A chi serve la modernizzazione?

Foto di Itar-Tass

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Dmitri Medvedev ha dedicato ai bambini il messaggio presidenziale all'Assemblea Federale.

Il nuovo messaggio presidenziale all'Assemblea Federale è tutto incentrato sulla sfera sociale. Il presidente non ha affrontato problemi di politica interna, nonostante le elezioni per il parlamento siano alle porte. Tuttavia, come un anno fa, si è parlato molto di modernizzazione, di cui necessitano soprattutto “i 26 milioni di bambini e adolescenti che vivono nel nostro Paese”. Dopo aver sottolineato che la modernizzazione non “è fine a se stessa” e che “prendersi cura delle generazioni future, è l'investimento più sicuro, intelligente e nobile che si possa fare”, il presidente ha posto a tutte le istituzioni di governo un insieme completo di questioni legate all'infanzia.

Innanzitutto, in Russia devono esserci più bambini. Per raggiungere questo obiettivo, il presidente, in particolare, ha proposto di mettere a disposizione di ogni famiglia che decida di avere il terzo figlio, un pezzo di “terreno edificabile per la costruzione di una casa o di una dacia”. Ha inoltre incaricato gli organi regionali e municipali di risolvere il problema dell'insufficienza delle scuole materne. A proposito della modernizzazione delle scuole, il presidente ha consigliato di cominciare da progetti di “scuola del futuro” elaborati autonomamente da ogni singolo istituto. Nelle scuole speciali viene proposto di istituire degli organi tutori per controbilanciare la tendenza “all'isolamento dei bambini dalla società”. Per quanto riguarda poi la modernizzazione del sistema scolastico in generale, è al momento in corso di elaborazione una nuova legge sull'istruzione e il presidente ha promesso che il progetto verrà sottoposto a discussione pubblica come è stato fatto di recente per il progetto di legge sulla polizia.

Medvedev ha poi esortato gli esponenti della cultura a girare film e scrivere libri per i bambini e i ragazzi. Inoltre, il presidente ha insistito sul fatto che il valore da comunicare alla generazione dei giovani è quello di una vita sana, dal momento che, secondo alcuni dati citati, l'80% dei cittadini russi “non pratica alcun tipo di attività sportiva”. Dmitri Medvedev ha poi dedicato parte del suo messaggio ai problemi legati all’ecologia da risolvere con urgenza, per garantire alle generazioni future un “ambiente pulito in cui vivere”. Il presidente ha avuto parole particolarmente dure per chi usa “la violenza nelle relazioni coi bambini”, esigendo che nessun individuo che abbia precedenti per tali crimini, possa in alcun modo essere ammesso a lavorare in istituzioni per l'infanzia.

Passando dai problemi dell’infanzia alle questioni di politica interna, per il presidente il sistema politico è la sfera meno problematica nella vita del Paese. In conformità alle conclusioni del primo messaggio presidenziale di Medvedev nel 2008, sono state apportate modifiche alla Costituzione (in particolare, il mandato presidenziale è stato portato da quattro a sei anni, e quello dei deputati da quattro a cinque anni). A parte questo, è stato proposto un pacchetto di misure legislative, che modificano le norme per l'elezione dei deputati della Duma (il parlamento russo, ndr). In particolare, grazie a questi provvedimenti, anche i partiti che riescono a raggiungere un quorum del 5%, contro il 7% di prima, potranno avere diritto a un proprio deputato. Il risultato del messaggio dello scorso anno, invece, è stato il pacchetto di norme legislative che hanno esteso le norme elettorali a livello dei vari soggetti della federazione.

Medvedev ha preferito evitare la formula del “pacchetto” legislativo. Ha semplicemente proposto agli organi legislativi di introdurre un sistema elettorale proporzionale o misto alle elezioni per gli organi rappresentativi delle circoscrizioni cittadine e dei quartieri municipali con un numero di deputati di almeno 20 persone. “In tal modo, le elezioni parlamentari del prossimo dicembre si svolgeranno in ambito di un sistema politico già rinnovato a tutti i livelli”, ha dichiarato il presidente che non ha dimenticato di rivolgere la propria attenzione alle istituzioni, soprattutto a quelle regionali e municipali. Ha infatti raccomandato ai vari organi municipali di liberarsi delle proprietà con una convinzione: “Le istituzioni non devono essere proprietarie di fabbriche, giornali o battelli”. A sostegno delle sue convinzioni, Medvedev ha portato l'esempio del governo federale, che ha ridotto “di cinque volte il numero delle proprie aziende strategiche” e “ha intrapreso un piano complessivo per la privatizzazione delle compagnie più grosse”.

Particolare risalto anche ai problemi di politica estera. Per quanto riguarda lo scudo antimissile, Medvedev ha posto la questione all'Occidente senza mezzi termini: “O riusciremo a raggiungere un accordo sugli armamenti antimissilistici e a creare un efficace meccanismo comune di collaborazione, oppure avrà inizio una nuova fase di corsa agli armamenti, e ci vedremo costretti a prendere decisioni sul posizionamento di nuovi mezzi d'assalto”. Comunque, pare che il presidente non ritenga effettivamente reale tale prospettiva, dato che le maggiori speranze per una modernizzazione dell'economia russa sono legate alla creazione di progetti in collaborazione con imprese prima di tutto europee e americane.

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