Il doping potrebbe diventare reato penale

Olga Kaniskina, atleta russa specializzata nella marcia.

Olga Kaniskina, atleta russa specializzata nella marcia.

: Anton Denisov / RIA Novosti
Giro di vite in Russia per gli sportivi che fanno uso di sostanze illecite. La proposta verrà presa in esame dalla Duma di Stato dopo le prossime elezioni

L’utilizzo del doping in Russia potrebbe diventare un reato penale. Con questo progetto di legge presentato alla Duma di Stato si cerca di dare un giro di vite all’utilizzo di sostanze dopanti.

Aleksandr Tikhonov, quattro volte campione olimpico di biathlon, è convinto che l’eventuale approvazione del progetto di legge potrebbe risultare una misura efficace nella lotta contro il doping. “Si tratta di un provvedimento importante che avremmo dovuto introdurre già da tempo – ha dichiarato a Rbth -. La primavera scorsa ho partecipato a un consiglio di esperti della Duma di Stato e in quell’occasione ho rivolto loro una domanda: perché non viene approvata una legge sul doping? Nessuno però ha saputo rispondermi”.

Questa è solo una delle tante iniziative portate avanti dalla commissione antidoping creata dal Presidente Putin a seguito dello scandalo che ha colpito le ultime Olimpiadi. La prima assemblea della commissione si è svolta a Mosca lo scorso 8 settembre.

Secondo il membro onorario del Comitato olimpico internazionale e presidente della commissione, Vitalij Smirnov, il compito principale di questa commissione è sviluppare e introdurre un piano nazionale di lotta contro il doping, offrire alla comunità sportiva mondiale un sistema antidoping unico e trasparente, normalizzando al contempo le relazioni con il Comitato olimpico internazionale e con l’Agenzia mondiale antidoping.

La commissione si propone di convertire l’Agenzia russa antidoping (Rusada) in un organo economicamente indipendente

Lo scandalo di Rio

La nuova commissione antidoping ha il compito di risolvere il problema, emerso durante l’estate, che ha portato molti sportivi – compresa l’intera delegazione paralimpica – a non partecipare ai Giochi di Rio.

Nonostante molti politici e rappresentanti della società russa siano convinti che i risultati dello scandalo abbiano più che altro a che fare con una campagna politica contro Mosca, il direttore della nuova commissione antidoping ha riconosciuto che la lotta contro questo problema fino a questo momento non aveva ottenuto l’attenzione necessaria.

“Spero che questo serva a far tornare la fiducia verso il nostro sistema antidoping e verso il sistema di organizzazione dello sport nel nostro Paese – ha detto il vice primo ministro russo, Arkadij Dvorkovich all’agenzia R-sport -. Una parte dei casi di doping era certa, dobbiamo cambiare il nostro modo di lavorare per evitare casi simili”.

L’immagine dello sport russo nel mondo

Il presidente onorario dell’Unione calcistica russa, membro della commissione antidoping del Comitato olimpico russo, Vyacheslav Koloskov, spera che queste misure possano far tornare la fiducia verso lo sport russo a livello internazionale.

Un altro membro della commissione antidoping, Mikhail Mamiashvili, direttore della Federazione russa di Lotta sportiva, ha segnalato che la commissione è stata formata per risolvere i problemi del doping in Russia e non per creare un’immagine positiva dello sport russo appositamente per gli stranieri.

Le proposte della commissione verranno affrontate dal nuovo parlamento russo dopo le elezioni del 18 settembre 2016.

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