L’industria delle quattro ruote torna a decollare

Il salone delle auto di lusso di Mosca. Nei primi quattro mesidell’anno in Russia sono state vendute oltre330mila vetture. Foto di Anton Denisov, RIA NOVOSTI

Il salone delle auto di lusso di Mosca. Nei primi quattro mesidell’anno in Russia sono state vendute oltre330mila vetture. Foto di Anton Denisov, RIA NOVOSTI

Un programma statale d’incentivi alla rottamazione ha aiutato le case automobiliste russe a risollevarsi dopo la recessione globale che le aveva duramente colpite.

Quest’anno, complice anche un programma statale d’incentivi alla rottamazione, le vendite nel settore auto sono aumentate per la prima volta dall’ottobre 2008. A riferirlo è stato David Thomas, presidente della Commissione dei produttori di automobili presso l’Associazione delle imprese europee.

Nel 2009 l’economia russa si è contratta di circa il 7,9 per cento, ma le case automobilistiche sono arrivate quasi alla paralisi non appena le vendite sono drasticamente crollate. Molte fabbriche hanno chiuso i battenti e messo in cassa integrazione molti operai.

Seguendo l’esempio americano, il Cremlino ha perciò stanziato 10 miliardi di rubli, pari a 263 milioni di euro, per un programma di incentivi statali alle vendite di automobili “made in Russia”. Grazie a esso sono già stati erogati 200mila finanziamenti e sono state vendute 65.000 automobili.

Nel 2009 le vendite erano crollate. Molte fabbriche avevano chiuso i battenti licenziando gli operai


Anche la produzione automobilistica russa – riferisce Asm Holding, società che sorveglia l’industria automobilistica del Paese – è salita aumentando del 52,7 per cento fino a raggiungere le 330.321 unità vendute nel periodo gennaio-aprile di cui 155.291 di marchi esteri, e 127.449 di fabbricazione russa.

Solo questo mese Avtovaz ha messo in produzione 56.700 automobili e prevede di produrre entro la fine del 2010 570mila unità, ovvero un terzo della produzione complessiva di auto russe. Si prevede infatti che per il 2010 la produzione del settore auto continuerà ad aumentare sino ad arrivare a 1,4 milioni di unità, pari a circa la metà di quelle prodotte in Russia prima della crisi economica globale.

Ma le difficoltà per le case automobilistiche non sono del tutto finite: i produttori russi di acciaio lo scorso mese hanno aumentato il costo del metallo per l’industria del 20 per cento e Avtovaz si è vista costretta a operare una ristrutturazione tagliando il personale dai 12mila operai dell’estate scorsa agli odierni 72mila. Una riduzione dolorosa se si considera che l’economia locale della città di Togliattigrad si regge in tutto e per tutto sulla fabbrica Avtovaz. In ogni caso, al di là delle difficoltà contingenti, il futuro del mercato automobilistico russo rimane roseo: la Russia spicca nell’Europa emergente come uno dei migliori performer e pochi dubitano che nel medio periodo riuscirà a riguadagnare la sua posizione di primo produttore automobilistico in Europa.

Molti produttori stranieri continuano a investire in fabbriche russe. Come Hyundai-Kia, la joint venture coreana, che investirà 450 milioni di dollari in tre grandi impianti russi per produrre fino a 500mila vetture l’anno con un ritmo che aumenterà di un quinto la produzione totale russa di automobili. O Renault, Volkswagen e Ford (rispettivamente al terzo, quarto e quinto posto nella classifica dei più importanti costruttori di automobili in Russia) che continuano a programmare investimenti a breve scadenza.


La Volkswagen lancia una nuova low-cost in Russia

La casa automobilistica tedesca Volkswagen lo scorso mese ha lanciato un nuovo modello di automobile progettato esclusivamente per il settore più basso del mercato automobilistico russo in fortissima espansione. L’automobile in questione si basa sul modello Polo della casa automobilistica tedesca e sarà prodotto nello stabilimento di Kaluga. Il nuovo modello costerà 399mila rubli (12.500 dollari). Tra le sue caratteristiche peculiari c’è il telaio montato su ruote più alte del normale, così che la scocca dell’automobile sia maggiormente protetta nel caso in cui si guid i lungo le strade russe disseminate di numerose buche. Sarà anche l’unico modello sul mercato ad avere sei marce.

In questo particolare settore la concorrenza è già agguerrita tenuto conto delle offerte simili di Chevrolet Aveo, Renault Logan e Ford Focus per quanto riguarda le case automobilistiche straniere e di Kalina prodotta dalla casa automobilistica a controllo statale Avtovaz, venduta sul mercato per 250mila rubli. Sinora gli impianti della fabbrica Volkswagen a Kaluga erano stati utilizzati per produrre Tiguan e Skoda Octavia, costruite a partire da kit completamente assemblabili.




RIA Novosti

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