Due giovani sparano alla polizia e si tolgono la vita in diretta sul web

Katia Vlasova e Denis Muraviev.

Katia Vlasova e Denis Muraviev.

: denismyr18/vk.com
La folle tragedia nella provincia di Pskov, dove due ragazzi di 15 anni, dopo essere scappati di casa, si sono trincerati in un edificio. All'arrivo delle forze dell'ordine che li stavano cercando hanno aperto il fuoco, trasmettendo la scena sui social network. Poi si sono tolti la vita

La loro storia ha lasciato a bocca aperta l’interno Paese. Dopo essere scappati di casa, due ragazzi di 15 anni della regione di Pskov, Katia Vlasova e Denis Muraviev, si sono trincerati in una casa e hanno iniziato a sparare contro gli agenti della polizia che si erano messi sulle loro tracce, prima di togliersi la vita. Il tutto riprendendo e trasmettendo in diretta su internet le drammatiche scene.

Così come ha raccontato in diretta su alcuni social network il protagonista della folle tragedia, Denis Muraviev, i due avrebbero deciso di scappare di casa perché “stanchi dei propri genitori”. La ragazza avrebbe ricevuto una sberla per essere rimasta a dormire da un’amica senza permesso, e tre giorni prima della tragedia Denis avrebbe prelevato denaro dalla carta di credito della madre, per poi fuggire insieme alla ragazza nella casa del patrigno di lei, a 70 chilometri da Pskov. Lì erano conservate delle armi, utilizzate dai ragazzi.

Gli attimi prima della tragedia

Dopo la fuga, iniziano le ricerche dei giovani, dati per dispersi. Quando la polizia li individua e cerca di entrare nella casa dove si erano nascosti, Denis, durante una discussione, spara alla madre di Katia. Poco dopo, all’arrivo dei rinforzi, il giovane apre il fuoco anche contro gli altri agenti. La scena viene ripresa e trasmessa in diretta su internet.

“Credo di aver colpito un poliziotto”, si sente dire nelle registrazioni mandate in onda in diretta su internet. “Se vedo un poliziotto gli sparo”. Katia ride. “Ora tutta la classe ci sta vedendo”, dice la ragazza. “Sì, l’ho colpito. Sono 15 anni di carcere”, commenta Denis. “Non c’è niente da fare. Consegnarsi non avrebbe senso. Se ci consegnamo ci uccideranno. Se ci consegnamo non ci vedremo più, ci porteranno in città diverse e in scuole diverse”.

Le armi utilizzate dai due adolescenti per sparare alla polizia, prima di togliersi la vita. La foto era stata pubblicata sul profilo Instagram del ragazzo. Fonte: InstagramLe armi utilizzate dai due adolescenti per sparare alla polizia, prima di togliersi la vita. La foto era stata pubblicata sul profilo Instagram del ragazzo. Fonte: Instagram

Qui le riprese si interrompono e nella casa fanno irruzione le forze dell’ordine, che trovano i due giovani privi di vita. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Denis avrebbe sparato alla ragazza, prima di uccidersi. Entrambi i giovani hanno lasciato dei messaggi sui social network con i quali accusavano i propri genitori di aver “distrutto la loro vita e la loro mente”.

Le reazioni delle autorità

Anna Kuznetsova, difensore dei diritti dei bambini, ha parlato di una “terribile tragedia”, aggiungendo che sta collaborando alle indagini per “stabilire le circostanze e i dettagli di quanto accaduto”.

Il governatore della regione di Pskov, Andrej Turchak, ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie: “Non ci sono parole per spiegare l’amarezza della vostra questa perdita”. Turchak ha quindi aggiunto che sono in corso verifiche da parte delle forze dell’ordine per stabilire le reali cause del suicidio e dell’attacco contro i poliziotti. Sul caso sta indagando una commissione regionale per i minori.

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