La Coppa del mondo ai russi

Fumetto di Niyaz Karim

Fumetto di Niyaz Karim

I Mondiali 2018 per la nazionale della Federazione rappresentano una sfida che si può vincere. Parola di Blatter.

Saranno i russi, a casa loro, ad alzare al cielo la Coppa del mondo del 2018? Persino il presidente della Fifa Sepp Blatter ha detto di essere certo che la Russia abbia le carte in regola per vincere i Mondiali di calcio e ha invitato la nazionale russa a provarci già nel 2014. Dal canto suo, il presidente della Fur (Football Union of Russia, la federazione del calcio russo) Sergej Fursenko ha parlato di quello che bisognerà mettere in gioco per raggiungere il successo mondiale.

 

Sergej Fursenko non si pente di aver pronosticato la vittoria della nazionale russa ai Mondiali del 2018, e anzi, le sue certezze crescono di giorno in giorno. Inoltre, con il suo ottimismo è riuscito a contagiare anche il presidente della Fifa Sepp Blatter, che nel corso della conferenza internazionale indetta dalla Fur, “Il calcio come business”, che si è svolta nell'ambito della Coppa dei Campioni della Csi, ha invitato la squadra a non rimandare il proprio trionfo e a vincere la Coppa del mondo già nel 2014.

 

Come ha detto il signor Fursenko, la Russia vincerà i Campionati del Mondo del 2018 - sono le parole di Blatter riportate da Ria Novosti -. Ma perché dobbiamo continuare a dire che questo succederà solo tra sette anni?”. Per raggiungere lo scopo, Blatter consiglia alla Russia di non porre limiti agli investimenti nel calcio. “La Russia si è messa sulla via del calcio, ma è una via che deve essere ancora costruita, investendo soldi ed energie. Anche noi, a suo tempo, abbiamo fatto lo stesso con la Fifa. Nel 1974, quando a capo dell'organizzazione c'era ancora il mio predecessore Joao Havelange, la Fifa aveva 11 dipendenti, un segretario generale e due cani, incaricati della sicurezza. Adesso della Fifa fanno parte 208 federazioni nazionali che, a loro volta, fanno parte di altre associazioni continentali”, ha aggiunto il presidente della Fifa.

 

Secondo Fursenko, alla base della vittoria russa al campionato del mondo devono esserci il “Codice d'onore del calcio russo” e la prima divisione della Football League. “Quando si arriva in un'organizzazione come la Fur, la prima cosa da fare è fissare gli obiettivi. Noi ci siamo posti l'obiettivo di vincere i Mondiali del 2018”, queste le parole di Fursenko riportate da Ria Novosti. “Sono assolutamente certo che ce la faremo. Ma per farcela bisogna dare l'orientamento giusto ai nostri ragazzi. Dobbiamo dare loro dei nuovi ideali. Il primo documento che abbiamo adottato, il “Codice d'onore del calcio russo” raccoglie gli ideali del calcio russo. Abbiamo organizzato anche un comitato etico, che avrà il compito di difendere questi ideali. Adesso, il nostro scopo principale è quello di dare ai nostri ragazzi la possibilità di crescere nel modo giusto”.

 

Sergej Fursenko ha sottolineato in particolare che, in un futuro piuttosto vicino, verrà fatto tutto il possibile perché i calciatori più giovani riescano a fare le esperienze necessarie nelle varie squadre. “Lo scorso anno è stata organizzata la Lega Calcio Nazionale russa (Fnl) – ha ricordato -, di cui fanno parte le 20 squadre migliori russe su un totale di 95. Abbiamo deciso di lasciare a queste 20 squadre tutta l'autonomia necessaria perché possano decidere del proprio futuro. Queste squadre sono la base per lo sviluppo del calcio professionistico in Russia. I giovani giocheranno nella Lega con dei limiti precisi: ogni squadra dovrà avere un numero minimo di giovani calciatori. Rappresenteranno la riserva della nostra nazionale. E i giovani non dovranno stare seduti in panchina, ma avranno la possibilità di giocare”, ha concluso il presidente della Fur.

 

Blatter ha lodato Fursenko per la sua lungimiranza, nell'aver, cioè, iniziato per tempo a creare le condizioni per la crescita dei giocatori in vista dei Mondiali russi. “Nel calcio esiste di solito la pianificazione quinquennale – ha detto -, ma, in vista dei Mondiali del 2018, è giusto che la Russia si affidi a una pianificazione di 7 anni. Se adesso si inizia a lavorare coi giocatori che hanno meno di 17 anni, entro i Mondiali 2018, la Russia sarà riuscita ad allevare i calciatori migliori”.

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