Novità contro il malcostume delle tangenti

Foto di PhotoXpress

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Allo studio del governo russo misure più aspre per punire corruttori e intermediari ed estendere le indagini all'estero, quando necessario.

L'amministrazione del presidente ha preparato un nuovo pacchetto anti-corruzione, come rivelato a Vedomosti da un funzionario vicino al Consiglio per la lotta alla corruzione. Le misure prevedono: un nuovo tipo di pena per il reato di corruzione, cioè delle sanzioni calcolate in multipli rispetto all'ammontare della tangente; un nuovo tipo di possibile imputato di concussione, che potrà essere anche un funzionario di un'organizzazione pubblica internazionale; un nuovo schema di reato che include anche il reato per la mediazione in concussione; infine, un nuovo metodo di cui potranno avvalersi i rappresentanti della legge nella lotta alla corruzione e cioè la possibilità delle istituzioni russe di fare indagini all'estero.

Dmitri Medvedev ha indicato nel suo comunicato la necessità di aumentare le sanzioni per il reato di concussione e le pene per gli intermediari. Una persona vicina all'amministrazione del presidente ci ha parlato dei diversi atteggiamenti nei confronti delle nuove sanzioni all'interno del consiglio presidenziale. Alcuni, infatti, ritengono che il sistema delle sanzioni sia di per sé efficace, altri invece sono convinti che l’ammenda in denaro debba essere affiancata a un periodo di detenzione. Questo secondo punto di vista è sostenuto da un'organizzazione del Consiglio Europeo, il Gruppo di Stati contro la Corruzione (“Greco”) che è impegnato nel monitoraggio della lotta alla corruzione in Russia. Il “Greco” ritiene che sia sbagliato creare una situazione in cui per uno stesso reato si può essere condannati a un periodo di detenzione piuttosto lungo e cavarsela con una multa: questo permette ai colpevoli di evitare le proprie responsabilità.

Viktoria Burkovskaja, dello studio legale Egorov, Puginskij, Afanasev e soci ritiene che il problema non sia tanto la misura delle sanzioni, quanto l'ineluttabilità della pena: “Non conosco nessun caso in cui una qualche società sia stata chiamata in causa per responsabilità amministrative in reati di concussione, nonostante una serie di clamorosi scandali di corruzione, come ad esempio l'affare Daimler”.

La Burkovskaja è convinta che il nuovo articolo di legge non risolva i problemi, dato che adesso la riscossione di tangenti viene spesso qualificata come truffa: chi viene trovato coi soldi incriminati spesso non è colui che ha il potere di realizzare quanto promesso. In questo caso, anche ora, però, si può essere denunciati per favoreggiamento, come spiega la Burkovskaja, se si riesce a dimostrare il legame con i destinatari della tangente. Tutto si risolve nel basso livello dell'inchiesta svolta. Gli imprenditori che inoltre denunciano tentativi di corruzione e gli intermediari che collaborano alla risoluzione dei casi di concussione possono essere sollevati dalle responsabilità giudiziarie.

Si sta introducendo un istituto di sostegno giuridico per reati amministrativi: questo dovrebbe permettere di fare indagini sui reati di corruzione commessi da imprese russe all'estero. La Procura Generale, la Corte Suprema e il Tribunale arbitrale superiore, il Ministero di Giustizia, il Ministero degli Interni, il Servizio di Sicurezza Federale (Fsb) e il Servizio Federale per il controllo del traffico di stupefacenti (Fskn) potranno inviare le proprie istanze in modo autonomo ai colleghi stranieri. I dicasteri potranno esigere informazioni sui dati personali e sull'ubicazione di individui sottoposti a indagini, documenti e altre prove materiali, informazioni sulle circostanze in cui il reato è stato commesso, oltre a poter richiedere di interrogare in Russia testimoni e parti lese (a cui verrà garantita l'immunità). La Russia sarà tenuta a sua volta all'adempimento di richieste analoghe da parte degli altri Paesi.

Come ha spiegato Ilja Rachkov, socio della Nerr, allo stato attuale, gli accordi internazionali non prevedono il sostegno giuridico per reati amministrativi anche se la Russia può rivolgersi agli altri Paesi con richieste simili in base al principio di reciprocità, secondo le norme generali del diritto internazionale.

 Fumetto di Niyaz Karim

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