I turisti russi scelgono sempre più le vacanze in Italia: nel 2012 sono stati ben 800mila i visitatori della Federazione nel Belpaese (Foto: Reuters / Vostock Photo)
Su un miliardo di turisti che nel 2012, in tutto nel mondo è andato all'estero, 800mila sono i russi che hanno visitato l'Italia e 212mila gli italiani recatisi in Russia. Su un trilione di rubli, pari a 25 miliardi di euro spesi dai turisti russi in tutto il mondo, un miliardo di euro è andato all'Italia che complessivamente, nel settore turismo, di miliardi ne ha incassati 32.
Se il turismo italiano in Italia ha risentito di forti perdite, quello all’estero ha subito un calo minimo, con 20 miliardi di euro spesi dai turisti italiani nel mondo. E le analisi effettuate dall'Organizzazione dell'Onu per il Turismo parlano chiaro: nell'ultimo decennio le spese del turista all'estero sono raddoppiate e nei prossimi dieci anni se ne prevede un ulteriore aumento del 60 per cento.
Qualche dato in più su cifre e caratterisciche del turista russo che predilige come meta di viaggio il Belpaese lo fornisce Andrea Babbi, direttore generale dell'Enit (Agenzia Nazionale del Turismo), giunto a Mosca in occasione dell'apertura, il 20 marzo 2013, della 20ma edizione della Mitt 2013, la Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo.
Data, quella del 20 marzo 2013, doppiamente importante quest'anno, perché coicide con un evento ancor più rilevante per l'Italia e la Russia: la firma da parte dei ministri dei due Paesi di un comune protocollo d'avvio dell’Anno incrociato del Turismo Italia-Russia 2013-2014.
Il direttore generale di Enit, Andrea Babbi (Foto: Yuri Lukin) |
Ottocentomila russi in Italia nel 2012. Sembra una
cifra piccola, se paragonata ai dati mondiali e se si pensa che, per esempio, la sola
Catalogna lo scorso anno ha ospitato un milione di turisti dalla Russia.
Siamo comunque in crescita. Nel decennio 2000-2010
abbiamo assistito a un aumento di presenze russe del 100 per cento; per il 2015
vogliamo raggiungere il milione e mezzo. E già i dati del 2013 segnalano un +30 per cento. Inoltre i dati forniti da Rosstat, il servizio di
statistiche statale federale russo, si basano sulla quantità di visti turistici
e business rilasciati, rispettivamente 550mila e 150mila, senza contare i visti
multipli, 220mila, e le relative multi-entrate con un solo visto. Noi pensiamo che la cifra reale si aggiri già attorno
al milione.
A proposito di visti. Si
parla molto della possibilità di abolirli. Cosa ne pensa?
Io sono per la loro
abolizione. Ma la questione visti è
mondiale, non riguarda solo la Russia ed andrebbe riveduta ovunque, visto che
il turismo, esploso in tutti Paesi, è la motivazione principale di viaggio. Non sono certo i visti oggi a poter frenare il flusso
incontrollato di stranieri e non è certo il possibile terrorista ad avere
problemi nell’ottenere un visto. Parlando dei russi,
bisogna poi considerare che non sono migratori.
Qual è la spesa media del
turista russo in Italia?
Il turista russo è il turista ideale per eccellenza: è
ricco. Oggi occupa saldamente il primo posto nelle
statistiche con 195,50 euro di spesa giornaliere, senza considerare le spese
personali e lo shopping. Supera così
anche il turista giapponese, al secondo posto con 150 euro.
Che tipo di turismo sceglie?
La visita delle città d’arte e lo shopping portano in
Italia il 70 per cento dei turisti russi. Il mare, i soggiorni alle terme, che vanno sempre di
più, la montagna costituiscono l’altro 30 per cento. I maggiori tour operator specializzati nell’offerta di
pacchetti-montagna segnalano in questo segmento un incremento del 70 per cento. Madonna
di Campiglio, ad esempio, la scorsa stagione era tutta russa. Contiamo
poi di sviluppare il turismo congressuale.
Il turismo di famiglia è
sviluppato?
Sono molte le famiglie, anche benestanti, che vengono
in Italia con i viaggi organizzati. I voli su
Rimini sono invece curiosamente in prevalenza femminili: il 70 per cento dei passeggeri
è rappresentato da ragazze-madre che vanno al mare con i bimbi. Sta poi avendo una grande crescita la moda del
cosiddetto week-end lungo. Il russo ricco lascia la moglie in Italia, torna a
Mosca dal martedì al giovedì e ritorna in Italia per il fine settimana.
Quali sono le destinazioni principali?
Come
regioni abbiamo il Lazio, la Lombardia, il Veneto, la Toscana e l'Emilia
Romagna. Come città Roma, Milano, Venezia, Firenze e Rimini.
Quanto inflenzerà l'Anno incrociato del Turismo Italia-Russia sullo sviluppo dei viaggi dei russi in Italia?
Sicuramente molto, a patto che da
parte nostra ci sia un dupplice impegno. In primo luogo, quello di sviluppare
una forte sinergia tra tutte le 21 regioni e il marchio Italia. Qui alla Mitt presentiamo
il nuovo logo che vuole essere un brand-ombrello sotto cui stanno le varie
destinazioni. In
secondo luogo, quello di migliorare l'elemento-mobilità. La
Russia oggi è collegata con circa 20 aereoporti del nostro territorio, ma l'integrazione
tra trasporto aereo e ferroviario è sempre più strategica per il turismo del
domani. Anche
l'Expo2015 di Milano avvicinerà i due Paesi, con il coinvolgimento di tutta
l'Italia, sia delle grandi città che dei borghi minori e del Sud ancora poco
scoperto dal turismo russo.
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