Mosca-Roma, largo ai giovani nel dialogo tra culture

Foto Ria Novosti

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L’intervista all’ ambasciatore della Federazione Russa in Italia Aleksej Meshkov in occasione della visita del Presidente Medvedev in Italia.

Durante la sua visita ufficiale di due giorni Dmitri Medvedev parteciperà alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno della cultura e della lingua russa in Italia e dell’Anno della cultura e della lingua italiana in Russia. L’evento è stato concordato nelle consultazioni ai massimi livelli tra i due Stati che si sono svolte a Mosca nel novembre 2008. Dell’Anno e degli altri fattori che legano i due Paesi parla Aleksej Meshkov, ambasciatore della Federazione Russa in Italia.

 


Quali obiettivi si prefiggono gli organizzatori di questo Anno di interscambio russo-italiano?


L’Italia attualmente è uno dei partner più importanti della Russia in Europa. La cooperazione tra i nostri Stati è avviata praticamente su tutti i fronti e si sta vivacemente sviluppando. Ne è una testimonianza l’intenso dialogo tra i dirigenti politici dei due Paesi. I numerosi incontri avuti nel corso degli ultimi anni dai leader di Russia e Italia parlano chiaramente del carattere privilegiato e del dinamismo dei rapporti tra Italia e Russia, che continuano ad ampliarsi.


I comitati organizzativi nazionali per l’Anno Russia-Italia 2011 hanno svolto un enorme lavoro di preparazione. Speriamo che la realizzazione del programma dia un nuovo forte impulso ai rapporti culturali bilaterali e che i suoi effetti positivi esercitino la loro influenza per molti anni a venire.


Bisogna anche considerare che i nostri rapporti con l’Italia in campo culturale posseggono una storia secolare e una ricchissima tradizione. L’Italia è da sempre una meta di pellegrinaggio: di famosi pittori russi come Karl Brjullov e Orest Kiprenskij, di poeti, di scrittori. Viceversa in Russia sono stati attivi architetti, scultori, musicisti italiani. In un mondo che continua a cambiare, per i nostri Paesi oggi più che mai è importante proseguire e rinnovare il dialogo tra le due culture, coinvolgendovi anche le nuove generazioni.


Siamo fiduciosi che l’Anno di interscambio permetterà di rafforzare ancor più la collaborazione culturale esistente, e vi porterà un nuovo afflusso di progetti e iniziative interessanti.


Potrebbe dirci qualcosa sui momenti più significativi del programma di questo Anno, sia in Italia che in Russia?


Il programma prevede oltre 550 eventi nei due Paesi. Una serie di manifestazioni cruciali, alle quali prenderanno parte i nostri principali musei, teatri e compagnie di artisti, sono finanziate con fondi di bilancio statali russi e italiani. Da noi le piazze principali per questi eventi saranno Mosca, San Pietroburgo ed Ekaterinburg. In Italia saranno Roma, Firenze e Milano. Nel complesso però la geografia degli scambi culturali sarà molto più ampia e abbraccerà praticamente tutte le regioni dei due Paesi.


Il via ufficiale all’Anno Russia-Italia 2011 sarà dato il 16 febbraio, quando alla presenza di Dmitri Medvedev al Palazzo delle Esposizioni di Roma si terrà l’inaugurazione solenne della mostra “Aleksandr Dejneka: la via sovietica al modernismo”, allestita dalla Galleria Statale Tretjakovskij. L’Anno si concluderà a Mosca in dicembre, quando la sede storica del Teatro Bolshoj ospiterà la tournée della compagnia del leggendario Teatro La Scala di Milano.


Per parte nostra, nel programma delle manifestazioni sono stati attivamente coinvolti il Museo di stato Cremlino di Mosca, il Museo statale di arti figurative Pushkin, l’Orchestra di San Pietroburgo diretta da Jurij Temirkanov e l’orchestra da camera “I virtuosi di Mosca”; per l’Italia, oltre al già citato Teatro La Scala, parteciperanno il Teatro dell’Opera di Roma, il Museo degli Argenti di Firenze, il Palazzo Pitti e la Galleria degli Uffizi sempre di Firenze, e molti altri.


Quanto è ampio il coinvolgimento dei giovani nella festa delle nostre due culture?


Gli organizzatori hanno rivolto particolare attenzione a questo aspetto. A Roma il giorno dell’inaugurazione dell’Anno Russia-Italia 2011 sotto l’egida del Rossotrudnichestvo si apriranno i lavori del II Forum internazionale degli studenti e a cavallo tra maggio e giugno si terrà il II Forum internazionale dell’infanzia, il cui slogan è “Questo mondo è nostro!”.


Vorrei porre in risalto anche l’attività del Fondo russo per le iniziative socio-culturali, che porterà negli Appennini il nuovo programma del festival “La giovane cultura russa in Italia”.


Il Festival consentirà al pubblico italiano di avvicinarsi ai tesori della cultura russa, di conoscere le tradizioni e la maestria dei popoli della Russia grazie alle loro interpretazioni.


Allo stesso tempo, i nostri giovani artisti potranno arricchire il propriobagaglio di esperienza, raccogliendo impressioni di questo splendido Paese che ha dato un contributo enorme allo sviluppo di tutte le forme d’arte mondiale.


Anche se nel programma dell’Anno di interscambio l’accento è posto sul dialogo tra le culture, vorremmo chiederle come si sta sviluppando la cooperazione economica bilaterale, in particolare nel campo della modernizzazione.


L’Italia è uno dei partner commerciali ed economici prioritari della Federazione Russa. Siamo riusciti con i nostri sforzi congiuntia interrompere la tendenza negativa degli anni 2008 e 2009, generata dalla crisi finanziaria mondiale, e a far crescere il volume degli scambi, secondo le stime, del 9%. Lo scorso anno il valore degli scambi è stato di oltre 36 miliardi di dollari. Pertanto l’Italia rimane il nostro quarto partner commerciale.

 

I nostri Paesi hanno intrapreso inoltre la creazione di un’alleanza vantaggiosa per entrambi con l’obiettivo della modernizzazione. Nel dicembre dello scorso anno a Sochi è stato firmato un memorandum sulle questioni della partnership per la modernizzazione. C’è da dire che le aziende russe e italiane stanno già intensamente sviluppando la collaborazione nel campo dell’alta tecnologia e dell’innovazione industriale.


Un partner importante per la Russia in Italia è il gruppo industriale multiprofilo di Finmeccanica, insieme al quale vengono elaborati e realizzati numerosi progetti nel campo dell’aerospazio, dell’aeronautica, della modernizzazione dei trasporti ferroviari, delle comunicazioni postali e in molti altri campi. Citerò, s  olo per fare un esempio, un progetto di grande importanza come la realizzazione dell’aereo passeggeri “Superjet 100”.


Inoltre, il mese scorso a Roma è stato firmato un accordo di cooperazione tra l’Istituto internazionale per le politiche energetiche e la diplomazia dell’università Mgimo (Istituto statale di relazioni internazionali di Mosca) presso il Ministero degli Esteri russo e la società italiana Maire Tecnimont, accordo che prevede una cooperazione a lungo termine finalizzata all’introduzione delle tecnologie d’avanguardia nel settore energetico e del risparmio energetico, ma anche nella sfera dell’innovazione industriale. È in corso di sviluppo anche un programma molto promettente nel campo della sintesi termonucleare.


In breve, siamo riusciti non solo a mantenere in vita tutti i grandi progetti elaborati prima della crisi, ma anche a trovare direttive di collaborazione radicalmente nuove e di rilevanza scientifica.


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