Quattro chiacchiere con il Primo ballerino Vladimir Shkljarov

Vladimir Shkljarov nel balletto "Don Chisciotte" al Teatro Petruzzelli di Bari (Foto: Carlo Cofano/Teatro Petruzzelli)

Vladimir Shkljarov nel balletto "Don Chisciotte" al Teatro Petruzzelli di Bari (Foto: Carlo Cofano/Teatro Petruzzelli)

L'incontro con l'étoile del Balletto Mariinskij di San Pietroburgo, dopo la Prima al Petruzzelli di Bari con "Don Chisciotte". "Pensiamo a vacanze in Italia - annuncia con la moglie, la Solista Marija Shirinkina - ma potremmo trovare troppi russi!"

Del Balletto Mariinskij Vladimir Shkljarov è oggi il ballerino di spicco: proporzioni classiche, tecnica perfetta, eleganza squisita. Se a San Pietroburgo ogni Prima importante è sua, anche nelle numerose tournées internazionali è il ventinovenne Primo ballerino la stella maschile più attesa. Non fa eccezione l’Italia, dove la compagnia russa si è esibita spesso nelle ultime stagioni, affidandogli le recite migliori, partner delle ballerine più ammirate.

È accaduto anche a Bari, al Teatro Petruzzelli, dove il Balletto Mariinskij ha trionfato con uno dei titoli più entusiasmanti del suo repertorio: Don Chisciotte.

Applauditissimo interprete di un brillante Basilio (il protagonista maschile del balletto), incontriamo Vladimir all’indomani della Prima, nell’hotel dove alloggia con la compagnia. Vestito con raffinata semplicità, ci saluta cordiale e sorridente, gli occhi celesti che spiccano nel volto da ragazzo. È accompagnato dalla giovane, bellissima moglie, la Solista Marija Shirinkina, che interviene spesso a precisare con grazia le parole del marito.  

Vladimir Shkljarov nel balletto
"Don Chisciotte" al Teatro Petruzzelli
di Bari
(Foto: Carlo Cofano/Teatro Petruzzelli)

“Cagliari, Parma, Modena, Torino sono le città che in questi ultimi anni ho avuto la possibilità di conoscere con la compagnia - esordisce lui, ricordando. Soprattutto con il balletto Il Lago dei cigni, che resta il titolo più amato dal pubblico italiano, ma anche con La Bayadère, il nostro Programma Fokin e un Gala. I vostri teatri hanno per noi artisti stranieri grande fascino e indubbiamente contribuiscono a creare quell’atmosfera speciale che riesce a rende migliori le nostre esibizioni. Devo dire però che dal palcoscenico avverto subito se si tratta del pubblico dell’opera che occasionalmente capita a vedere un balletto, oppure di spettatori esperti e appassionati. Quanto alle città, non sempre riusciamo a visitarle come vorremmo, perché trascorriamo la maggior parte del tempo proprio in teatro, impegnati con le prove. Qualche volta poi capita, come mi successe a Torino, di non potere neppure vedere la città, perché tra una recita e l’altra restai bloccato in hotel con la febbre!”

“Il mio ricordo italiano più bello è della città di Parma - interviene Marija, che in scena e di persona incanta per le linee flessuose e la bellezza radiosa. - Ero appena entrata in compagnia e danzavo nel corpo di ballo. Ebbi il tempo di visitare la città: a due passi dal Teatro Regio mi colpì la piazza bellissima, con il Duomo antico. E come dimenticare quei deliziosi ristorantini sparsi per il centro?”.   

Vladimir Shkljarov nel balletto "Don Chisciotte" al Teatro Petruzzelli di Bari (Foto: Carlo Cofano/Teatro Petruzzelli)

Intanto i due, da amanti dell’arte quali raccontano di essere, si informano sulla prossima città italiana che il Balletto Mariinskij toccherà: Napoli, proprio con Il Lago dei cigni, al Teatro San Carlo, il prossimo settembre (dal 17 al 22), e chiedono consigli sulle località di mare più belle della nostra penisola.

“Stiamo programmando una vacanza italiana per la prossima estate… ma non vorremmo ci fossero troppi russi! - dicono all’unisono, guardandosi negli occhi e ridendo. - Poi, forse, passerà molto tempo prima di tornare in tournée nel vostro Paese: a San Pietroburgo è appena stato inaugurato il nuovo Teatro Mariinskij II e il nostro calendario è già fittissimo”, spiega Vladimir.

Ma oggi, con qualche ora di libertà, l’attenzione è tutta per Bari: “Sappiamo che è una città dall’anima un po’ russa e siamo molto colpiti da quanti nostri concittadini attraggano la Chiesa e le spoglie di San Nicola. Da ortodossi quali siamo non mancheremo di visitarle”, concludono, mentre si avviano abbracciati per le strade del centro, nell’aria tersa di una giornata italiana già estiva.

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