A Roma, energia in primo piano

Durante la visita del presidente russo Medvedev in Italia, tra il 16 e il 17 febbraio 2011, dovrebbe essere firmata una serie di importanti documenti che sanciscono la collaborazione tra i due Paesi nel campo delle risorse energetiche, della finanza e del transito militare, come ha anticipato l'assistente del capo dello Stato, Sergey Prikhodko.

Risorse energetiche

 

La compagnia energetica italiana Eni e Gazprom firmeranno nella giornata di mercoledì 17 un accordo in base al quale il colosso energetico russo acquisirà metà della quota dell'Eni nel progetto per lo sfruttamento del giacimento petrolifero Elephant in Libia, il 33% dell'intero progetto, secondo quanto dichiarato da Prikhodko. Il documento verrà firmato dal presidente di Gazprom, Aleksej Miller e da quello di Eni, Paolo Scaroni.

“Il documento riguarda la cessione di quote in ambito dell'accordo sulla divisione della produzione tra Eni Africa Settentrionale Bi.Vi., Eni International Bi. Vi., Gazprom neft Africa Settentrionale Bi.Vi. e Gazprom neft S.p.A.”, ha spiegato l'assistente del capo di Stato. Oltre a Gazprom e Eni, al progetto partecipa anche la compagnia petrolifera nazionale libica Noc.

Nell'aprile del 2010, Gazprom e Eni avevano concluso i negoziati sulle condizioni necessarie per l'ingresso della compagnia russa nel progetto Elephant, ma nonostante questo i termini per la conclusione definitiva dell'affare erano stati più volte posticipati. Gazprom acquisirà metà della quota Eni nel progetto, per il quale verrà rappresentato dalla compagnia petrolifera “figlia”, la Gazprom neft. Secondo informazioni precedenti, Gazprom era pronta a pagare per il suo 33% di quota 163 milioni di dollari.

Il sostituto del direttore generale per la ricerca esplorativa e l'estrazione di Gazprom neft, Boris Zilbermintz, aveva dichiarato che la compagnia è interessata anche ad altri progetti che si svolgono in Libia. Nel giugno dello scorso anno Zilbermintz disse che non sarebbero stati necessari investimenti significativi oltre alla somma dovuta per l'ingresso. La strategia di sviluppo della compagnia prevede che entro il 2020, anno in cui Gazprom neft conta di avere un'attività estrattiva pari a 100 milioni di tonnellate di greggio all'anno, dai progetti esteri dovrebbero risultare non meno di 10 milioni di tonnellate annue.

Il giacimento denominato Elephant è stato scoperto nel 1997, e al 2006 la sua produttività era pari a 134 barili di greggio al giorno. Gazprom è già in possesso di due licenze per la ricerca esplorativa in Libia, sia su terra che in mare. La compagnia detiene inoltre quote minoritarie in due concessioni dirette dalla tedesca Wintershall.

Transito Militare

 

Il secondo documento importante sarà l'accordo intergovernativo sul transito aereo di armamenti, approvvigionamenti, tecnologie, proprietà e personale militare attraverso il territorio della Federazione Russa, in connessione con la partecipazione delle forze armate italiane agli sforzi internazionali per la normalizzazione e la ricostruzione dell'Afghanistan, come ha dichiarato Prikhodko.

All'inizio di dicembre Russia e Italia avevano firmato un accordo per il transito ferroviario.

“Questa firma è il proseguimento della linea politica finalizzata al sostegno degli sforzi internazionali per la normalizzazione e ricostruzione dell'Afghanistan, che abbiamo dichiarato fin dall'inizio e che è stata confermata durante l'ultimo summit Russia-Nato svoltosi a Lisbona”, ha spiegato Prikhodko.

“In questo modo creiamo una base giuridica perché i nostri colleghi possano realizzare senza problemi l'importante missione che stanno portando avanti in Afghanistan, rifornendo i propri contingenti”, ha aggiunto il funzionario.

Ha inoltre ricordato che per quantità di soldati messi a disposizione, l'Italia è al terzo posto fra i Paesi impegnati nella missione. Al momento attuale la Russia ha firmato accordi sul transito militare con diversi paesi membri della Nato, tra cui gli Usa, Francia e Spagna.

Mutua comprensione fra banche

La corporazione statale Vneshekonombank e la banca italiana Cassa Depositi e Prestiti (CPD), firmeranno nella giornata di mercoledì 17 un promemoria sulla mutua comprensione, come ha dichiarato l'assistente del presidente.

“E' un documento preliminare, che funge da strumento per il finanziamento di progetti congiunti. Permetterà alle banche di prendere decisioni sull'eventuale finanziamento di progetti senza bisogno di ulteriori esami,” ha spiegato Prikhodko. I particolari riguardo al contenuto del promemoria non sono comunque stati chiariti. La Cassa Depositi e Prestiti è un istituto di sviluppo italiano il cui capitale complessivo è per il 70% in mano allo Stato italiano.

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