La lotta delle russe al Flushing Meadows

Maria Sharapova. Foto di ITAR-TASS

Maria Sharapova. Foto di ITAR-TASS

Anche se meno forti rispetto al passato, il gruppo di tenniste russe di quest'anno è sulla buona strada per arrivare fino in fondo negli US Open 2010.

La storia del tennis russo negli US Open - come in ogni torneo del Grande Slam degli ultimi dieci anni circa - è stata scritta in gran parte dalle donne. Ad eccezione della memorabile prestazione di Marat Safin nel 2000, nessun tennista russo di sesso maschile è mai arrivato nemmeno in finale.

Per quanto riguarda le donne, invece, le russe hanno partecipato alla finale per tre volte negli ultimi sei tornei, vincendo due volte, con la finale interamente russa del 2004 tra Svetlana Kuznetsova e Elena Dementieva.

Tuttavia, quando il torneo del 2010 ha preso il via, una settimana fa, l’interesse verso le russe era già molto scemato rispetto al 2006, quando Maria Sharapova vinse agevolmente il suo terzo titolo del Grande Slam a Flushing Meadows dopo due settimane. O rispetto al 2004, quando alle russe andarono tre titoli del Grande Slam su quattro, ad eccezione dell'Australian Open.

L'US Open di quest'anno non è partito bene per le ragazze russe. Proprio il primo giorno, l'ex numero uno e tre volte finalista del Grande Slam, Dinara Safina, ha perso contro la discontinua slovacca Daniela Hantuchova. Ciononostante, dopo una settimana, c'è ancora la possibilità di un'altra finale femminile interamente russa. Per chi ama sognare, l'attuale situazione del tabellone femminile contempla anche la remota possibilità che tutte le non russe vengano eliminate nei quarti di finale. Arrivatiaalla metà del torneo di quest'anno, è rimasto ancora un discreto numero di tenniste russe nelle prime 16 e, considerando il modo in cui si stanno esibendo, le possibilità che una di loro alla fine alzerà il trofeo il 12 settembre continuano a crescere.



L'ex vincitrice Maria Sharapova, numero 14 nel ranking, è migliorata con l'avanzare dei turni. Ha iniziato il torneo del 2010 concedendo un set all'australiana di origine slovacca Jarmila Groth, venendo poi fuori fino a vincere il match 4-6, 6-3, 6-1. Nei due turni successivi, la Sharapova ha dato mostra del suo miglior tennis, quello distruttivo, concedendo tre games alla sua avversaria del secondo turno, la ceca Iveta Benesova, e travolgendo la statunitense Beatrice Capra nel terzo.

Maria Sharapova incontrerà ora la danese di origine polacca Caroline Wozniacki, testa di serie, nel turno delle rimanenti 16. Se riesce a superare la danese, che ha concesso solo tre games dall'inizio del torneo, rimarrà solo la numero 3del tennis mondiale, Venus Williams, ad avere chance di fermarla, e questo solamente nella finale.

Tra le altre russe ancora in corsa è presente un'altra ex campionessa, Svetlana Kuznetsova, che incontrerà la slovacca Dominika Cibulkova nel quarto turno. E' difficile immaginare che la Kuznetsova possa superare questo ostacolo sulla strada verso i quarti di finale. Tuttavia, è anche possibile uno scontro tra la Sharapova e la Kuznetsova nei quarti.

Nella sezione successiva del tabellone femminile, c'è la numero 7 del ranking, Vera Zvonareva, che ha, in teoria, la strada più agevole per arrivare in semifinale. Affrontando nel quarto turno la tedesca Andrea Petkovic, non classificata nel ranking, la Zvonareva dovrebbe incontrare la numero 31 nel ranking, la estone Kaia Kanepi, o la numero 15, la belga Yanina Wickamyer, per ottenere un posto in semifinale. Lì potrebbe incontrare la Sharapova, la Kuznetsova o, più probabilmente, la Wozniacki. Una motivazione in più per la Zvonareva dovrebbe essere il fatto di aver quasi uguagliato il proprio record negli US Open arrivando fino al quarto turno, e questa potrebbe essere l'occasione da “ora o mai più” per la ventiseienne per migliorarlo.

Al contrario, la situazione della seconda metà del tabellone non è mai sembrata favorevole alle tenniste russe. La numero 20 Anastasia Pavlyuchenkova è stata facilmente sconfitta in due set dalla numero 6 del ranking e campionessa quest'anno dell'Open di Francia, l'italiana Francesca Schiavone. A completare le delusioni del giorno per le ragazze russe, la numero 12 del ranking, Elena Dementieva, ha perso in tre set contro la numero 5 del ranking, l'australiana Samantha Stosur.

Anche con l'eliminazione della Pavlyuchenkova e della Dementieva, è quasi certo che almeno una russa entrerà nei quarti di finale del torneo femminile. L'arrivo nelle semifinali è un po' meno probabile e la possibilità che una russa possa alzare il trofeo sarebbe una sorpresa, a giudicare da come stanno giocando le altre favorite, la Williams, la Wozniacki e la Clijsters.

Per quanto riguarda la competizione maschile, c'è tradizionalmente molta meno emozione per i fan. Inutile a dirsi, la vittoria di Marat Safin dieci anni fa è rimasta l'unica di un tennista russo di sesso maschile nella storia degli US Open.

Erano presenti quest'anno meno uomini nel primo turno -solo quattro- rispetto alle donne nel quarto. Il numero 12 del ranking, Mikhail Youzhny, è l'unico ancora in corsa. Il numero 6 Nikolay Davydenko e Igor Andreev, non classificato nel ranking, sono usciti al secondo turno, mentre Dmitry Tursunov è stato sconfitto nel primo. Youzhny è ancora in corsa, dal momento che ha eliminato in quattro set l'americano John Isner, diciottesimo nel ranking. Se superasse Tommy Robredo nel quarto turno, potrebbe incontrare qualcuno come Andy Murray o Rafael Nadal più in là. Se Youzhny dovesse arrivare così in fondo da superare avversari di tale calibro negli US Open di quest'anno, forse nessun altro articolo farebbe più notizia in questo decennio.

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