I progetti da favola di Luzhkov: dirigibili, Disneyland e strade sotto vetro

Foto di ITAR-TASS/Alexey Zotov

Foto di ITAR-TASS/Alexey Zotov

Il laser per scacciare l’inverno, auto volanti e parcheggi sott’acqua contro gli ingorghi, un grande parco giochi nel centro della capitale: il primo cittadino, appena scaricato da Medvedev, certo non mancava di fantasia

Avrà pur perso la poltrona, ma le sue gesta rimarranno nella storia. Yuri Luzhkov, destituito di recente, è stato non solo un sindaco longevo (dal 1992 ad oggi), con spiccato talento gestionale, ma anche l'autore di progetti audaci destinati a rimanere irrealizzati. Ecco le iniziative più incredibili dei quali vanta la paternità.

Guerra al maltempo a colpi di laser

Nel 2009 a Luzhkov balenò un'idea geniale: visto che in occasione della Festa della Città era possibile allontanare le nuvole dal cielo sopra Mosca, perché in inverno non provare a bloccare le nevicate sui punti di accesso alla città? “Non c'è niente da ridere, - assicurava -, migliorerà anche il raccolto dei campi”. L'idea era di cospargere le nubi di argento iodato e ghiaccio secco. La dispersione delle nuvole sarebbe dovuta costare alle casse comunali circa 180 milioni di rubli, mentre ne sarebbero stati risparmiati ben 300 milioni in pulizia delle strade. Ma accadde qualcosa di anomalo: l'inverno arrivò a Mosca all'improvviso, i meteorologi non riuscirono a prevedere la prima nevicata, che paralizzò completamente la città. E alla fine dovettero chiedere scusa al sindaco.

Pare che Luzhkov avesse tentato di lottare contro i fenomeni naturali da sempre. Già nel 2001 aveva affermato che avrebbe sciolto il ghiaccio sui tetti delle case di Mosca a colpi di laser. Per l'introduzione di queste apparecchiature si spesero circa 500.000 dollari, prima di scoprire che impiegavano un'ora per rimuovere un solo pezzo di ghiaccio. Così il progetto è stato abbandonato con grande discrezione.

Nel 2004 Luzhkov decise che non era giusto che moscoviti e turisti non fossero liberi di godere delle bellezze di Mosca a causa del maltempo, e propose di mettere sotto vetro alcune vie della capitale nella parte ad ovest del centro. Il progetto restò sulla carta perché non furono trovati gli investimenti necessari.

Nel 2005 all’ex sindaco della capitale venne improvvisamente voglia di vedere erba e alberi lussureggiare in inverno lungo la via Arbat, la più importante strada pedonale di Mosca. Per realizzare questo desiderio bisognava scaldare la strada con un sistema di tubature sotterranee in cui scorresse acqua calda. Non se ne fece nulla, anche se l'idea di scaldare le strade di Mosca è realtà, dall'inverno del 2005, nella zona di passeggio intorno alle mura del Cremlino.

Dirigibili e garage subacquei contro gli ingorghi

Uno dei problemi fondamentali di Mosca, di cui adesso viene incolpato Luzhkov, sono gli ingorghi stradali. Anche se, l'ex sindaco ha proposto numerose soluzioni per migliorare la viabilità della capitale.

Poco tempo fa, a metà settembre, Luzhkov istituì una “polizia addetta ai parcheggi” che avrebbe dovuto controllare il rispetto delle regole di sosta e fermata dei veicoli. Eppure parcheggiare a Mosca secondo il codice stradale è impossibile.

Nel 2004 annunciò che, “volenti o nolenti”, i parcheggi nel centro della città avrebbero dovuto essere interrati, “ma anche sott'acqua”. Dopo due anni la municipalità di Mosca elaborò le linee guida per la costruzione dei parking subacquei. Il primo doveva avere 800 posti auto e 38 per autobus. Sfumò tutto: i costi erano eccessivi.

Nel 2002 il sindaco aveva cercato di risolvere il problema dall'alto. Il centro aeronautico Avgur venne incaricato di costruire cinque dirigibili che avrebbero dovuto portare in volo gli ispettori della polizia stradale per seguire la situazione degli ingorghi in città. La costruzione degli apparecchi volanti costò alla città 2,5 milioni di dollari. I moscoviti videro il primo di questi dirigibili nell'agosto del 2004. Purtroppo il mezzo salva-traffico si sollevò di appena qualche metro da terra e soltanto in occasione dei festeggiamenti per gli 860 anni di Mosca riuscì a volare un po' più alto. Luzhkov dovette incassare anche questa sconfitta. Ma non desistette. Quando la soluzione aerea fallì, decise di provare a risolvere il problema dall'acqua. Nel 2006 la municipalità propose l'introduzione di taxi e tram acquatici: entro tre anni i moscoviti avrebbero viaggiato sulla Moscova su 20 tram galleggianti. Nel dicembre del 2006 si arrivò a parlare di 78 tram, con adeguate infrastrutture costiere. Ma nessuno ha ancora visto i trasporti acquatici.

