Vista su Napoli (Foto: Lori/Legion Media)
Il centro storico. Tra vicoletti e monumenti. Il mare, i colori delle isole, il panorama dalla collina di Posillipo. È scoppiata la Napoli–mania nei turisti russi. Un filo rosso destinato a produrre grandi cifre nel prossimo futuro. Nonostante l’assenza di un volo linea Mosca–Napoli.
Duecentomila gli arrivi nel 2012, dati forniti dalla Camera di Commercio di Napoli, con 1.5 milioni di turisti in Campania e quasi cinque milioni di presenze alberghiere. Donne, oltre il 60 per cento, nella fascia dì età tra 31 e 40 anni, single (il 43 per cento), con elevato titolo di studio. Ecco l’identikit del turista russo. Che si ripromette di far ritorno presto a Napoli.
Vacanze costose, come spiegano i tour operator delle agenzie turistiche giunte in Campania da Mosca e San Pietroburgo. Ancora folgorati dal vestito buono indossato dalla città per le World Series dell’America’s Cup di vela, ospitate nelle acque del Golfo. Il mare, la passione russa in vacanza, assieme al lusso. Anche sfrenato. Con assalti - carte di credito alla mano - ai negozi di griffes nei posti più esclusivi (Chiaia, Vomero) della città.
E poi, barche a noleggio con tutti i comfort, corse in elicottero per transfert sulle isole – soprattutto in costiera amalfitana – da tre-quattromila euro (appena 10 minuti di viaggio). E il Made in Italy. Anzi, Made in Naples, senza badare a spese. Tra artigianato locale, famoso in tutto il mondo, design. Sartoria. Cibo. Mozzarella, pizza, vino campano, ancora troppo poco conosciuto in Russia.
E non manca qualche richiesta speciale dai clienti per le agenzie turistiche. “Per una vacanza di cinque–sette giorni su uno yacht per il Golfo, mi hanno chiesto anche un cuoco a bordo, per cucinare il pesce pescato al momento. La cucina italiana è la grande passione dei russi. Che, dai report di cui disponiamo, risultano sempre entusiasti da una vacanza napoletana”, afferma Aleksandr Skrypnik, general director di Salute Europe.
Natalia Erina, della Personne Travel Club, rivela l’interesse russo per il turismo religioso tra le vie di Napoli: “Restano sopraffatti dalla bellezza del Cristo Velato, una delle opere più suggestive della Cappella di San Severo. E poi dalla Basilica di San Lorenzo Maggiore, la più antica di Napoli, dal Duomo, dal Monastero di San Gregorio Armeno”. Natasha Gushchina, dell’Ertzog Travel Company, si sofferma sui percorsi culturali napoletani che appassionano i russi, che “chiedono sempre hotel con sale da ballo. E le terme”.
Nel 2012 circa 300 russi hanno viaggiato ogni settimana da Mosca per arrivare a Napoli. Con scali a Monaco di Baviera, Nizza, Francoforte. E se le agenzie turistiche russe predispongono voli charter, da 300–400 euro a posto (andata e ritorno), venduti nel pacchetto–vacanza, l’obiettivo a breve termine delle autorità campane è istituire la tratta diretta Mosca–Napoli. E a seguire San Pietroburgo-Napoli.
Indispensabile per moltiplicare le presenze russe in Campania. Lo dicono i numeri. Il volo Mosca–Rimini ha portato circa 440mila russi nella località turistica romagnola nel 2012. Niente mare o prove tecniche di liscio nelle balere, solo turismo da shopping. Toccata e fuga, negozi di griffes svuotati in meno un giorno, con ritorno serale in Russia. E il volo diretto ha creato un flusso di russi anche verso Verona (70mila sbarchi annui) e Catania (32mila). Altre mete: Torino e Pisa.
“Su questo punto, che sarà il passaggio decisivo per potenziare questa filo rosso che unisce la Russia e Napoli, serve l’aiuto di tutti”, spiega il commissario straordinario dell’Ente Provinciale per il Turismo di Napoli, Luigi Lucarelli. Con l’Ept che segnala 60 slot disponibili per lo sbarco dei turisti russi all’aeroporto di Capodichino. Insomma, ci sono le condizioni per un gemellaggio turistico. “Il mercato russo, assieme a quello asiatico è quello più maturo per l’Italia e soprattutto per Napoli. Motivi di vicinanza, economici. La Campania offre ai russi un mosaico di offerte non riscontrabili in altri Paesi”, aggiunge il commissario Lucarelli.
Anche perché la Camera di Commercio di Napoli sta erogando dal 1° aprile 2013 i contributi, per un totale di due milioni di euro in questa prima fase, attraverso un meccanismo semplice e diretto: per ogni posto aereo riempito da turisti stranieri vengono dati dai 40 ai 60 euro a seconda della stagionalità e della provenienza.
Si punta a incentivare soprattutto il turismo proveniente dalla Russia, dai Paesi dell'Est, dall'Inghilterra e dalla Germania. “Un modello che potrebbe essere esteso a livello nazionale, da realizzare con i cofinanziamenti europei”, ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni.
Tutti i diritti riservati da Rossiyskaya Gazeta
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email