Yakutsk, l'avventura ai nastri di partenza

Una foto-ricordo di Yakutsk (Foto: Stefania Zini)

Una foto-ricordo di Yakutsk (Foto: Stefania Zini)

Nella capitale della Repubblica Sacha, la regione più vasta di tutta la Russia, da sempre crocevia di uomini d'affari e pionieri alla scoperta del Grande Nord

Dov'è Yakutsk?

Saranno le 6 ore di volo da Mosca che in realtà valgono per 12, sarà che ad ogni ora effettiva di viaggio ne va aggiunta una di fuso orario, ma arrivati all’aeroporto di Yakutsk ci si sente davvero smarriti. Non è soltanto la stanchezza a disorientare, poiché la tratta è servita da aerei di linea che garantiscono il dovuto comfort.

 
In vacanza nella
Repubblica di Sacha 

È il realizzare all’improvviso di essere giunti in una città certamente, per di più in una capitale, ma sorta all’interno di un territorio smisurato, ai più sconosciuto ed estremamente poco popolato: è questa la Yakutia (Repubblica Sakha), la regione più vasta di tutta la Russia. Meno di un milione di abitanti tra russi, yakuti, eveny, evenki, ukagiri ed altre minoranze etniche popolano una superficie pari a dieci volte l’ Italia.

Yakutsk dista da Mosca 5.000 chilometri in linea d’aria, 9.000 su strada. Cifre alla mano, chiunque provenga dall’angusto e sovraffollato Ovest non può che provare inquietudine all’idea di cosa lo attende oltre le porte automatiche del nuovo, modernissimo terminal che da pochi mesi sostituisce il vecchio aeroporto soviet style nell’accogliere i voli dal “continente”, termine con cui i locali sono soliti identificare tutta la Russia europea.

Tuttavia basta poco perché il timore di ritrovarsi soli e sperduti nella fitta tajga o nella sconfinata tundra svanisca: una decina di minuti, qualche fermata d’autobus e ci si ritrova sull’animata piazza Lenin, cuore della città e comodo punto di partenza per chiunque voglia scoprirla.

Con i suoi 300.000 abitanti, Yakutsk è una città a misura d’uomo, facilmente visitabile a piedi anche nei freddi mesi invernali, servita da un’ottima rete di mezzi pubblici, molto frequenti, che permettono di raggiungere in poco tempo ogni quartiere.

La testimonianza

Sono stato in Yakutia una sola volta, ma è un’esperienza che spero di ripetere. Amo la neve e i colori del cielo delle latitudini sub-artiche, e mi interessava vedere come il freddo a -45°C condizioni la vita di tutti i giorni. Dopo una breve sosta a Yakutsk, ho preso il volo per Ust’-Nera e dopo un atterraggio a -46°C su una pista di neve compressa mi sono diretto in auto a Oymyakon, il “Polo del freddo”. Il paesaggio lungo una strada che si snoda tra i monti è fiabesco. A Oymyakon sono stato ospitato da una famiglia del luogo, ho visitato qualche fattoria e ho provato la classica pesca nel fiume congelato, sperimentando la temperatura più bassa di tutto il viaggio: -54.2°C. Mi ha colpito vedere come l’acqua potabile venga fatta tagliando il fiume con la motosega e distribuendo i blocchi di ghiaccio nelle abitazioni. Mi hanno impressionato i camion ricoperti di neve ed abbandonati per strada fino al disgelo; una palazzina totalmente evacuata perché sepolta dalla neve e dal ghiaccio in seguito alla rottura dell’impianto di riscaldamento; i cristalli di ghiaccio che si formano nella gola dopo ogni respiro; il rumore di “patatine fritte calpestate” che faceva una delle mie giacche a vento, quando la temperatura scendeva sotto i -40°C. Bellissime le abnormi sculture di ghiaccio che si creano su alberi, case e tutto ciò che resta all’aria aperta. A Yakutsk mi è piaciuto il centro per lo studio del permafrost, bizzarro il porto congelato con le imbarcazioni “stritolate” dai ghiacci, pittoresche le antiche abitazioni in legno fortemente deformate dall’assestamento del permafrost.
Luciano Napolitano, 42 anni, programmatore informatico

A pochi passi da piazza Lenin, senza aver bisogno di una carta turistica, si incontra subito il cosiddetto complesso architettonico “città vecchia”: è Lenin stesso che lo indica, dominando sulla piazza omonima con il braccio destro teso verso le cupole dorate della Basilica Preobraghenskaya, dalla quale si può iniziare il breve tour. La chiesa occupa infatti un angolo di quest’area triangolare che qualcuno chiama con orgoglio “un vero e proprio museo all’aria aperta. Altri invece, non senza una punta di triste ironia, la definiscono la “nuova città vecchia” ed entrambe le definizioni calzano a pennello.

Pochi passi oltre la Basilica ci si trova di fronte all’ultima delle torri di legno della fortezza di Yakutsk del XVII sec., alle vecchie gallerie di negozi Krughalo e alle bancarelle dei macellai costruite con le donazioni dei cittadini nel 1828.

Qualche altro minuto a piedi ed ecco la bottega del sale, costruita a inizio ‘800, il ginnasio femminile, una tra le prime scuole della città e molti altri esempi di architettura in legno che ne raccontano il passato. Come un vero museo all’avanguardia ci sono poi moderni caffè, ristoranti, negozi di souvenir, grandi magazzini e perfino gioiellerie e un gioiello è il cadeau giusto da comprare in Yakutia, terra di oro e diamanti.

