Il pilota delle forze aere russe in Siria
Ria NovostiIl giorno dopo l’incidente del Su-24 russo abbattuto in territorio siriano, il Presidente della Federazione Vladimir Putin ha insignito l’equipaggio dell’aereo con ordini statali. Entrambi i piloti del jet sono riusciti a lanciarsi con il paracadute, ma, non appena hanno toccato terra, contro di loro è stato aperto il fuoco. E il tenente comandante Oleg Peshkov è stato ucciso. L’altro pilota, il capitano Konstantin Murakhtin (definito “il migliore pilota della Russia” durante il concorso Aviadarts-2014) è riuscito a salvarsi. Murakhtin è stato localizzato e trasportato alla base aerea di Hmeimim, così come conferma il Presidente. Allo stesso tempo, i mezzi di comunicazione hanno iniziato a pubblicare i dettagli che riguardano il riscatto del pilota.
Il Ministero russo della Difesa ha fatto sapere che, a occuparsi del riscatto del pilota, sono state alcune divisioni speciali degli eserciti russo e siriano. Subito dopo che l’aereo è stato abbattuto, cinque elicotteri Mi-8 si sono alzati in volo per cercarlo. Alcune fonti dei servizi di esplorazione militare siriana hanno commentato al giornale Rossiyskaya Gazeta che a bordo di ognuno di questi elicotteri viaggiavano diversi siriani, in qualità di accompagnatori e traduttori. “Gli altri 7-8 uomini erano soldati della marina delle suddivisioni della Direzione Generale del Ministero della Difesa”, scrive il quotidiano.
Non è stato difficile determinare il luogo della caduta dell’aereo, visto che su ogni apparecchio è installato un localizzatore. Dopo aver individuato il velivolo, gli elicotteri non sono riusciti ad atterrare sulla zona perché da terra è stato aperto il fuoco contro uno dei Mi-8. Il risultato è stato che uno dei soldati è stato colpito e gli altri sono stati fatti allontanare. L’elicottero a terra è stato colpito da alcuni guerriglieri del gruppo turcomanno siriano Jabal al-Turkman, che controlla questa fetta di territorio siriano e collabora con le organizzazioni terroristiche.
La cattura
A seguito della sparatoria, gli elicotteri sono riusciti ad atterrare solo a diversi chilometri dal luogo della caduta del Su-24. Così come ha fatto sapere il canale televisivo libanese Al Mayadeen, è stato possibile stabilire contatti con il pilota solo dopo sei ore di ricerca. Secondo quanto scrive Rossiyskaya Gazeta, il pilota era stato catturato da alcuni ribelli. Una fonte del giornale riferisce che fino alle tre del pomeriggio il pilota si trovava a Hmeimim e che la ricerca del secondo pilota si è prolungata fino a tarda sera. Senza dare risultati.
A questo punto, le versioni si discostano. L’ambasciatore russo in Francia, Aleksandr Orlov, ha commentato in un’intervista che il pilota sopravvissuto era riuscito a nascondersi dai suoi assalitori e che più tardi era stato preso dai militari siriani. Le suddivisioni e il pilota ci hanno messo due ore prima di arrivare in un territorio sicuro e da lì dirigersi verso la base delle forze aeree russe, fa sapere invece un corrispondente di Al Mayadeen. Secondo il ministro russo della Difesa, Sergei Shoigu, l’operazione è comunque “terminata con successo” alle 3.40 ora di Mosca.
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