Le fatiche di Yulia

La campionessa olimpica Yulia Lipnitskaya (Foto: Itar Tass)

La campionessa olimpica Yulia Lipnitskaya (Foto: Itar Tass)

La Lipnitskaya, campionessa olimpica di pattinaggio a Sochi, ci descrive le giornate di un'atleta oramai al top

La campionessa olimpica nella gara a squadre di pattinaggio di figura ci parla del prossimo campionato del mondo, di Adelina Sotinikova, del regime di vita sportivo, dei giornalisti invadenti e del sogno di visitare il Giappone.

Yulia, quest’anno nel tuo repertorio avevi due programmi lirici. Non vorresti, per la prossima stagione, eseguire qualcos’altro, di più allegro?

No, non voglio. Certamente mi esibirei in programmi più allegri se mi venisse richiesto, ma da parte mia non ci sarebbe la stessa energia. Poi si farebbe il confronto con altre atlete, che hanno eseguito programmi simili, e le loro esibizioni risulterebbero in qualche modo più espressive. Per carattere mi si addice più di ogni altra cosa il programma che abbiamo scelto quest’anno “Schindler’s list”. Io avevo anche il programma sulle note della “Danza con le sciabole”, un pezzo un po’ diverso, ma ugualmente non allegro. Questo genere di programmi sono più adatti a me per il mio carattere e per le emozioni che riesco a trasmettere. 

L'incanto di Sochi

La figura eseguita da Yulia Lipnitskaya nel programma libero alle Olimpiadi di Sochi, ha incantato il mondo intero. Il noto regista Steven Spielberg ha inviato a Yulia una lettera di ringraziamento per essersi esibita sulle note della colonna sonora del suo film “ Schindler’s List”

È già trascorso quasi un mese dalle Olimpiadi. Raccontaci cosa hai fatto i primi giorni dopo le Olimpiadi. Sei riuscita a riposare prima della preparazione per il campionato del mondo?

Ho avuto una settimana senza allenamenti, ma non si è trattato affatto di riposo. Avevamo sempre qualcosa da fare, ogni giorno c’era qualche ricevimento, incontro, evento. Dopo le Olimpiadi eravamo molto stanche e non so come avremmo fatto se ci fossero stati anche gli allenamenti. 

Che ne pensi del fatto che Adelina Sotnikova non parteciperà al campionato del mondo? Una campionessa olimpica dovrebbe difendere il proprio titolo? 

Si è trattato di una decisione dei suoi allenatori, adesso lei è impegnata con lo spettacolo. Noi abbiamo subito deciso che saremmo andate.

Dopo la tua esibizione alle Olimpiadi tutti si aspettano da te solo il massimo. Avverti la pressione?

Sicuramente sento la pressione, ma, ad ogni modo, io ho i miei obiettivi per questo campionato del mondo. Devo semplicemente sforzarmi di fare delle esibizioni pulite. 

Come combattere l’agitazione “pre-esibizione”? Qual è il tuo segreto? 

La preoccupazione c’è sempre, bisogna soltanto preparsi bene e fare il proprio dovere. Se sei ben preparato e sai che in qualsiasi condizione puoi fare ciò per cui ti sei allenato, moralmente ti senti meglio. Quando invece effettivamente non sei pronto, bisogna pensare all’agitazione, entrare nella giusta disposizione d’animo e parlare con gli allenatori. 

Come tutti gli atleti, sei costretta a limitarti molto. Cosa ti andrebbe di più tra le cose “probite”?

Questa è una domanda molto difficile. Perché si tratta di un regime specifico. Mi è toccato rinunciare praticamente a tutto. Fino alle Olimpiadi noi ci siamo allenate e basta. Adesso ci aspetta il campionato del mondo. Io per ora ho un unico desiderio: andare in vacanza, semplicemente interrompere il regime degli allenamenti. 

Hai già dei programmi su dove andrai in vacanza dopo il campionato?

Per il momento non so nemmeno quando esattamente potremo andare in vacanza, per questo non ci ho ancora pensato. Dopo il campionato del mondo ci rimangono ancora molti programmi. Gli allenamenti non saranno altrettanto intensivi, ma gli impegni sono molti. Molto probabilmente andremo in vacanza a giugno. Sono molti i posti in cui vorrei andare, in realtà. Proprio adesso si realizzerà uno dei miei sogni: andrò in Giappone. Questa è la stagione della fioritura del ciliegio, penso che sarà molto bello lì. 

Hai un modello nel pattinaggio di figura a cui ti ispiri?

In questo momento, per me il modello è Carolina Kostner. Lei ha un tale stato interiore, è come se da lei emanasse una sorta di magia. Anche io voglio provare lo stesso piacere che ricava lei dalle esibizioni.

Recentemente su internet à apparso un video di una festa mondana alla quale hai partecipato. Cosa ne pensi di questo ruolo?

Qualcosa mi dice che si è trattato della mia prima ed ultima volta. Mi era stato detto che a quella festa le star avrebbero premiato gli atleti. Nessuno ci aveva spiegato cosa ci sarebbe stato esattamente a quella festa, tutto è risultato imprevisto. Per lo più c’erano persone molto lontane dallo sport. Ci sono stati alcuni episodi per me assolutamente incomprensibili, mi sono sentita a disagio. 

Sei stanca delle attenzioni dei giornalisti e degli ammiratori?

Sì, un po’. Ma bisogna farci l’abitudine.

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