Qualche anno fa Ronald Lipp, il presidente della compagnia tedesca Strassen Haus, propose all’ex sindaco di costruire sulla città delle autostrade sopraelevate e riempire lo spazio sottostante con fabbriche, uffici a buon mercato e anche complessi abitativi. Il progetto piacque a Luzhkov, che annunciò l'inizio dei lavori per un pezzo pilota di autostrada sopraelevata entro il 2007. Possiamo solo tentare di indovinare il motivo per cui il piano di Lipp è rimasto irrealizzato.

Disneyland e l'”Arancia”

Nel 2008 la moglie del sindaco Elena Baturina presentò l'ambizioso progetto “Arancia” ad opera del famoso architetto Norman Foster. L' avveniristico complesso alberghiero-espositivo avrebbe dovuto prendere il posto della Casa dell'Artista sul lungofiume. Questo concept-project prevedeva la costruzione di cinque edifici di vetro di 15 piani ciascuno. Per la disposizione delle sue parti e per il colore arancione, il complesso, nelle intenzioni dei suoi ideatori, avrebbe dovuto assomigliare a un'arancia tagliata a spicchi. Al buio l'edificio sarebbe stato illuminato di arancione. Ma il direttore del Museo Statale di Architettura David Saraksjan fece notare: “Non si può infilare una mela gigante nel centro storico di una grande città, perché tutto il resto si trasformerebbe in cucce per cani”.

Da molti anni, poi, i moscoviti hanno la speranza (e il terrore) di avere nella capitale la propria Disneyland. Se ne iniziò a parlare nel 1992, quando lo scultore Zurab Tsereteli vinse il concorso pubblico per la costruzione del parco giochi nella parte occidentale di Mosca. Ma, al posto del regno delle favole, sul territorio ad esso destinato iniziarono ad apparire officine meccaniche, distributori di benzina, mercati, discariche. Di recente erano circolate voci secondo cui Luzhkov avrebbe autorizzato la moglie a costruire su quei terreni un golf club.

Acqua senza cloro, fiumi deviati e fast-food russi

Nel 2008 Luzhkov annunciò a sorpresa che presto Mosca sarebbe passata all'acqua potabile all'ozono invece che al cloro. E non ci sarebbe stato niente di male, se non fosse che l’ex sindaco non aveva calcolato che le tubature della città sono completamente incrostate di ruggine e l'acqua ozonizzata, attraversandole, sarebbe diventata dannosa per la salute. Ad oggi il sistema di ozonizzazione è attivo solo in alcune centrali per la depurazione dell'acqua.

Una volta Luzhkov pensò di creare una catena di ristoranti tipo fast-food che si sarebbe chiamata “Russkoe bistro”. I primi locali furono aperti nel 1995; nel lancio del progetto furono investiti 15,6 milioni di dollari, e in seguito qualche altra decina di milioni di dollari. Col tempo gli affari della catena cominciarono ad andare sempre peggio. Finché nel 2001 fu aperto un procedimento penale per il furto di 1,3 milioni di dollari dal capitale pubblico.

All'inizio del 2002 il sindaco di Mosca si rivolse a Vladimir Putin con la proposta di rimettere in movimento il progetto, ormai abbandonato da 15 anni, di deviare il fiume siberiano Ob' nel bacino del mare di Aral. L'idea non trovò sostegno, ma il sindaco non si arrese: nel 2008 uscì il suo libro “Acqua e pace”, in cui si parla anche del progetto di deviazione dei fiumi settentrionali verso l'Asia centrale.

La passione per le api

In questi ultimi giorni il nome dell’ex sindaco moscovita è stato legato alle api, di cui, secondo i media, Luzhkov si è preoccupato di più che dei veterani e degli invalidi. Pare che Luzhkov abbia sempre amato questi insetti. Infatti nel 2003 propose di organizzare all'interno dei parchi degli alveari mobili. Il primo di questi, posizionato in uno dei polmoni verdi della capitale, divenne in seguito il Museo del miele. Un'”ape-mobile” (a strisce giallo-nere) avrebbe dovuto girare per la città per pubblicizzare l'apicoltura. All'epoca gli sponsor non vennero trovati, però, in compenso, quest'estate l’ex sindaco della capitale ha speso decine di milioni di rubli per mettere in salvo le proprie api, che “si sentivano infastidite” dalle anomalie climatiche.

Una fine in bronzo

Luzhkov è stato congedato senza attestati d'onore e senza medaglie, però è stato già fuso in bronzo. Lo scultore Zurab Tsereteli, già autore di un monumento alla moglie dell’ex primo cittadino Elena Baturina in tenuta da cavallerizza, ha dedicato a Luzhkov addirittura due opere. La prima lo rappresenta con la racchetta da tennis, la seconda lo raffigura con la scopa, intento a spazzare le strade della capitale. Da uno scarpone bucato spunta l'alluce.

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