività intorno ai grandi centri di Mosca e San Pietroburgo. In un Paese che ha scarsa dimestichezza con le carte di crredito, Ozon ha poi creato una rete di punti di raccolta, presso i quali i clienti possono ritirare i prodotti ordinati e pagare in contanti.

A differenza di settori come il petrolifero e il gas, che vengono da un passato di proprietà statale, il settore online è andato sviluppandosi sin dall’inizio secondo la sola logica di mercato e questo ne ha favorito una formazione sana, lontana da corruzione e interessi trasversali. Del resto l’incredibile debutto sul mercato azionario londinese del gruppo Mail.ru – il numero uno russo nei media online di giochi e social network – dimostra quanto forte possa essere l’interesse per le aziende russe su Internet. La domanda di titoli in sede di quotazione è stata 20 volte superiore all’offerta. Un successo che potrebbe essere ripercorso da Ozon qualora decidesse di sbarcare in Borsa.

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