Dieci must per festeggiare il Capodanno in Russia

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Siete pronti per un’insalata Olivier, un brindisi con lo champagne russo e un appuntamento di mezzanotte con Putin?

Quella di Capodanno in Russia è una ricorrenza speciale. È considerato di gran lunga la festa più importante dell’anno e a essa sono associati numerosi rituali. Molti di questi rituali sono tipicamente russi e si differenziano dalle consuetudini del resto del mondo. Rbth ha selezionato 10 must per festeggiare il Capodanno in Russia.

Ded Moroz e Snegurochka

Ded Moroz e Snegurochka. Fonte: Shutterstock/Legion-Media Ded Moroz e Snegurochka. Fonte: Shutterstock/Legion-Media

L’Occidente ha il suo Santa Klaus (o Babbo Natale) che però difficilmente è in grado di competere con Ded Moroz (Nonno Gelo) e la sua nipotina Snegurochka (Fanciulla di neve). A differenza di Santa Klaus, Ded Moroz non teme di mostrarsi in pubblico e spesso si trattiene ai festeggiamenti per consegnare di persona i regali con Snegurochka. Ded Moroz risiede vicino alla città Velikij Ustyug, nella regione di Vologda, mentre di Snegurochka si dice che viva a Kostroma, sulle rive del Volga.

La “elka”

L’albero di Natale installato davanti alla Cattedrale di Kazan a San Pietroburgo. Foto: Aleksandr Demianchuk / RIA NovostiL’albero di Natale installato davanti alla Cattedrale di Kazan a San Pietroburgo. Foto: Aleksandr Demianchuk / RIA Novosti

La consuetudine di decorare l’albero di Natale rientrò in uso subito dopo la rivoluzione, ma la tradizione della Novogodnaya elka (l’albero di Capodanno) venne ripristinata come simbolo laico della festività a partire dal 1935. Gli alberi col tempo si sono rimpiccioliti e sono diventati di plastica, ma restano comunque un importante simbolo collettivo per i russi.

Superstar, Nonno Gelo e la sauna russa

Una scena tratta dal film "Per ironia del destino o Buona sauna!”. Fonte: screenshotUna scena tratta dal film "Per ironia del destino o Buona sauna!”. Fonte: screenshot

Quasi tutti i Paesi hanno i loro film tradizionali delle festività natalizie, ma pochi sono riusciti ad abbinare in modo così felice canzoni e rito della sauna come il cult sovietico del 1975 “Per ironia del destino o Buona sauna!”. Zhenya, il protagonista, ha in programma di festeggiare il Capodanno con la sua fidanzata a Mosca. Tuttavia, per rispettare un rituale ormai consolidato, deve prima andare alla sauna con gli amici. Finisce con l’ubriacarsi insieme a loro e si ritrova su un volo per Leningrado. In preda ai fumi dell’alcol dice al tassista di portarlo alla Terza via dei costruttori dove abita a Mosca. Neanche a farlo apposta il palazzo è del tutto identico a quello in cui vive e che la chiave entra perfettamente nella serratura. S’introduce nell’appartamento e crolla addormentato. Verrà svegliato dall’ignara Nadya. I due finiranno con l’innamorarsi l’uno dell’altro. I russi continuano ad appassionarsi anche oggi a questo film. Le altre tre pellicole che la televisione tradizionalmente manda in onda sono “Goluboj ogonek” (Lumicino azzurro), “Pesnya goda” (La canzone dell’anno, con un cast di superstar) e il film per ragazzi “Morozko” (Nonno Gelo), altri tre cult delle feste.

Le insalate

L'insalata russa di Capodanno. Fonte: Julia Frost/flickr.comL'insalata russa di Capodanno. Fonte: Julia Frost/flickr.com

Il Capodanno non è Capodanno in Russia senza le insalate. Non si allude a dietetiche insalate verdi, ma di veri capolavori culinari superproteici, annegati nella maionese. Ogni russo consuma in media 2 kg e mezzo di maionese all’anno e sulle tavole imbandite delle feste la maionese impera. L’insalata Olivier viene tradizionalmente preparata con maionese, patate, carote, cetrioli, piselli, uova, pollo o prosciutto. Il Capodanno non può essere un vero Capodanno senza un’Olivier in tavola. La Seledka pod shuboy (Aringa in pelliccia) è un’insalata a strati con aringa, patate, carote, barbabietole, cipolle e maionese. Le barbaietole danno all’insalata un colore rosso purpureo.

I mandarini

Con ogni probabilità la tradizione dei mandarini risale all’epoca di Nicola II. Tuttavia, dopo essere stata interrotta in epoca sovietica a causa delle difficoltà di coltivare e importare i mandarini, è stata ripristinata negli anni '70 e resta un must di ogni tavola russa di Capodanno che si rispetti.

Caviale e champagne russo

Vodka e caviale, per brindare all'arrivo dell'Anno Nuovo. Fonte: Lori/Legion MediaVodka e caviale, per brindare all'arrivo dell'Anno Nuovo. Fonte: Lori/Legion Media

Non esiste niente di più “proletario” nel paradiso dei lavoratori dello champagne e del caviale. Questi prodotti, che ai tempi dell’Urss scarseggiavano, sono diventati una componente imprescindibile della tradizione del Capodanno. Lo champagne di solito è il tipo “Sovetskoe”, acquistabile dalla Kamchatka fino a Brighton Beach e il caviale, solitamente rosso, viene servito sul pane imburrato.

Un appuntamento con Putin

Il Presidente russo Vladimir Putin. Fonte: APIl Presidente russo Vladimir Putin. Fonte: AP

Indipendentemente dalla loro appartenenza politica, i russi in tutto il mondo si sintonizzano per ascoltare gli auguri per l’anno nuovo del Presidente. Quando il discorso è concluso le campane della torre dell’orologio sulla Piazza Rossa suonano, i fuochi d’artificio scintillano nel cielo e il Nuovo anno ha ufficialmente inizio.

Mezzanotte in famiglia

I russi celebrano il Capodanno in famiglia con i parenti più stretti la sera del 31 dicembre con tutti i brindisi di rito per congedarsi dall’anno vecchio. Ai parenti che vivono lontano si fanno telefonate d’auguri. Solo dopo la mezzanotte è consentito partecipare a feste e party altrove. Molti locali cominciano i festeggiamenti a partire da mezzanotte e mezza e anche più tardi.

I fuochi d’artificio

I fuochi d’artificio sopra l'edifico principale dell'Università Statale di Mosca. Fonte: InstagramI fuochi d’artificio sopra l'edifico principale dell'Università Statale di Mosca. Fonte: Instagram

Come mi è stato spiegato, non è Capodanno se non si può assistere a uno spettacolo pirotecnico di un costo pari al bilancio di un piccolo paese. Il mio primo Capodanno in Russia l’ho trascorso nella città industriale di Tolyatti dove, dopo ore di festeggiamenti domestici io e l’intera famiglia dei miei ospiti siamo usciti dopo la mezzanotte per assistere sulla piazza centrale a una vera e propria dichiarazione di guerra della cittadinanza. I fuochi d’artificio, componente imprescindibile del rito del Capodanno, erano intensi, assordanti e rutilanti.

Il Capodanno è solo l’inizio

Forse la parte migliore dei festeggiamenti del Capodanno russo è che non si deve tornare all’indomani al lavoro. Nel 2015 i russi hanno festeggiato il Capodanno fino al 12 gennaio prima di rimettere piede in ufficio. Ben 11 giorni interi per smaltire i postumi della sbornia da festa.

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