Foto: Evgeny Utkin
“Se si vuole uscire dall'Italia, che sia solo la Russia la destinazione! Se si vuole uscire dalla Russia, che sia solo in Italia”. Con queste parole Mikhail Shvydkoi, rappresentante speciale della Russia per la collaborazione culturale internazionale, ha ribadito lo scopo del forum culturale e turistico "Italia-Russia", inaugurato il 18 settembre nella sede del palazzo Reale di Milano. Un forum senza precedenti nella storia delle relazioni russo-italiane nel settore turistico. Per la prima volta in un unico luogo si sono infatti riuniti i rappresentanti di tutte le strutture che determinano lo sviluppo dell'industria del turismo: autorità esecutive, autorità regionali russe e italiane, organizzazioni governative e non governative specializzate, istituzioni culturali, imprese e altre ancora. Tutti uniti da un desiderio comune: andare oltre i percorsi tradizionali, al di fuori delle capitali dei rispettivi paesi per fornire una vasta gamma di sconosciuti itinerari turistici e culturali nelle piccole città della Russia e dell'Italia.
Il turismo, volano della ripresa |
Dalla Russia sono dunque partiti i delegati non solo di Mosca e San Pietroburgo, ma anche di svariate altre regioni come Tambov, Altaj, le Repubbliche di Kalmikiya e di Tatarstan, insieme ai portavoce di piccole città come Uglich, o dei sacrari della letteratura mondiale come la villa-museo di Tolstoj a “Jasnaja poljana” (presentata per l'appunto da Elena Tolstaja, parente dello scrittore). A questi si sono aggiunti anche gli ambasciatori delle bellezze “europee” come Peterhof (con il progetto “Peterhof – capitale delle fontane russe) accompagnati dalla bellissima rassegna di fotografie sui diversi luoghi della Russia e dalla mostra sui costumi nazionali e di oggettistica in legno, ceramiche (stupendi i giocattoli Romanovskij), merletti e molto altro ancora. Il tutto introdotto da danze russe, eseguite sul vivace suono della fisarmonica.
Un'atmosfera molto allegra, quindi. Quasi “depoliticizzata”: un termine utilizzato dall’ambasciatore italiano a Mosca, Cesare Maria Ragaglini, durante il suo discorso. I primi mesi dell'anno sembravano infatti piuttosto “politicizzati”, per l’appunto, con un calo di turisti russi rispetto agli anni precedenti. Anche se, dando un’occhiata ai visti, il numero dei rilasci è aumentato parecchio rispetto all’anno scorso, e quindi, evidentemente, anche il numero di ingressi, così come ha fatto notare il sottosegretario ai Beni culturali e al turismo Francesca Barracciu.
Insomma, l’atmosfera di incertezza dettata dalle recenti incomprensioni a livello politico tocca poco il turismo. O perlomeno quello diretto verso il Belpaese. L’ambasciatore russo a Roma, Sergei Razov, conferma che il flusso russo in Italia riesce a essere comunque stabile, mentre in altri paesi diminuisce.
Alla Manilova, vice ministro russo della Cultura e del Turismo, a capo della delegazione russa, auspica che turismo e cultura siano il ponte che unisce i due paesi, già di per sé storicamente e culturalmente legati. “Basta andare al Cremlino di Mosca e a San Pietroburgo per sentirsi in Italia. È sufficiente andare a Roma in un caffè dove Nikolaj Gogol ha scritto “Le anime morte” per ricordare la Russia", afferma Shvydkoi, anche se è pur sempre meglio recarsi di persona per vedere con i propri occhi le bellezze di questi due paesi”.
Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, in un saluto ai partecipanti, ha affermato che “il turista russo supera gli altri per numero di giorni di permanenza e per soldi spesi” e che quindi “è molto importante per noi”. Ha aggiunto inoltre che “per stemperare la tensione servono incontri come questi”. E ha trovato che fosse “una felice coincidenza l'apertura del Forum e della mostra di Marc Chagall”, inaugurata il giorno prima nello stesso Palazzo Reale. Un’esposizione che i partecipanti non hanno perso occasione di visitare.
Pavel Lyakh, ministro della regione di Perm, è molto soddisfatto del Forum: “Abbiamo preso parte a un'iniziativa simile l’anno scorso in Francia. Adesso invece in Italia, a Milano. Sono sicuro che incontri di questo genere funzionano e portano ottimi risultati. Oltre a far conoscere le nostre regioni, impariamo dai colleghi italiani come promuovere il nostro territorio”.
Ed entusiasta è anche Rocky Malatesta, di Puglia Promozione: “I contatti diretti con gli operatori russi sono importantissimi, i forum come questo sono uno strumento utilissimo. Ma da parte nostra, per migliorare il clima teso degli ultimi mesi, intraprendiamo anche azioni concrete, come la marcia per la pace in Ucraina che si terrà a Bari l'11 ottobre”.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email