A Penza, nel labirinto di sculture all’aperto

: K. Volkov
A seicento chilometri da Mosca si trova un enorme parco trasformato oggi in un centro d'arte contemporanea, che raccoglie statue di artisti provenienti da tutto il mondo. Fra loro anche un italiano

"Fino a poco tempo fa la principale attrazione turistica della regione di Penza era il museo Tarkhany, luogo di nascita del famoso scrittore russo Mikhail Lermontov. Ma oggi il parco di sculture Legend è diventato un'altra grande attrazione”.  A parlare è Valentina Dusavitskaja, curatrice della galleria ART Penza presso il Legend. “Non molto tempo fa, mentre stavo facendo una visita guidata, alcuni visitatori ci hanno riferito di aver saputo di noi da amici tedeschi. E non è la prima volta che i russi scoprono il Legend dagli stranieri".

Ci troviamo di fronte ad un’altalena di ferro che ricorda il pezzo arricciato di un nastro. Alla base del nastro ci si può sedere e dondolare. Due bambini ci stanno andando ora, mentre i loro genitori nuotano nel lago vicino. Ogni volta che la scultura si muove, le 40 campane nascoste all'interno suonano. Questa opera d'arte interattiva è stata creata dallo scultore italiano Bettino Francini ed è solo una delle tremila sculture che ci circondano.

Situata a circa 600 km da Mosca, Penza ha una popolazione di più di 500mila persone, ma compare di rado sui media russi. Non c'è da stupirsi se così poche persone sanno che uno dei più grandi parchi di scultura all'aperto in Russia si trova appena fuori da questa città. Legend celebrerà il suo decimo anniversario quest'anno.

Negli ultimi anni, artisti da tutto il mondo sono venuti qui per trasformare questo paesaggio rurale in un centro d'arte contemporanea. Oggi il parco, situato a 20 km da Penza, ospita sculture realizzate da artisti provenienti da 69 paesi. Animali, persone, personaggi di fiabe, forme geometriche: ogni tipo di scultura trova posto in questi campi aperti. Anche se troviamo rappresentati vari stili, questi si abbinano bene tra loro: il gruppo di giraffe di ferro fa buona compagnia a una donna di marmo e a pietre oscillanti. Pegaso è in sintonia con le colorate sculture astratte che si vedono sullo sfondo. Guardando all'orizzonte, non si riesce a vedere la fine di questo parco.

Foto gentilmente concesse da K. Volkov
Foto gentilmente concesse da K. Volkov
Foto gentilmente concesse da K. Volkov
Foto gentilmente concesse da K. Volkov
Foto gentilmente concesse da K. Volkov
 
1/5
 

L'idea del parco

Entrando nel parco ci si stupisce subito delle sue dimensioni. Si possono facilmente passare due ore a passeggiare tra le creature di ferro e marmo, piccole o enormi. L'idea di portare in quest’area opere di artisti da tutto il mondo è stata di Yurij Tkachenko, direttore del Legend, scultore ed ex professore associato dell’Università statale di architettura di Penza.

"Penza ha sempre avuto una forte tradizione di scultura. Ho voluto portare alla luce la scultura locale – ammette Jurij Tkachenko –. Il modo migliore per raccogliere qui grandi opere è organizzare un Simposio internazionale di scultura. Un evento del genere è vantaggioso per tutti: l'artista riceve una borsa di studio e tutti i materiali necessari; alla fine il suo lavoro viene esposto nel parco in maniera permanente. Abbiamo ricevuto più di mille richieste ogni anno, ma siamo in grado di scegliere solo 50 artisti".

Il primo Simposio internazionale di scultura a Penza si è tenuto nel 2008. Circa 50 partecipanti hanno provato l’esperienza di un piovoso settembre russo lavorando senza i comfort di una casa. È difficile credere che allora gli scultori lavorarono letteralmente in uno spazio aperto. Oggi il parco mette a disposizione dei visitatori un hotel. Circa 300 sculture sono sparse per tutto il parco ben attrezzato. La galleria contiene più di tremila dipinti. Di recente, il simposio ha iniziato a operare sotto l'egida dell'UNESCO, fornita dalla Commissione per l'UNESCO della Federazione Russa.

Foto di Natalia Maiboroda
Foto di Natalia Maiboroda
Foto gentilmente concesse da K. Volkov
Foto gentilmente concesse da K. Volkov
Foto gentilmente concesse da K. Volkov
 
1/5
 

Artisti da tutto il mondo

Valentina e Yurij ci hanno accompagnato in un tour del parco. Indicano una scultura in ferro colorato di fronte all'hotel nei pressi di una spiaggia di sabbia. Questo lavoro, che simboleggia una famiglia, è del noto scultore giapponese Satoru Takada, realizzato ai tempi del primo simposio. Da allora ha lavorato al Legend otto volte. Quest'anno ha in programma di concludere un ambizioso progetto: uno dei più grandi giardini giapponesi di tutto il mondo.

"Ho lavorato in molti paesi nel corso della mia carriera di 40 anni. Ma voglio costruire uno scambio d'arte tra Russia e Giappone", ricorda Takada.

Nedim Hadziahmetovic, scultore serbo che ha creato sei opere monumentali per il parco a cielo aperto e quattro opere in ferro per la galleria, dice che negli ultimi otto anni ha passato a Penza circa nove mesi.

"Ho fatto anche una trentina di dipinti qui, quando ero preso dall’ispirazione – ammette –. Le mie opere si trovano in 14 diversi paesi, tra cui Cina, Gabon e perfino Iran. Ma quello che mi porta a Penza sono i vantaggi che offre, sia professionali che personali. Il parco offre eccellenti condizioni di lavoro in un ambiente multiculturale".

I visitatori si fotografano con un uomo colorato che riesce a malapena a tenere un pezzo di ferro tre volte più grande di lui: è l’opera dello scultore cinese Liu Yang, che ha lavorato in 20 paesi.

"Ho partecipato a 50 simposi in tutto il mondo. I miei amici mi chiedono perché continuo a tornare in questa remota città russa. Beh, questo posto e le persone qui mi danno ispirazione. Credo che Legend stia formando non solo la scena artistica russa, ma anche quella globale".

Il 10° Simposio internazionale di scultura e pittura Penza 2017 si terrà presso il Legend dal 17 aprile al 24 agosto nel complesso alberghiero Art Penza.

Ti potrebbero interessare anche:

Sognando la Siberia, dalla A alla Z

Norilsk, viaggio nella città proibita

Consigli per un viaggio sicuro in Russia

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie