Regalo di compleanno senza veli per Putin

Le allieve della facoltà di giornalismo dell'Università Statale di Mosca (Mgu) hanno posato per un calendario erotico da regalare a Vladimir Putin in occasione del suo compleanno (ieri, 7 ottobre). Non si sa se il lunario sia arrivato sul tavolo del primo ministro, negli ipermercati della capitale va a ruba.

Un compleanno hot per Putin. Dodici ragazze, una per mese e per pagina, hanno posato per un calendario da regalare al premier. Ogni immagine è accompagnata da una breve dedica rivolta al primo ministro e riferita a un episodio significativo della sua vita. Con inviti diretti a Putin a dir poco piccanti: “Che ne dice della terza volta?”, “I boschi li hanno spenti, ma io sono ancora in fiamme”, “Mi prende come secondo pilota?”, “Facciamo un giro in Kalina”. E ancora “Non mi serve la campana antincendio, mi serve Lei!”. Per concludere con un più soft :“Se tutte avessero un uomo come Lei!”.

La politica non c'entra

Una studentessa del secondo anno, Ksenija Selezneva, che ha posato per la foto di dicembre, ha scritto: “Voglio farLe gli auguri di persona. Mi telefoni”, con numero a seguire. In verità, se il premier volesse parlare con Ksenija, probabilmente non ci riuscirebbe. Ci ha provato il corrispondente di Infox.ru, invano.

L’ideatore dell’iniziativa, Vladimir Tabak, rappresentante della casa editrice “Fakultet”, intervistato dalle agenzie di informazione online russe, ha dichiarato: “Non è assolutamente un progetto politico. Volevamo solo mettere insieme le ragazze più belle e cogliere l'occasione per fare gli auguri a Vladimir Vladimirovich, per i suoi 58 anni”.

Tabak ha ammesso che il calendario inizialmente doveva essere solo un'azione promozionale della casa editrice, ma nessuno si aspettava che avrebbe richiamato tanta attenzione. Inoltre, è difficile sapere se Vladimir Putin abbia ricevuto o meno il lunario a lui dedicato.

Nessuna sanzione

Tatjana Janshina, una studentessa del quinto anno che ha posato come Miss Gennaio, ha raccontato a Infox.ru, che è stata invitata a partecipare al progetto da un amico. “Mi hanno invitato a farmi fotografare per Vladimir Vladimirovich, così sono arrivata e ho preso parte all’iniziativa”, ha detto la Janshina. La studentessa di Gennaio ha ammesso che non sapeva niente che il calendario sarebbe finito sul mercato, e comunque non ne è contraria.

“Non temiamo l'ira del preside della facoltà. Mi sembra che la nostra università sia fatta di persone ragionevoli, che si sono sempre dimostrate comprensive verso i vari progetti degli studenti”, ha aggiunto la Janshina.

“Non sapevamo nulla di questo progetto, è un'iniziativa degli studenti, - ha dichiarato Larisa Bakunina dell’ufficio stampa della facoltà di Giornalismo della Mgu. - Non abbiamo alcun motivo né per sostenere, né per condannare questo progetto”. Bakunina ha assicurato poi che non verranno stabilite sanzioni di alcun tipo nei confronti delle studentesse che hanno partecipato al servizio fotografico.

Ma il decano della facoltà di giornalismo della Mgu, Elena Vartanova si è detta molto stupita che le studentesse della facoltà di giornalismo abbiano usato un modo “così scorretto” per festeggiare il compleanno del primo ministro, come scrive la Russkaja sluzhba novostej. “ Si sono nascoste dietro a un'etichetta che non è di loro proprietà. Non posso far altro che rammaricarmi nel vedere il nome della facoltà di giornalismo in questa occasione”, ha concluso la Vartanova.

Gli studenti della facoltà di giornalismo che non hanno partecipato al set fotografico, hanno accolto il calendario freddamente. “Mi sembra inaccettabile. Delle ragazze intelligenti che si spogliano non si sa bene perché - ha commentato Cristina, una studentessa del quarto anno. - Una vera idiozia”.

Il calendario è stato distribuito con una tiratura di 50mila esemplari. Può essere acquistato in una catena di negozi di Mosca.




La battaglia dei calendari

Altre sei allieve della facoltà, colleghe delle dodici finite sulla carta patinata in reggiseno e minigonna, si sono concesse all’obiettivo della macchina fotografica per un altro lunario, questa volta pubblicato online e di tenore diverso. Otterrà lo stesso apprezzamento da parte dei russi?

Il tema scelto è di gran lunga meno malizioso del precedente, ma pur sempre attuale: la libertà di stampa nella Federazione. Nuovi slogan, dunque, e nuovi scatti per il contro-calendario. Le studentesse ritratte, questa volta , non ammiccano procaci, né cogli occhi né con altre parti del corpo. Sono, invece, coperte da un cappotto scuro che nasconde le forme e hanno un nastro adesivo sulla bocca. Non lanciano, inoltre, messaggi d’auguri maliziosi. Rivolgono, piuttosto, al premier e al Paese domande dure e dirette, per qualcuno scomode. Un esempio? “Chi è stato a uccidere la giornalista Anna Politkovskaja” (nella foto), una richiesta che arriva proprio nel quarto anniversario della sua scomparsa. (Gabriella Persiani)




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