La Russia ricorda la Politkovskaya

In molte città della Federazione si sono tenute manifestazioni in memoria della giornalista uccisa il 7 ottobre 2006. Da tempo Anna Politkovskaya denunciava le stragi della Cecenia e si batteva per la difesa dei diritti umani (Foto: Svetlana Privalov

In molte città della Federazione si sono tenute manifestazioni in memoria della giornalista uccisa il 7 ottobre 2006. Da tempo Anna Politkovskaya denunciava le stragi della Cecenia e si batteva per la difesa dei diritti umani (Foto: Svetlana Privalov

Da Mosca a San Pietroburgo, per commemorare la giornalista di Novaya Gazeta uccisa nell'ottobre 2006 da alcuni colpi di pistola. I manifestanti: "Vogliamo una via in memoria di Anna"

Si sono svolti a Mosca, a San Pietroburgo e in molte altre città della Russia i picchetti in memoria di Anna Politkovskaya, la giornalista di Novaya Gazeta uccisa esattamente sei anni fa.

Nella capitale russa la manifestazione si è svolta nei giardini Novopushkinskij dove, secondo quanto riportato dalla stazione radio “Servizio russo di informazione”, sul posto si sono date appuntamento alcune decine di manifestanti. Circa 150-200, secondo quanto riportato dal corrispondente del Kommersant, Ilya Barabanov.

La gente ha deposto mazzi di fiori vicino alla casa della Politkovskaya, in via Lesnaya, nel cuore di Mosca. Durante la manifestazione, autorizzata dalle autorità della capitale russa, non si sono verificati incidenti.

In breve

Anna Politkovskaya nasce nel 1958 a New York da genitori ucraini. Studia giornalismo presso l’Università di Mosca e diventa famosa a seguito del suo impegno nei confronti dei diritti umani. Negli anni ha scritto diversi articoli di denuncia sui fatti della Cecenia, ricevendo nel 2001 il Global Award di Amnesty International. Nell’ottobre 2002 si ritrova a negoziare con i terroristi la liberazione degli ostaggi, durante il tragico attentato al Teatro Dubrovka di Mosca.

A San Pietroburgo, invece, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa russa Interfax, si sono riuniti in piazza Troitskaya circa 60 manifestanti. Gli organizzatori del picchetto, tra l’altro, hanno proposto di dedicare ad Anna Politkovskaya una delle vie nei nuovi quartieri di San Pietroburgo. Secondo il giornale pietroburghese Fontanka, la manifestazione si è conclusa con la proposta di cambiare la via dedicata a Bela Kun, con via Anna Politkosvakaya.

Anche a Tomsk, così come in molte altre città del Paese, non sono mancati i picchetti in memoria della Politkovskaya. La giornalista di Novaya Gazeta, diventata famosa per aver scritto diversi pezzi scomodi denunciando i fatti della Cecenia e del Caucaso del Nord, è stata uccisa il 7 ottobre 2006 nell’androne di casa sua.

Un anno dopo l’assassinio sono stati fermati alcuni sospettati, assolti però nel 2009. Successivamente l’inchiesta è stata riaperta, estendendo le indagini anche ad altre persone. Nonostante nelle ricerche siano stati fatti alcuni passi in avanti, secondo i parenti della Politkovskaya, nel concreto non si è arrivati ad alcuna soluzione.

 “Non è chiaro chi sia stato il mandate dell’omicidio – ha spiegato il figlio della giornalista scomparsa -. Le indagini non hanno fatto alcun tipo di chiarezza”.

L'articolo originale è stato pubblicato su Lenta.ru

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