In attesa del grande freddo

Mosca vista dal basso di un'italiana. I post
Credit: Niyaz Karim

È tornato nuovamente il freddo. Quel freddo pungente che fa gelare i peli del naso appena la sciarpa scivola inaspettatamente giù, lasciando scoperte le narici. Non è poi così male questo freddo. Niente umidità. Niente nebbia. Lo si assapora giusto il tempo di correre fino alla metro. Pochi minuti durante i quali il fisico si intirizzisce appena. E poi via sotto terra, dove inizia il lungo processo di vesti-svesti: al contrario dei russi, non sono capace di affrontare il viaggio in metro con quindici strati di vestiti, tra cappotto, sciarpa, berretto, maglie e maglioni. Loro invece passano dal gelo della strada al caldo dei vagoni affollati senza nemmeno scomporsi.

Insieme al freddo, torno ad apprezzare anche le zuppe. Io, che generalmente non amo brodi e minestroni, non vedo l’ora di infilarmi in qualche mensa per scaldarmi lo stomaco con un piatto bollente di borsch. Non ho ancora imparato a cucinarlo come si deve. A casa mi accontento al massimo di una banale minestrina di verdure, assolutamente da non mettere a confronto con i piatti che cucina la mia coinquilina russa. 

Foto: Igor Podgorny / Ria Novosti

Piano piano arriverà la neve, e le strade torneranno a essere nuovamente del tutto imbiancate. Ci sono diverse cose che ho intenzione di fare quest’inverno a Mosca. In primis, vorrei andare a sciare. Non sono una grande sciatrice, ma quale occasione migliore per infilare nuovamente gli sci? 

Pattineremo sul ghiaccio: dal Gorky Park alla Piazza Rossa, c’è l’imbarazzo della scelta e ogni week end si può andare a pattinare in una location diversa. 

Le gare di slittino: poco fuori dal centro di Mosca ci sono diverse zone dove i bambini scivolano con i loro slittini sulla neve. Quando le discese si fanno più ripide, si formano gruppi di ragazzi che si divertono a lanciarsi con gli slittini e a prendersi a palle di neve. Noi saremo i prossimi!

Preparare il compot di bacche rosse: una bevanda fumante che scalda le più fredde serate invernali. Mi ci sono cimentata per la prima volta l’anno scorso. Il risultato non è stato male, anche se può essere migliorato.

Trascorrere un week end in dacia: molti miei amici ne possiedono una, e il fine settimana nella campagna russa, anche se in inverno, è l’ideale per rilassarsi e smaltire lo stress.

Un tuffo in banja: per fare la classica sauna russa non è indispensabile andare in banja. L’ideale è quella casalinga, originale, che viene realizzata nelle case di campagna. Ma se non ci si vuole allontanare troppo, anche in centro a Mosca si trovano delle ottime banje, molte a prezzi alquanto accessibili, anche per piccoli gruppi.

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