A Milano artisti russi e italiani dialogano nello spazio

Stas Shuripa, Arcani. 2010

Stas Shuripa, Arcani. 2010

Una collettiva alla galleria Impronte si prepara per essere presentata a Mosca.

A Milano una galleria gioca d'anticipo rispetto al 2011, anno della cultura Italia-Russia. Fino al 24 dicembre, infatti, nei locali della Impronte Contemporary Art sono in mostra le opere di quattro artisti russi e quattro italiani, in un dialogo artistico ricco di spunti. Il disegno e la carta sono i protagonisti indiscussi dell'esposizione che, non ha caso, è stata intitolata “Disegnare spazi” dal curatore Walter Guadagnini. “Il disegno è tornato ad essere un mezzo espressivo centrale nella poetica di molti artisti - spiega Guadagnini in un testo di accompagnamento alla collettiva – E' l'indice di un bisogno di riflessione, di intimità, che forse indica anche un rifiuto dell'eccesso di spettacolarizzazione di molta arte contemporanea.”

Emanuele Becheri, Riccardo Benassi, Luca Caccioni, Vadim Fishkin, Andrei Roiter, Donatella Spaziani, Stas Shuripa e David Ter-Oganyan sono gli artisti chiamati ad esporre le loro opere, in un percorso che guida il visitatore tra l'interattività e la riflessione. “L'aspetto più evidente – continua Guadagnini - è la maggiore introflessione degli artisti italiani [selezionati] e l'estroflessione di quelli russi. E' come se negli artisti russi ci fosse una esplicita volontà di aprirsi al mondo esterno, di dialogare con esso in maniera critica ma diretta. Negli artisti italiani, invece, sembra prevalere il desiderio di riflessione, di trasformazione del vissuto in forma astratta.”

Nella prima sala ad attirare l'attenzione è l'installazione dell'ottimo Stas Shuripa, russo classe 1971: tre cubi contenenti delle frecce di carta e posizionati in forma triangolare invitano il visitatore a ricercare delle prospettive nuove e lasciarsi andare ad un'esperienza che lo coinvolge personalmente a livello percettivo. Nella seconda sala, invece, il curatore ha saputo magistralmente affiancare le opere del russo Roiter e dell'italiano Caccioni. Una serie di eleganti disegni su carta invitano lo spettatore a ricercare le somiglianze (molte) e le differenze (poche) tra i due artisti. Al piano inferiore, infine, tre artisti italiani concludono il percorso con opere dal chiaro aspetto introspettivo. Da sottolineare Emanuele Beccheri che espone grandi fogli di carta bianca su cui vere e proprie ragnatele danno l'impressione al visitator di stare osservando un disegno a matita ispirato alla tecnica dell'action painting.

Laura Bulian, gallerista ed ideatrice dell'evento, non ha mai nascosto la volontà di caratterizzare il lavoro della Impronte Contemporary Art con un'attenzione particolare per la Russia e le sue espressioni artistiche. “All'arte non c'è limite – spiega – ma l'interesse per la realtà russa è stata una spinta importante sin dall'inizio, dall'apertura di questo spazio nel 2008.” La maggior parte degli artisti rappresentati dalla galleria sono di provenienza russa e la cura con cui sono stati selezionati è dimostrata dalla recente selezione di alcuni di loro, come Stas Shuripa, da parte di Bonami e la Calderoni per l'importante collettiva dedicata all'arte contemporanea russa alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, visitabile fino a Febbraio 2011.

Continuando sulla scia del rapporto tra Italia e Russia, Laura Bulian e la Impronte Contemporary Art il prossimo 2 dicembre saranno a Mosca presso la Russian Academy of Arts per l'inaugurazione di una collettiva che seguirà la falsa riga di “Disegnare spazi” esponendo, però, più artisti e opere. L'occasione sarà importante per presentare al sempre più attento pubblico russo alcuni giovani creativi italiani come Donatella Spaziani, spinta da un pilastro della critica artistica come Achille Bonito-Oliva.

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