Ginnastica, addio alla prima medaglia russa

Il ricordo di Natalia Bobrova, morta a inizio aprile in un ospedale di Tel Aviv per un male incurabile. È stata la prima atleta iridata con i colori della Federazione

L'Italia nel 1993 festeggiava il primo oro mondiale di Yuri Chechi, fenomeno agli anelli, poi diventato icona dello sport nazionale per oltre un decennio, tra titoli mondiali e olimpici. Accadeva a Birmingham ed era l'occasione per un altro momento storico: la Russia, nata dalle ceneri della plurivittoriosa Unione Sovietica, centrava la prima medaglia iridata femminile della sua breve biografia geografica. Natalia Bobrova, morta a inizio aprile in un ospedale di Tel Aviv per un male incurabile allo stomaco ad appena 36 anni, vinceva la la medaglia di bronzo al corpo libero alle spalle di due icone sacre della disciplina come Shannon Miller e Gina Gogean.

La Bobrova è stata un grande talento, atleta iridata, probabilmente non la migliore dell'incredibile produzione di ginnaste di livello prima nell'Unione Sovietica, successivamente nella Federazione Russa. Insomma, non come Lena Mukhina, fuoriclasse costretta alla sedia a rotelle prima dei Giochi olimpici di Mosca 1980, oppure Larissa Latynina, 18 allori appesi al collo, atleta più decorata di tutti i tempi nelle competizioni sportive prima di Londra 2012 (primato battuto da Michael Phelps). Ma ci sono dei successi in particolari momenti storici che consegnano alla storia nomi e cognomi di atlete e atleti che si trovavano al posto giusto nel momento giusto. Lo era per la Bobrova a Birmingham. Anche se Natalia Bobrova è stata una delle grandi compagne di Svetlana Khorkina, vincitrice di sette medaglie olimpiche e deputato della Duma di Stato tra il 2007 e il 2011.

Con nove ori, otto argenti e tre bronzi vinti ai Mondiali la Diva – il suo soprannome perché spesso si considerava vincitrice morale delle competizioni - è stata una delle ginnaste più decorate della sua epoca, con  diverse medaglie per oltre un decennio, partecipando inoltre a tre Olimpiadi (Atlanta 1996, Sydney 2000 e Atene 2004). Ma con la Bobrova non è però riuscita a conquistare una medaglia a squadre ai Mondiali 1995 (nel 1993 non era previsto il team event iridato). Un anno dopo, la delusione più grande per la Bobrova: fuori dalla formazione che avrebbe disputato le Olimpiadi di Atlanta 1996, l'occasione per riscattare l'insuccesso iridato dell'anno precedente. Lì si fermava la carriera ad alto livello. Con la sua scomparsa viene a mancare un altro pezzo di storia per la ginnastica artistica dopo la fine prematura di Maria Kriuchkova, bronzo con la staffetta russa alle Olimpiadi di Atene 2004. 

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