Foto di ITAR-TASS
L'anello di fuoco
Andrei Kozenko e Maria Gutorova (Samara); Stanislav Zalugovskij (Nizhny
Novgorod); Natalia Baslykova (Riazan); Olga Rannix (Tula)
Quotidiano Kommersant
Non accennano a placarsi gli incendi nella regione centrale e del Volga,
e in particolare nei pressi delle città di Voronezh, Riazan e Tula. Se
nella sola giornata di venerdì erano stati registrati 779 focolai,
domenica sera se ne contavano già 774 e altri 320 roghi si erano
sviluppati nelle zone boschive. Le vittime, finora, sono 48. Nelle
operazioni antincendio sono già state impegnate 180mila persone. Per tre
domeniche consecutive, a partire dalla prossima, in tutti i templi
della Chiesa russa ortodossa verranno raccolti fondi a favore delle
vittime.
La situazione più critica si è verificata a Togliattigrad, dove ieri si
stava ancora tentando di domare il violento incendio scoppiato tra il
centro e il quartiere Avtovazodskij, dove vivono oltre 400mila persone.
In alcuni quartieri la visibilità era ridotta a pochi metri ed era
praticamente impossibile respirare. Centinaia di persone hanno chiesto
assistenza al pronto soccorso, cinque soccorritori sono rimasti vittima
di uno shock termico e numerosi cittadini sono stati colti da crisi di
nervi. Oltre 1700 persone sono state evacuate. A causa degli incendi e
del caldo anomalo, la fabbrica AvtoVAZ ha deciso di sospendere la
produzione almeno fino all’8 agosto.
Record di incendi torbieri e boschivi anche nella regione di Mosca: 130
nella sola giornata di domenica scorsa. Almeno sette persone, tra cui un
soccorritore, sono rimaste uccise. La situazione si presenta critica
anche nella zona di confine con la regione di Riazan e di Tula, invase
dal fumo. La visibilità in strada non supera i 30 metri. Nelle farmacie
di molte città sono esaurite le scorte di maschere antifumo.La mobilitazione collettiva
Expert Online
Oltre 2200 russi sono rimasti senza tetto a causa degli incendi. In 14
regioni del Paese, le fiamme hanno infatti danneggiato almeno 1800
abitazioni. Secondo il ministero dello Sviluppo regionale, saranno
necessari oltre 4,6 miliardi di rubli (115 milioni d'euro - NdR) per ricostruire e ristrutturare gli edifici e le infrastrutture danneggiate.
Alle operazioni antincendio si sono uniti oltre 1000 dipendenti del
ministero degli Interni, 1000 esponenti del personale militare alle
dipendenze del ministero della Difesa, nonché gli stessi cittadini dei
quartieri ubicati nelle zone a rischio. Nella Repubblica del Tatarstan
sono state adottate misure senza precedenti: tutti gli abitanti che
avevano prestato servizio militare sono stati mobilitati per il
pattugliamento dei boschi.
Una delle principali cause all’origine degli incendi boschivi resta
sempre il fattore umano. Nonostante in molte regioni sia stata proibita
la sosta nelle zone boschive, gli abitanti locali continuano a
frequentarle, dimenticando tizzoni accesi e bottiglie di vetro, che
possono convogliare i raggi solari e diventare anch’esse causa di
incendio.Battesimo di fuoco
Alena Čečel, Lilia Biriukova
Quotidiano Vedomosti
Il primo ministro Vladimir Putin ha paragonato l’emergenza incendi alla
seconda guerra mondiale e alle invasioni dei peceneghi, dei polovtsi e
dei cavalieri teutonici che, secondo le sue parole, “hanno straziato la
Russia”.
Venerdì scorso il premier ha stanziato 5 miliardi di rubli (125 milioni d’euro - NdR), di cui 2 milioni (50 000 euro - NdR) verranno destinati alla costruzione di nuove abitazioni, 1 milione (25 000 euro - NdR)
alla ristrutturazione delle infrastrutture e 1 milione alle famiglie
delle vittime. La maggior parte dei fondi andrà alle regioni di Nizhny
Novgorod e Voronezh, tra le più colpite.
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