Curling femminile: quattro passi verso il successo

Anna Sidorova durante i Giochi Olimpici invernali a Sochi.

Anna Sidorova durante i Giochi Olimpici invernali a Sochi.

: Aleksej Danichev/RIA Novosti
Fino al 27 marzo 2016 in Canada si svolgono i Campionati Mondiali. Nell’arco di dieci anni le atlete della Federazione hanno conquistato il quinto posto nella classifica internazionale. Cronaca di un trionfo che rischia di passare alla storia

Il suo primo match ufficiale la squadra femminile russa di curling l’aveva sostenuto ai Campionati europei nel dicembre 1994 dov’era stata sconfitta dalla Bulgaria col punteggio di 5 a 14. Ma nel dicembre 2015 le atlete russe avevano già conquistato il quinto posto nella classifica mondiale. Il loro medagliere vanta due bronzi ai Mondiali e tre vittorie ai Campionati europei. Come ha fatto la squadra femminile russa a imporsi come leader in un Paese in cui non si annoveravano vittorie in questa disciplina sportiva?

1. Un team di tecnici molto preparati  

Le prime inaspettate vittorie della nazionale femminile di curling che risalgono al 2006 sono legate al nome di Olga Andianova, che ora si è trasferita in Turchia. Ma per conseguire maggiore stabilità nei risultati sono stati chiamati in Russia i più qualificati esperti stranieri come lo svizzero Thomas Lips, nominato coach della squadra nel 2012. Sotto la sua guida la nazionale femminile svizzera aveva vinto i Campionati mondiali del 2012, e prima di allora la nazionale maschile aveva conquistato la vittoria ai Mondiali del 2009 e ai Giochi Olimpici del 2010 a Vancouver. Lips ha resuscitato il trend vincente anche della squadra russa. Nel 2012 ai Campionati europei di Karlstad, in Svezia, le atlete russe dopo un intervallo di sei anni  si sono qualificate prime in Europa.

Oggi in tutte le squadre russe un coach nazionale segue gli allenamenti insieme a un collega straniero. Ad allenare la squadra femminile di curling sono Svetlana Kalalb e Roger Schmidt che prima aveva allenato le squadre di Germania, Repubblica Ceca, Italia, Austria e Stati Uniti.

2. Una skip esperta 

L’allenatrice della nazionale femminile, Svetlana Kalalb, è convinta che in una squadra a giocare un ruolo determinante sia il capitano. E l’attuale skip Anna Sidorova sembra cavarsela più che brillantemente con i suoi compiti.

“In primo luogo ha già maturato una grande esperienza di gioco e poi è davvero in gamba, possiede un vasto bagaglio di competenze”, ha dichiarato la Kalalb in un’intervista rilasciata all’agenzia R-sport dopo la vittoria ai Campionati europei del 2015. “È lei a guidare il gioco e la più grande riprova sono i risultati ottenuti. Anya è già stata per due volte campionessa europea e ha vinto i Campionati d’Europa e del Mondo. E si potrebbe quindi affermare che è la persona giusta al posto giusto”.

3. Un progresso inarrestabile 

Dopo i Campionati Europei l’allenatore capo delle nazionali russe di curling, Yuri Shuliko, ha rilevato che la squadra femminile continua a conseguire dei progressi e che non per niente è entrata a far parte dell’élite mondiale del curling.

“I Campionati europei hanno dimostrato che la squadra russa è entrata nel cosiddetto “trend” attuale del curling mondiale caratterizzato da una straordinaria aggressività e da una notevole complessità tecnica fin dai primi end di gioco”, dichiara Shuliko nel sito ufficiale della Federazione russa di curling. “Oserei dire che tra le squadre femminili solo due – quella russa e quella scozzese – hanno dato una splendida prova di questa tendenza che si va sempre più affermando”.

4. L’eredità di Sochi

Il curling ha cominciato ad acquisire popolarità in Russia subito dopo la fine delle Olimpiadi di Sochi. Molti ragazzini hanno cominciato a iscriversi ai corsi proprio dopo i Giochi del 2014. Nel centro per il curling di Sochi, battezzato il “cubo di ghiaccio” e giudicato dalle federazioni straniere uno dei migliori stadi del mondo, continuano a svolgersi i maggiori tornei internazionali di questa disciplina. Nel 2015 ha avuto luogo il campionato mondiale di doppio misto. Nel 2016 un torneo analogo si svolgerà a Kazan.  

Grande attenzione è dedicata alle riserve. I giovani dovranno conseguire un livello di preparazione e di esperienza ai tornei internazionali che gli consenta di entrare a far parte senza problemi della nazionale. Ed è proprio così che si è affermato il talento di Anna Sidorova. Ai Giochi Olimpici del 2010 l’atleta 19enne era stata inclusa all’ultimo momento nella nazionale e una volta lì in alcuni singoli match aveva ricoperto il ruolo di skip. E dal 2011 è quindi diventata capitano della nazionale femminile, subentrando alla precedente leader della squadra, Liudmila Privivkova.

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