Camion sulle strade che circondano Mosca.
AP
Gli autisti russi dei tir si trovano in stato di agitazione dopo l’introduzione di una nuova tassa che, secondo loro, rischia di mettere in ginocchio il settore. Ecco cosa c’è dietro queste manifestazioni
1. Che cosa è successo?
Dal 15 novembre in Russia è entrato in vigore il sistema “Platon”: un sistema che prevede l’introduzione di una nuova tariffa per i camion, con peso superiore alle 12 tonnellate, che viaggiano lungo le strade federali. Le proteste dei camionisti sono iniziate ancora prima dell'avvio effettivo del sistema “Platon” (c'erano state dimostrazioni contro i pagamenti aggiuntivi). E continuano ancora adesso.
2. A che cosa serve “Platon”?
Secondo una statistica realizzata dall'Agenzia stradale russa (Rosavtodor), circa il 58% dei danni sulle autostrade russe è causato proprio dai camion che superano le 12 tonnellate di peso. Il governo ha quindi deciso di compensare il deterioramento delle strade imponendo una tassa a carico delle compagnie e degli imprenditori individuali che utilizzano il trasporto merci su ruote. I soldi raccolti da “Platon” verranno destinati alla ricostruzione delle strade e alla realizzazione di progetti infrastrutturali.
3. Quali sono i problemi sorti durante la realizzazione di questo sistema?
Nei primi giorni di operatività di “Platon” si sono verificate diverse disfunzioni del sistema: venivano prelevate somme superiori a quelle stabilite, il sito periodicamente non funzionava. Ma la questione non riguarda solo i guasti tecnici: molti trasportatori hanno accolto negativamente l'idea di una tassa aggiuntiva a carico loro.
4. Questa nuova tassa è alla portata delle tasche delle compagnie di trasporto?
La maggior parte delle compagnie russe che lavorano nella logistica sono imprese di piccole dimensioni. Molto spesso si tratta di piccole compagnie che dispongono in totale di un solo camion. Al momento non esistono statistiche ufficiali sulla percentuale dei mezzi appartenenti agli imprenditori individuali, ma i trasportatori sono convinti che sia proprio il piccolo business a occupare la fetta più grossa del settore degli autotrasporti. Si ipotizzano percentuali comprese tra il 60 e l'80%.
5. Da cosa è partita la protesta?
Per protestare contro “Platon”, il sistema al quale avrebbero dovuto versare 3,73 rubli (0,06 dollari) al chilometro, i camionisti hanno iniziato a organizzare manifestazioni di massa in diverse regioni del Paese: si è deciso di guidare i mezzi pesanti alla velocità minima, allo scopo di creare colonne. Il governo ha abbassato questa tassa a 1,53 rubli ($0,02) al chilometro per tre mesi e mezzo, diminuendo anche l'importo delle multe.
6. A quale stadio si trovano le proteste?
Le proteste sono continuate nonostante le concessioni fatte dal governo. I portavoce di queste grandi manifestazioni hanno più volte dichiarato di voler raggiungere Mosca per organizzare una dimostrazione di massa che avrebbe bloccato il raccordo anulare della capitale. Il 4 dicembre in effetti gli autisti si sono fatti sentire sull'autostrada che circonda Mosca.
7. Cosa dice il governo?
Le autorità non si sono dette disponibili ad annullare “Platon” e neppure a interromperne temporaneamente l'operatività. Il capo di Rosavtodor, Roman Starovojt, in un’intervista al portale RBK ha detto che l'assoluta maggioranza dei camionisti ha accettato senza discutere la nuova tassa, e che a protestare non è più dell'1% dei lavoratori del settore. Secondo le parole di Starovojt, attualmente al sistema sono registrati più dei due terzi del totale dei camion di peso superiore alle 12 tonnellate.
8. Cosa chiedono i trasportatori?
L’introduzione di “Platon” colpisce innanzitutto i piccoli imprenditori. Se per le grandi aziende, infatti, la nuova tassa rappresenta un costo aggiuntivo sicuramente poco piacevole, per i piccoli imprenditori rischia di risultare insostenibile. Questi ultimi chiedono quindi di cancellare completamente il sistema “Platon” o di congelarne l'operatività per almeno qualche anno.
9. Come reagisce la società?
Non si può dire che le proteste dei camionisti abbiano ottenuto significativo sostegno da parte della società. Secondo l'opinione di Denis Volkov, sociologo del centro Levada, tenuto conto della popolarità di cui gode l'attuale governo, difficilmente le proteste contro “Platon” potranno sfociare in dimostrazioni di massa. I camionisti, al contrario, fanno sapere che la gente comune li sostiene, offrendo loro perfino un posto dove passare la notte e del cibo.
10. A che cosa può portare la protesta?
Il politologo Aleksei Makarkin, vice-presidente del Centro per le tecnologie politiche, ritiene che molto probabilmente la protesta verrà soffocata con l’isolamento di camionisti. “Lo Stato ha optato per dividere gli automobilisti tra moderati e radicali - spiega Markovkin a RBTH -, e la maggior parte di loro è considerata moderata, ovvero rappresentanti delle grandi imprese. Allo stesso tempo, le autorità russe stanno scendendo a compromessi abbassando temporaneamente le tariffe e l'importo delle multe. Questo atteggiamento potrebbe contribuire a dissolvere a protesta dall’interno”.
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