Una strana estate

(Foto: Itar Tass)

(Foto: Itar Tass)

Un luglio nuvoloso in Italia, afoso a Mosca. Ecco come i cittadini italiani e quelli della Federazione stanno all'imprevisto clima estivo

Quest’anno, l’estate è stata insolitamente alquanto nuvolosa e piovosa, rovinando così ingiustamente i piani di migliaia di persone che sognavano di trascorrere le proprie vacanze distesi sulle sdraio e cinti nell’abbraccio dei caldi raggi solari. Come stanno sopportando il cattivo tempo i russi e gli italiani? Sono disposti a rassegnarsi?

I russi di certo non potranno mai abituarsi ai capricci della natura: dalle nostre parti l’inverno è capacissimo di iniziare ad ottobre e di finire, a voler essere molto fortunati, verso gli ultimi giorni di aprile. Nonostante queste condizioni, quasi deprimenti, gli abitanti della Russia cercano, nel complesso, di non prestare troppa attenzione al maltempo e di non permettere così ch’esso influisca sui loro piani. Per loro, infatti, non sono di ostacolo né la fastidiosa pioggia, né la neve, né il gelo, figuriamoci un’estate senza sole. “Se ogni volta, uscendo di casa, dovessi fare caso a quello che succede oltre la finestra, starei rinchiuso come in carcere per metà della vita”, mi ha detto una volta un mio amico che, nonostante la tempesta di neve che imperversava sulle strade, non aveva voluto annullare un importante incontro di lavoro.

 
Niva Mirakyan
(Archivio personale) 

Un’ulteriore conferma della capacità dell’uomo russo di resistere alle intemperie mi è arrivata cinque o sei anni fa. Era allora il 9 maggio, il Giorno della Vittoria, e proprio in tempo per la parata sulla piazza Rossa, è scesa la neve. Vorrei qui far notare come all’imprevedibile natura non sia riuscito di rattristire i veterani, fieramente in marcia nel giorno della loro meritatissima festa. Anche se, per dire il vero, si capisce, è chiaro che simili persone, valorose sotto tutti gli aspetti, non potevano certo essere spaventate da delle gelate di maggio. Inoltre, oso pensare che l’inverno russo sia una delle principali armi strategiche russe. Secondo l’opinione di alcuni ricercatori, è stato proprio sotto l’attacco del “generale Inverno” che cadde l’imperatore Napoleone, e dico, non un signore qualunque, bensì il governante e il vincitore di tutta l’Europa unita sotto il suo potere.

Il primo inverno che ho trascorso in Italia, ha nevicato. E non solo, la neve ha avuto persino il coraggio di resistere per tre interi giorni. Una cosa simile la città eterna non la vedeva da quattordici lunghi anni, come mi hanno raccontato gli abitanti del posto, e proprio per questo motivo la capitale italiana è stata presa dal panico: il traffico era quasi paralizzato e dagli scaffali del supermercato sono venuti a mancare, per qualche tempo, i generi di prima necessità. E tutto questo, solo perché a Roma erano caduti degli “insignificanti”, secondo il punto di vista russo, mentre invece “impressionanti”, secondo il punto di vista italiano, 30 cm di neve. Tutto sta probabilmente nel fatto che in Russia si è sempre pronti al cattivo tempo. Persino quando la terra si ricopre di placche di ghiaccio in piena estate, il 99% dei russi tiene sempre pronte nel garage le gomme per l’inverno. E se all’improvviso dovesse avvenire un calo netto della temperatura, pure non c’è di che temere, le macchine sono munite di uno speciale telecomando che permette di riscaldare la macchina a distanza, prima che il conducente si sieda al volante.

Tuttavia, personalmente, ho notato che l’idea di molti russi riguardo l’eternamente splendida e soleggiata Italia, come del resto l’immagine prevalente dell’eternamente fredda Russia, coperta di neve, nella coscienza di molti italiani non coincidono con la verità. Io non mi stanco mai di intenerirmi quando gli amici italiani con una sorta d’ingenua sincerità mi chiedono spesso: “Ma davvero in Russia non fa mai caldo?”. Vorrei cogliere l’occasione e prendermi tutta la responsabilità nel dire, che il fatto che in Russia vi siano inverni lunghi non esclude assolutamente la presenza di estati calde. Al contrario, quanto più freddo è l’inverno, tanto più calda è in genere l’estate. A tal punto calda, da infiammare spesso i boschi...

Mentre al contrario, vivendo già da cinque anni nella soleggiata, in accordo con gli stereotipi, Roma, ho notato che questa è l’unica città, fra quelle in cui sono vissuta, ove mi sia toccato comprare stivali di gomma. Di sole a Roma ce n’è molto, anche la pioggia però non manca. Della possibilità di quest’ultima però i turisti non vogliono affatto credere, quando pianificano le loro vacanze nell’eterna città. Ecco che i russi, nonostante le previsioni meteorologiche più pessimistiche, preferiscono andare in Italia proprio per via del bel tempo. Il risultato è evidente: gli Appennini sono carichi di piogge e assaliti dai venti, ma la parlata russa si ode tanto a Roma, quanto a Venezia e persino a Rapallo.

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