I rottami dell'aereo russo precipitato sul Sinai.
: APNessuno si è salvato. C’erano 224 persone a bordo dell’aereo civile russo decollato da Sharm el-Sheik con destinazione San Pietroburgo e precipitato sul Sinai il 31 ottobre 2015. L’Airbus-321 della compagnia MetroJet (in precedenza Kolavia e Kogalymavia) era decollato alle 6.21 ora di Mosca (le 4.21 ora italiana). Ventitré minuti dopo il decollo è sparito dal segnale radar.
Le ragioni della tragedia
Fra le ipotesi inizialmente avanzate c’erano la pista terroristica, la possibile crepa nel velivolo e la conseguente depressurizzazione, la rottura di una fusoliera o il motore difettoso. Alla fine il verdetto: attentato terroristico. “Durante il volo a bordo dell’A321 c’è stata l’esplosione di un ordigno”, aveva spiegato dopo la tragedia il capo dell’FSB Aleksandr Bortnikov. Secondo Bortnikov, tra i frammenti del velivolo erano state rinvenute tracce di sostanze di produzione straniera.
La catastrofe dell’Airbus-321. Fonte: Ria Novosti
Secondo i servizi segreti, si sarebbe trattato di un ordigno artigianale con una potenza di almeno 1,5 kg di tritolo. Subito dopo la scoperta i servizi segreti russi avevano promesso un premio di 50 milioni di dollari a chiunque avesse potuto fornire informazioni sui terroristi. Gli esperti aeronautici erano concordi nel ritenere che a collocare la bomba avrebbe potuto essere stato uno dei dipendenti dell’aeroporto, addetto alla sistemazione dell’aereo.
Si tratta dell'unico grande attentato compiuto dall'Isis contro la Russia.
“L’uccisione dei nostri concittadini sul Sinai - ha dichiarato il Presidente russo Vladimir Putin a poche ore dalla tragedia -, è uno dei massacri più sanguinosi per numero di vittime. Ma non asciugheremo le lacrime dalle nostre anime e dai nostri cuori. Esse rimarranno con noi per sempre”
Le vittime
Nel tragico incidente aereo hanno perso la vita 224 passeggeri. Fra loro c’erano diverse famiglie con bambini, giovani coppie di sposi e turisti che si preparavano per una vacanza al mare.
Le conseguenze
Nonostante questa fosse una delle destinazioni più richieste dai turisti russi, il Comitato nazionale antiterrorismo ha imposto lo stop dei voli verso l’Egitto. E i voli fino ad oggi non sono ancora ripresi.
La chiusura dei collegamenti aerei ha avuto un grave impatto sul settore turistico.
Così come ha fatto sapere nei giorni scorsi la portavoce del Consiglio federale russo Valentina Matvienko dopo l'incontro con il presidente del Parlamento egiziano Ali Abdul Alem, i voli potrebbero riprendere alla fine del 2016 o all’inizio del 2017. “Le parti hanno discusso lo sviluppo delle relazioni bilaterali e hanno affrontato la questione della ripresa del traffico aereo tra i due Paesi”, ha detto la portavoce del Consiglio, aggiungendo che la ripresa dei collegamenti può avvenire alla fine di quest'anno o all'inizio del prossimo anno.
Dopo che il Presidente Putin aveva indetto lo stop ai collegamenti aerei per motivi di sicurezza, sono stati rimpatriati dall'Egitto con dei voli speciali 15mila turisti russi.
Il segno della pace dall’Italia
Sul profilo Facebook di Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, a metà novembre era apparsa una vignetta che invitava alla riflessione. “Questa vignetta mi è appena stata inviata da un italiano che non conosco - aveva scritto Zakharova sul proprio profilo -. Era accompagnata dalla parola ‘solidarietà’ (scritta in italiano, ndr). Grazie”.
Вот это мне сейчас прислал незнакомец из Италии с единственным словом в подписи "Solidarietà"Спасибо.
Posted by Мария Захарова on 17 ноября 2015 г.
Il disegno, che in pochissimi minuti ha ottenuto migliaia di like e centinaia di condivisioni, rappresenta il simbolo della pace con, sullo sfondo, i colori bianco, blu e rosso: gli stessi della bandiera francese e di quella russa. Al posto della Torre Eiffel, utilizzata in quei giorni di lutto dopo gli attentati di Parigi, era stato raffigurato l’aereo russo precipitato sul Sinai, la cui forma stilizzata ricorda in maniera precisa il monumento di Parigi.
La vignetta era stata realizzata proprio nel giorno in cui i servizi segreti russi avevano annunciato che l’Airbus-321 era stato abbattuto da un attentato terroristico.
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