La battaglia degli anziani di Suna a difesa della foresta

Vasilij Diykov, uno degli anziani di Suna che da mesi difende il bosco dalle ruspe.

Vasilij Diykov, uno degli anziani di Suna che da mesi difende il bosco dalle ruspe.

: Igor Podgornyj / TASS
Da mesi in Carelia è in corso un braccio di ferro tra i pensionati del posto e una società che vorrebbe radere al suolo una porzione di bosco per costruire una cava. A turno dormono nelle tende per fermare l’avanzata delle ruspe

VVasilij Diykov, uno degli anziani di Suna che da mesi difende il bosco dalle ruspe. Fonte: Igor Podgorny / TASSVVasilij Diykov, uno degli anziani di Suna che da mesi difende il bosco dalle ruspe. Fonte: Igor Podgorny / TASS

Sono stati soprannominati “i guerriglieri di Suna”. E da cinque mesi portano avanti una battaglia contro la deforestazione di una zona della Carelia: sono gli anziani del piccolo villaggio di Suna, nel nord della Russia, che da mesi dormono nelle tende da loro allestite per presidiare e difendere la loro foresta, sfidando quelle scavatrici che vorrebbero strappargliela via.

La storia

Nel piccolo villaggio di Suna, in Carelia, vivono soprattutto anziani. Buona parte della pensione viene spesa in legna da ardere e di denaro ne resta ben poco. In compenso, di frutti di bosco e funghi se ne possono raccogliere a volontà. Gli anziani dicono di essere abituati al lavoro costante: camminare per svariati chilometri nel bosco è diventata per loro un’attività normale.

Ma nell’estate scorsa si è presentato un grave problema: la foresta di conifere che alimenta l’intero villaggio rischia di essere distrutta dalle scavatrici. Con il sostegno del Ministero dell'Ambiente e dell’Ecologia della Carelia, alla società Saturn Nordstroy è stata infatti concessa la licenza per estrarre sabbia. E al posto della foresta di conifere dovrebbe comparire una cava. Nessuno, tra coloro che ha studiato il progetto, sospettava di incontrare il fermo “niet” della popolazione locale.

Il bosco vicino al villaggio di Suna, in Carelia. Fonte: KommersantIl bosco vicino al villaggio di Suna, in Carelia. Fonte: Kommersant

La battaglia

All’interno della tendopoli il fuoco arde sempre e scalda la teiera ormai nera per la fuliggine. Man mano che passano i giorni nel bosco fa sempre più freddo. E gli anziani, turnandosi, da cinque mesi non abbandonano la zona. Vigilano sulla loro foresta organizzando turni di due persone, perché “non è sicuro”: di tanto in tanto appaiono tracce di alci, lupi e orsi. E così al collo si indossa un fischietto per spaventare gli animali selvatici.

Tatyana Romakhina ha circa 70 anni. "Dobbiamo pur sopravvivere in qualche modo - dice -. Qui raccogliamo funghi, mirtilli e lamponi. Se dovessero sparire, saremo costretti a comprare tutto da qualche parte. Ma con che soldi, se non riceviamo più di 5.000 rubli (circa 70 euro, ndr)? Per tutta la vita abbiamo pagato le tasse e ora non serviamo più”.

Vasilij Diykou presto compirà 80 anni. “Mi reco abitualmente alla foresta dal 1959 - racconta il pensionato -. Ho incontrato qua la mia ragazza. Andavo a caccia. Sono buoni i frutti di bosco e i funghi di qui".

Vasilij, Tatyana e i loro compagni hanno deciso di opporsi a coloro che vedono nella foresta un mero investimento. Inoltre sembra che il direttore della società addetta alla costruzione della cava, Igor Fedotov, abbia detto che non avrebbe assunto nessun residente.

“Per gli abitanti del posto tutto questo non porterà alcun beneficio”, spiega Daria Kalikina, attivista di Petrozavodsk. Dopo aver saputo della battaglia condotta dagli anziani, Kalinkina ha lanciato una petizione online contro la cava, coinvolgendo anche i volontari nella tendopoli.

Nina Makkoyeva, un'anziana del posto. Fonte: Igor Podgornyj / TASSNina Makkoyeva, un'anziana del posto. Fonte: Igor Podgornyj / TASS

Contro le ruspe

Per fermare l’abbattimento della foresta gli anziani del posto hanno sfidato le scavatrici. A stagliarsi per prima davanti alle macchine è stata Nina Romakhina. In questo modo i pensionati sono riusciti a scongiurare quattro “attacchi”. Le ruspe sono state respinte. Ma la battaglia sicuramente non è finita.

“L'ultima volta si sono presentati con le ruspe il 7 ottobre - dice Nina Romakhina -. Si è ammalato un anziano di guardia e loro sono arrivati subito. Prima di allora c’era stata una pausa, che io collego alle elezioni. Ma subito dopo le elezioni, hanno legato dei nastri sugli alberi”.

Una signora del villaggio. Fonte: KommersantUna signora del villaggio. Fonte: Kommersant

La posizione delle autorità

L’ufficio stampa del governatore Aleksandr Khudilaynen riferisce che “la soluzione del conflitto deve avvenire esclusivamente a livello giuridico”. “In questa disputa ci sono due verità: da un lato l’affittuario, che ha tutte le licenze, i permessi e la decisione del tribunale. Dall’altro, la popolazione locale che si oppone attivamente alla costruzione della cava - hanno dichiarato dall’ufficio stampa -. Stare di guardia nella tendopoli non è la soluzione del conflitto. Serve il dialogo, la ricerca di un compromesso”.

“Non ho violato nessuna legge. Ho pagato per la silvicoltura 1 milione e 780mila rubli, ma l’appaltatore non riesce a iniziare il lavoro. Ho promesso che l'opera non inizierà fino a quando il problema non verrà risolto”, ha detto Igor Fedotov. Egli promette che, nonostante il periodo di validità della licenza (fino al 2031), tutto il lavoro sarà completato in due anni, e poi “la cava sarà bonificata”.

“Ai giovani propongo non funghi e frutti di bosco, ma un buon stipendio, a partire da 35mila rubli (circa 500 euro, ndr). Ovviamente non assumerò i pensionati, mi servono persone dai 20 ai 40 anni, possibilmente operatori per le attrezzature e guardiani, certo, ma non anziani". Ai pensionati, “al posto di funghi e frutti di bosco”, Fedotov offre di realizzare “strade normali”, perché si rifiuta di credere che a un’età così avanzata se ne vadano in giro per il bosco alla ricerca di funghi e frutti di bosco.

Nel frattempo gli anziani guerrieri di Suna continuano a raccogliere la legna. Nel bosco sta arrivando il temuto freddo. E la battaglia sembra ancora lunga.

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