Il presidente russo Medvedev fra il Presidentedella Commissione Ue Barroso (a sinistra)e il Presidente Ue Van Rompuy (a destra).Foto di Pavel Golovkin, Kommersant
I 27 - ha detto il presidente dell’Ue Herman Van Rompuy a Rostov-sul-Don - desiderano prendere parte da vicino agli sforzi attuati da Dmitri Medvedev per diversificare l’economia e renderla più competitiva . Sforzi ribaditi una settimana fa dallo stesso presidente russo: «Noi siamo cambiati perché è cambiato il mondo intero. Sono scoppiate delle bolle di sapone, sono crollati dei miti», ha detto intervenendo a San Pietroburgo. «La Russia - ha proseguito - si svilupperà non tanto grazie alle sue materie prime, quanto grazie alle sue conoscenze». Potendo contare su centinaia di miliardi di petroldollari, negli ultimi anni Mosc a aveva in parte rinunciato a investire in alcuni s ettori economici strategici. Il crollo del prezzo del petrolio e la crisi economica globale hanno invece convint o il Cremlino che non è possibile esimersi dal diversificare la propria economia.
Stando a quanto emerso da una fuga di notizie basata su un documento redatto dal ministro degli Esteri Lavrov, il Cremlino quest’anno vuole adottare una linea di politica estera più pragmatica e favorevole al commercio e stringere « alleanze volte alla mo dernizzazione » con almeno 14 membri dell’Ue. Dal canto loro, anche i principali membri dell’Ue stanno rivedendo i propri rapporti con la Russia.
D. Medvedev: " Siamo cambiati perché il mondo intero è cambiato. La Russia diventerà un Paese dove la gente vorrà venire per realizzare il proprio sogno. " |
Oltre alla Germania, da tempo il migliore alleato europeo di Mosca, anche la Francia ha recentemente rafforzato i propri rapporti con la Russia. Da quando in Polonia è cambiato il partito al governo, anche Varsavia si è riavvicinata a Mosca, così come, in seguito al cambiamento a Downing Street, anche i rapporti con il Regno Unito ripartono su nuove premesse. Complessi rimangono invece i rapporti con gli Stati baltici, che però, a causa delle difficoltà economiche, hanno iniziato a stabilire con Mosca dei rapporti più pragmatici. I Paesi dell’Europa meridionale, invece, desiderano avvicinarsi a Mosca perché desiderosi di attrarre capitali russi.
Durante il summit di Rostov-sul-Don, a ogni modo, la Russia ha metaforicamente teso una mano che i leader dell’Ue hanno afferrato con entusiasmo. Mano che Medvedev ha continuato a tendere anche durante il recente Foro di San Pietroburgo. «La Russia - ha promesso - diventerà un Paese dove la gente vorrà venire per realizzare il proprio sogno». Perché ciò avvenga, ha aggiunto Medvedev, le direttive della nuova politica russa saranno: modernizzazione; investimenti (e per attrarli il Cremlino abolirà le tasse sull’aumento del capitale sociale in caso d’investimenti diretti); un regime di concorrenza e un clima favorevole per gli affari secondo lo slogan “Aiutare a coltivare anche un giardino di meli”.
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