I russi sempre più patriottici

Cresce la percentuale di russi che si definiscono patriottici (Foto: Itar Tass)

Cresce la percentuale di russi che si definiscono patriottici (Foto: Itar Tass)

Aumenta l’orgoglio per la propria Nazione: secondo uno studio, le Olimpiadi di Sochi e i fatti della Crimea hanno contribuito ad accrescere il patriottismo, già diffuso in tutto il paese

La Russia, popolo di patriottici. Secondo uno studio della fondazione “Obschestvennoye mneniye” (FOM), la maggior parte della popolazione si definisce patriottica. Una percentuale in aumento. 

I sociologi si dicono sicuri che si tratti di una conseguenza del ritorno della Crimea alla Federazione Russa. “C’è una maggiore inclinazione verso i valori della sovranità e del patriottismo”, dicono. 

Secondo la ricerca, circa un terzo dei russi (il 38%) è certo che la maggior parte dei propri connazionali sia patriota. Si tratta perlopiù di abitanti delle metropoli. Una persona su cinque ritiene che solo la metà della popolazione sia patriota, mentre il 19% crede che i patrioti russi siano in minoranza (nel 2006 la pensava così il 41% degli intervistati). Il 3% ritiene che in Russia tutti siano patrioti. Stessa percentuale per coloro che sono convinti che non ce ne siano affatto.

Secondo i russi, il patriottismo non è altro che “amore verso la patria” e “difesa della patria” (8%), “desidero di non espatriare” (6%) e “lavorare per il bene del paese” (5%). Secondo il 3% dei cittadini, il patriottismo è il sostegno all’annessione della Crimea e la fiducia nelle autorità. Il 34% ha avuto difficoltà a fornire degli esempi di “manifestazioni patriottiche”.

La crescita del sentimento patriottico è una diretta conseguenza del ritorno della Crimea alla Russia - spiega l’analista del FOM, Grigorij Kertman”. 

L’ondata di questo sentimento è stata cavalcata dalle Olimpiadi di Sochi e dall’annessione della penisola alla Federazione - concorda la direttrice del laboratorio di ricerche politiche della Scuola Superiore di Economia Valeria Kasamara -. Le persone hanno qualcosa di cui andare fiere: lo sport ha sempre ottenuto grande rispetto, mentre i fatti in Crimea dimostrano che la Russia è un paese forte”.

Il 57% della popolazione ritiene che un cittadino che critica l’autorità del proprio paese possa comunque essere patriota. Un terzo, invece, si dice in disaccordo con tale affermazione. Una persona su due, invece, potrebbe “perdonare” chi non conosce il testo dell’inno del proprio paese. 

I russi, poi, sono molto categorici verso coloro che cercano di evitare il servizio militare: il 70% degli intervistati è certo che questi non si possano definire patrioti. Il 72% degli intervistati sostiene che non possa essere patriota colui che è insensibile alla natura, e la metà pensa che non si debba chiamare patriota colui che non si reca alle elezioni (un terzo è in disaccordo con questa affermazione).

“Per diversi anni tutti i criteri del patriottismo sono rimasti quasi invariati”, ha riassunto Grigorij Kertman.

La maggior parte dei russi (il 75%) si definisce patriota. “Il patriottismo è diventato un valore social-politico”, riassume il ricercatore senior dell’Accademia russa delle Scienze). Secondo lui, al cambiamento del sentimento sociale ha contribuito il manifestarsi di “un’inclinazione generale verso i valori della sovranità e del patriottismo” degli ultimi due-tre anni.

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