L'autunno è il periodo ideale per fare un giro in bici lungo le strade di Mosca
Lori/Legion-MediaÈ difficile da credere, ma fino a quattro anni fa a Mosca non esisteva neppure una pista ciclabile e i pochi ciclisti che si avventuravano nell’ingorgo del traffico erano presi per pazzi. Oggi nei parchi cittadini il numero degli amanti della bicicletta, dello skateboard, dei rollerblade e del longboard supera visibilmente quello dei pedoni. Rbth vi presenta i migliori itinerari per ciclisti nel cuore di Mosca che permette di attraversare quattro parchi cittadini e cinque ponti lungo la Moscova.
Dalla banchina Muzeon alle Colline dei Passeri (fate attenzione: dovrete anche tornare indietro). Lunghezza: 5 km solo all’andata.
Purtroppo non si può viaggiare sul metro con la bicicletta (gli unici modelli consentiti sono quelli pieghevoli o da bambino), perciò è probabile che siate costretti a noleggiarla. Benché a Mosca esista un sistema di noleggio biciclette pubblico, Rbth vi consiglia di affittare la bici da privati. Per utilizzare il servizio di noleggio pubblico è necessaria una perfetta conoscenza della lingua russa e il possesso di una sim-card locale per registrarvi nel sistema. Inoltre, le biciclette a disposizione sono piuttosto particolari, molto più pesanti di quelle comuni e meno pratiche.
Bellezze in bicicletta |
Muzeon (Banchina Krymskaya)
Il Parco Muzeon (metro Kropotkinskaya o Park Kultury) è il punto pefetto per cominciare il vostro tour in bici, perché qui potrete trovare privati che affittano biciclette per 7 dollari l’ora. Se non siete riusciti a procurarvi una bici al Muzeon, avrete la possibilità di farlo al Gorky Park, dove si possono trovare anche ciclorisciò e monopattini elettrici. Non appena sarete a cavallo della vostra bici, potrete andare diritti verso la banchina dal lato del Ponte Krymsky. Ma se il tempo non vi manca, vi consigliamo di girare per il Parco del Muzeon e passare sotto i getti della celebre fontana collocata sulla banchina.
Gorky Park
A questo punto percorrendo la pista ciclabile del Muzeon dovreste essere finiti sotto un ponte e sbucati su un’enorme banchina simile a un poligono. A destra vedrete la Moscova e a sinistra il Gorky Park, che negli ultimi anni si è già guadagnato lo status di “nuova leggenda cittadina” grazie ai complessi lavori di abbellimento e risistemazione del parco. Ma state in guardia: il Gorky Park è un vero luogo di tentazioni con le sue sdraio, le sue amache e i deliziosi aromi culinari che impregnano l’aria. Non cedete, proseguite e promette a voi stessi di tornare per tutte queste delizie sulla strada di ritorno.
Neskuchnyi Sad (Banchina Pushkin)
La pista ciclabile vi condurrà ancora una volta sotto un ponte, questa volta un ponte di vetro verde-azzurro, fino alla banchina Pushkin che corre lungo il Neskuchnyi Sad, un parco progettato verso la metà del XVIII secolo. Nulla è più rilassante della visuale dei suoi alberi piantati due secoli fa, che potrete ammirare alla vostra sinistra, e del corso del fiume alla vostra destra. Le discese e le salite replicano con naturalezza il paesaggio circostante, quasi trasportandovi fuori dal tempo.
Le Colline dei Passeri (Banchina Andreevskaya)
In fondo al Neskuchnyj Sad, davanti al Ponte Novoandreevsky, la pista ciclabile s’interrompe. Entrerete in un’area privata, utilizzata come parcheggio, dove transitano le auto. Siate prudenti e fate attenzione. 300 metri dopo iniziano le Colline dei Passeri, e con esse, compaiono, all’orizzonte, la pista ciclabile e la guglia del grattacielo staliniano più famoso, quello dove ha sede l’Mgu.
Il Ponte Luzhniki
Una volta arrivati sul ponte Luzhniki vi consigliamo di valutare le vostre forze. Se sentite che il vostro fisico è in grado di continuare ancora per 10 chilometri, potete oltrepassare la Banchina Vorobevskaya, che si snoda ancora per 3 km. Oppure potrete attraversare il ponte Luzhniki, all’interno del quale si trova la fermata del metro Vorobevy gory (Colline dei Passeri) e pedalare inondati dalla luce del sole lungo la banchina Luzhenskaya (2,5 km).
Per la vostra comodità vi raccomandiamo di percorrere la stessa strada al ritorno perché in città non ci sono ancora molte piste ciclabili.
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