Sheregesh: sci alpino nel cuore della Siberia

Una discesa in bikini dalle montagne di Sheregesh (Foto: RIA Novosti/Aleksandr Kryazhev)

Una discesa in bikini dalle montagne di Sheregesh (Foto: RIA Novosti/Aleksandr Kryazhev)

Cacce allo yeti, discese in bikini e scatenati freeride vi attendono in una delle più estreme stazioni sciistiche del paese

Quella di Sheregesh, familiarmente chiamata Gesh, è una delle cinque stazioni sciistiche più apprezzate della Russia. Qui, nel cuore della sconfinata Siberia, si può praticare lo sci fuoripista senza paura delle slavine, la stagione sciistica s’inaugura con danze sciamaniche e si organizzano ascensioni di gruppo in bikini e cacce allo yeti.

La storia

Il villaggio di Sheregesh sorse all’inizio del XX secolo in un innevato angolo della Siberia abitato dalla popolazione di lingua turca degli shortsy. Qui si stabilì un gruppo di cercatori di miniere di ferro, guidato dai fratelli Sheregesh, che in questo territorio scoprirono un giacimento. La località si trasformò in una meta turistica solo molto tempo dopo: nel 1981 nei pressi del villaggio, sul monte Zelenaya, furono costruite le prime piste da sci per l’allenamento di atleti professionisti. È solo nell’ultimo decennio che Sheregesh è diventata una meta apprezzata dagli amanti degli sport invernali di tutta la Russia.

La popolarità del luogo è cresciuta negli anni 2000 di pari passo con la diffusione delle vacanze sciistiche. La maggior parte degli appassionati di sport invernali che soggiornano a Sheregesh provengono dai grandi centri urbani dei dintorni, ma non è raro incontrare anche turisti della parte europea del paese. E anche viaggiatori stranieri.

 
Le località sciistiche più spettacolari

Il clima

Perché mai un amante dello sci della parte occidentale della Russia dovrebbe affrontare un volo di 4-5 ore per raggiungere le foreste siberiane quando ha accanto l’Europa, le catene montuose del Caucaso e Sochi? Perché la neve a Gesh comincia a cadere già a settembre e questa stazione sciistica inaugura la stagione fin da novembre, in anticipo su tutte le altre della Russia. E qui, se non si teme il gelo, si può sciare tranquillamente per sei mesi.

La Russia, e in particolare la Siberia, sono famose per le loro abbondanti nevicate e i gelidi e lunghi inverni. Nei mesi invernali la vita nei dintorni è piuttosto dura: il termometro scende spesso sotto i -30°, e si ricorda persino una temperatura record di -52°. Perciò novembre e i mesi primaverili sono qui un periodo particolarmente vivace. A Sheregesh, grazie al suo microclima unico, si attribuisce una delle nevi migliori del mondo: friabile, leggera, asciutta.

L’area sciistica della località siberiana offre quattro impianti con altezze che variano da 120 a 680 metri; il più alto è quello del monte Zelenaya a 1.270 metri. L’estensione delle piste della stazione sciistica è di 42 chilometri, ma la fama di Sheregesh è dovuta non tanto alle sue piste quanto ai suoi itinerari e tracciati freeride. Data la scarsa altezza delle sue montagne qui non si deve temere il rischio di slavine e si può sciare in qualunque direzione, lasciandosi guidare solo dalla propria ispirazione. Proprio per questo a raggiungere questi luoghi sono gli amanti dello sci fuoripista per i quali la varietà dei tracciati costituisce una gioia particolare.

Carnevale a Sheregesh

Chi di noi non ha mai visto foto dei pendii alpini in primavera quando l’aria si fa tiepida, le ragazze si sfilano le giacche a vento per abbronzarsi al sole e sciano in bikini. Cosa non sarebbe disposto a fare un siberiano per superare tutti a qualunque costo? In primavera la temperatura dell’aria si alza e arriva fino a 10, 15 gradi sopra lo zero, ma la neve non si scioglie ancora. E proprio in questo periodo gli abitanti di Sheregesh hanno deciso di organizzare la più grande ascensione di gruppo in costume da bagno per entrare nel Guinness dei primati. Record che hanno davvero raggiunto nel 2013. Nella passata stagione i costumi da bagno sono stati sostituiti dai costumi di Carnevale e l’ascensione si è trasformata in un grande corteo carnevalesco. A Sheregesh di tanto in tanto vengono organizzate delle feste: la stagione s’inaugura con autentiche danze sciamaniche, si cuociono bliny sui pendii e si festeggia il Capodanno.

A caccia dello yeti

Tre anni fa i territori limitrofi a Sheregesh sono saliti agli onori della cronaca mondiale per delle ragioni che esulavano dallo scii, ma che avevano comunque a che fare con la neve. A 35 chilometri dalla stazione sciistica, nella grotta Azassky, sono state rinvenute le impronte dell’uomo delle nevi. E subito si è scatenata una ridda di ipotesi, si sono organizzate spedizioni, sono stati intervistati scienziati, sono state diffuse testimonianze autentiche di cacciatori e sono stati messi in circolazione video assai meno attendibili relativi allo yeti siberiano.

La popolazione locale, gli shortsy, subito ha sfruttato commercialmente la leggenda della grotta Azassky, erigendo all’abitante delle profondità della foresta siberiana un monumento a grandezza che si suppone naturale e invadendo i negozi di souvenir con immagini, statuine e magnetini che raffiguravano lo yeti; mentre grandi pupazzi irsuti sono onnipresenti in ogni festa allestita nella stazione sciistica, vengono organizzate escursioni in motoslitta alla grotta e d’inverno i coraggiosi si avventurano sulle tracce dell’irsuto gigante: il governatore del Kuzbass ha promesso un milione di rubli (22.700 dollari) a chi catturerà lo yeti.

Come raggiungere Sheregesh

Il tragitto dalle città centrali della Russia fino a Gesh non è così breve e prevede 4 ore di volo da Mosca fino a Novosibirsk e altre 8 ore in pullman (il prezzo del biglietto di andata e ritorno del pullman turistico costa 39 dollari, ossia 1700 rubli). L’alternativa è raggiungere con 4 ore e mezzo di volo Novokuznetsk, la città più vicina alla località sciistica, e poi affrontare altre tre ore di tragitto in pullman (il biglietto di sola andata della navetta è di 4,5 dollari, ossia 200 rubli). Il costo complessivo del viaggio, aereo più pullman, si aggira sui 180-230 dollari (8.000-10.000 rubli).

Da Mosca si possono raggiungere in volo anche gli aeroporti di Kemerovo, Barnaul e Tomsk.

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