Scoperti i resti del dinosauro vegetariano

I resti appartengono a un titanosauro adulto vissuto dal Periodo Giurassico fino alla fine dell'Era Mesozoica (Foto: ufficio stampa)

I resti appartengono a un titanosauro adulto vissuto dal Periodo Giurassico fino alla fine dell'Era Mesozoica (Foto: ufficio stampa)

Un gruppo di paleontologi siberiani ha rinvenuto lo scheletro di un titanosauro gigante

Gli scienziati dell’Università Statale di Tomsk hanno riportato alla luce i resti di un’antica creatura intrappolati in blocchi di pietra, nel Sud-ovest della Siberia. I paleontologi hanno impiegato diversi anni prima di poter riuscire a liberare i frammenti ossei dai sedimenti rocciosi. Una volta portato a termine i lavori, i ricercatori hanno capito di aver scoperto una nuova specie di dinosauro. “Abbiamo subito capito di trovarci davanti ai resti di un grande dinosauro erbivoro appartenente alla famiglia dei sauropodi, dinosauri saurischi esclusivamente erbivori”, ha spiegato a RBTH Stepan Ivantsov, ricercatore presso l’Università Statale di Tomsk. "Ma è stato solo dopo aver rinvenuto tutti i resti che ci siamo resi conto che si trattava di una specie completamente nuova, finora sconosciuta agli scienziati”.

I resti ossei appartengono a un titanosauro adulto, un dinosauro quadrupede dell’ordine dei saurischi, vissuto dal Periodo Giurassico fino alla fine dell'Era Mesozoica. Il dinosauro, il cui scheletro sta venendo ora ricostruito dai paleontologi di Tomsk, viveva nel tardo Periodo Cretaceo, vale a dire circa 100 milioni di anni fa. Era una creatura mastodontica con un collo e una coda lunghissimi.

I resti rinvenuti (Foto: ufficio stampa)

La lunghezza totale di un dinosauro di questa specie poteva raggiungere i 30-40 metri e pesare diverse decine di tonnellate.  Il rettile si nutriva delle chiome degli alberi, crescendo in maniera costante durante tutto l’arco della sua vitaLa scoperta dei paleontologi di Tomsk è piuttosto importante al trattarsi del primo sauropode trovato su territorio russo. Attualmente, gli scienziati dell’Università di Tomsk stanno cercando di ricostruire lo scheletro del dinosauro utilizzando i frammenti disponibili. Le ossa più grandi che formavano l’osso sacro del titanosauro saranno presto riattaccate, mentre parti della spalla e delle vertebre del rettile sono state già ricostruite mediante una serie di frammenti più piccoli.

"Sono passati ben sette anni dal giorno in cui abbiamo scoperto il luogo in cui è stato ritrovato il fossile. Abbiamo passato tutti questi anni a cercare di liberare i resti ossei dalla roccia", ha spiegato Ivantsov a RBTH. "I resti intrappolati nella roccia pesavano inizialmente circa 70 chili”, ha continuato il ricercatore. "Nelle vicinanze del luogo in cui è stato riportato alla luce il nostro titanosauro, erano già stati rinvenuti, in diverse occasioni, fossili di altri animali: mammiferi, anfibi, lucertole. Fatto che indica che in passato in questa zona, nel Sud-ovest della Siberia, funzionava un autentico ecosistema preistorico”. I paleontologi di Tomsk continueranno durante tutta la prossima estate a lavorare sul "cimitero dei dinosauri", o “Shestakovsky Yar” come è conosciuto tra gli scienziati. Gli scavi e la ricerca di fossili ebbe inizio presso il villaggio di Shestakovo, nella regione di Kuzbass, nel Sud della Siberia, più di mezzo secolo fa. Il più grande cimitero di dinosauri della Russia fu scoperto proprio dagli scienziati dell’Università Statale di Tomsk nel 1953. Da allora, sono stati rinvenuti frammenti e scheletri interi di oltre 500 specie di creature preistoriche.

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