Al quartiere purtroppo manca quell’aroma un po’ stantìo di legno vecchio che si respira passeggiando tra dacie o izbe d’altri tempi e che rende partecipi di storie, tradizioni e misteri della Russia del passato. Gli edifici storici della “nuova città vecchia” sono infatti riproduzioni di quelli originali, molti dei quali fatalmente distrutti da incendi; altri vennero considerati irrecuperabili, cosicché le autorità preferirono la totale ricostruzione ad un recupero parziale degli edifici stessi. 

Per fortuna, è rimasto un quartiere che ha conservato l’atmosfera della Yakutsk dei secoli passati. Etnografi e storici locali lo definiscono la “vera città vecchia” e si battono per preservarne gli edifici che, pur riconosciuti di valore storico, non vengono restaurati o rischiano di essere demoliti con pretesti non sempre giustificabili. Questo vecchio quartiere si chiama “Zalog” e – a torto - raramente rientra nei percorsi turistici proposti dalle agenzie locali.

È appunto camminando lungo le sue strade non asfaltate, in un paesaggio di case che, pur provate dalla lotta con il tempo, si rifiutano di capitolare, che diventa possibile percepire il vero spirito di questa città da sempre in grande fermento. Già dal 1632, quando sulla sponda destra del fiume Lena, a circa 70 chilometri dalla città odierna, si sviluppò Lensk, il primo insediamento trasformatosi poi nell’attuale Yakutsk, e la città divenne importante crocevia tra l’Ovest e l’estremo Nord-Est del Paese e punto di partenza delle più grandi spedizioni.

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Studiosi e viaggiatori russi alla ricerca di nuove terre, partendo da Yakuts giunsero fino al Mar Glaciale Artico allo Stretto di Bering a Nord, all’Oceano Pacifico a sud. Mercanti, compratori e venditori di zanne di mammut e pellicce fecero della città un importante snodo commerciale.

È facile, sostando a Yakutsk, rimanere contagiati dallo spirito pionieristico, retaggio dei grandi esploratori del passato: anzi, è auspicabile soprattutto per chi proseguirà il suo viaggio alla conquista di un angolo di questo enorme territorio che, per quanto studiato, rimane tutto da scoprire, e dove anche la gita del week-end fuori porta si può trasformare in un’indimenticabile avventura.

Informazioni pratiche

Come raggiungere la Yakutia

In aereo voli diretti:
Mosca–Yakutsk s7.ru, transaero.ru, yakutia.aero;
Mosca-Tiksi, Mosca-Neryungry yakutia.aero;
Mosca-Mirny, Mosca-Polyarny mapalrosa.com

Aeroporto-Yakutsk centro: Autobus №4 e 14. Costo del biglietto 16 rubli

In treno: da Mosca a Tommot (7318km. - 5 giorni e 20 ore). Da Tommot a Yakutsk in taxi (460km. – 7 ore di viaggio).

In auto: il sistema stradale in Yakutia varia molto a seconda della stagione. È più semplice viaggiare in inverno sulle "strade invernali", costruite in parte sui letti ghiacciati dei fiumi. Esse collegano le città anche a villaggi remoti. Nei mesi estivi, l'assenza di “strade di ghiaccio” viene in parte sopperita da collegamenti passeggeri fluviali che hanno però spesso carattere locale.
Arterie stradali non asfaltate agibili tutto l'anno:
Lena-Bolshoj Never-Yakutsk;
Kolyma-Yakutsk-Magadan;
Viljuy–Yakutsk-Mirny
È possibile raggiungere Yakutsk partendo da Mosca, via Bratsk-Bol.Never-Neryungry in estate, via Bratsk-Ust-Kut-Mirny in inverno: 10-15 giorni di viaggio.

Dove alloggiare a Yakutsk centro
Hotel Polyarnaya Zvezda, da 5.700 rubli per una singola
Hotel Tygyn Darkhan, a partire da 4.500 rubli
Hotel Lena, a partire da 3.000 rubli
Motel “Sever” (+7.4112.435217), 1.200/2.000 rubli a singola senza/con bagno
Ostello: un letto con servizi in comune a 700 rubli, Pr.Lenina, 27, +7.4112.259925
Appartamenti in affitto

Ristoranti
Tygyn Darkhan, Ammosova Str. 9; Krughalo, Ammosova Str. 1; Indighirka, Chernyshevskaya Str. 20: cucina tradizionale, europea, russa
Margherita, Lenina Pr. 23; Malenkaya Venezia, Lenina Pr. 14: cucina italiana.

Musei
Centro Internazionale di musica per Khomus (rus.ilkhomus.com)
Museo della musica e del folklore dei popoli della Yakutia, Ul. Kirova, 31
Museo d’Arte Nazionale (sakhamuseum.ru)
Museo archeologico-etnografico, Ul. Kulakovskogo, 48
Museo presso l’Istituto di Ricerca del Permafrost (mpi.ysn.ru)
Museo del Mammut, Ul. Kulakovskogo, 48

Clima: temperatura media a luglio +13°C/+26°C, a gennaio -35°C/-42°C

Telefonia
È possibile acquistare una sim locale dei maggiori operatori russi Beeline, Mts, Megafon, quest’ultimo il più diffuso nelle province.
Le zone remote non hanno copertura.

Contatti e siti utili per tour standard e itinerari su richiesta: yakutiatravel.com, planetyakutia.com
Tour della “vera città vecchia” e tour etnografici alternativi anche non lontano dalla capitale: Dr. Aleksandr Djakonov
Siti in inglese: eyakutia.com; yakutiatoday.com; askyakutia.com; in russo: yakutskcity.com

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