Foto: Itar Tass
Quarantacinque rappresentati. Scelti per la sesta volata. Per avvicinare l'amministrazione di Mosca alla vita e ai bisogni dei cittadini. Con i candidati che puntano sulla costruzione di un dialogo diretto e ritengono che questo sia il passo più importante da compiersi per la politica della città. I politologi ipotizzano che queste elezioni renderanno il parlamento cittadino più vario di prima.
Appuntamento in cortile
L’incontro dei candidati con gli elettori si svolgerà in uno dei cortili a sud-est di Mosca. Il ventottenne moscovita Sergej Ross è il candidato del partito di sinistra “Spravedlivaja Rossija” (Russia giusta). Laureato all’istituto MGIMO, ha fatto pratica al parlamento europeo a Bruxelles e conseguito il grado di dottore magistrale all’università di Duke, negli Stati Uniti. Avvocato di formazione, si interessa attivamente delle attività pubbliche: ha creato la fondazione “Io sono un cittadino” (Ja gorozhanin) e la scuola civile di leadership (Shkola grazhdanskogo liderstva), ha collaborato con la fondazione Skolkovo. Nel corso dell’incontro con gli elettori, Sergej insieme ai suoi assistenti risponde alle domande, ascolta i problemi, offre le proprie soluzioni. Le richieste fatte sono diverse. Ad esempio, si pone la questione riguardo i parchi per cani: a chi serve rivolgersi perché vengano attrezzati a dovere? Sergej risponde che l’iniziativa congiunta degli inquilini, rafforzata dalle firme verrà trasmessa all’amministrazione comunale che si occuperà di trovare una soluzione.
Il candidato Maksim Kats (Foto: PhotoXPress)
Secondo le parole del candidato, la gente viene non soltanto per parlare di ciò che non soddisfa, ma anche per sapere dalle autorità se vi sia possibilità di miglioramenti. “Più che altro i cittadini si informano se vi sia almeno il senso. Di norma, la popolazione si rivolge con diffidenza nei confronti dei rappresentanti del potere. E il superamento di tale barriera è probabilmente il compito più arduo alle elezioni”, fa notare il candidato. Dunque nel contempo, Sergej evidenzia il grande desiderio degli abitanti di cambiare la vita intorno a sé unito alla sfiducia verso le le autorità sociali. Nei piani di Ross, vi è appunto la vittoria su questo senso di diffidenza. “Io voglio che a Mosca, almeno in una delle circoscrizioni vi sia un deputato che goda dell’appoggio della popolazione e che sia assolutamente aperto al confronto e pronto a tenere conto delle opinioni dei cittadini nella risoluzione dei problemi. I deputati cittadini in corsa sono assolutamente sconosciuti alla popolazione, questa cosa deve essere assolutamente cambiata”.
Il dialogo con i cittadini
A Mosca spesso la gente non vede neppure i suoi futuri o attuali eletti. Accade che in alcuni luoghi le campagne elettorali non siano condotte dai candidati in persona, bensì dai loro delegati, assai poco inclini a conversare con le persone, sostiene Ross. Questo fatto lui non lo accetta. “Ogni giorno noi svolgiamo con la popolazione 4-5 incontri. Ciò è del tutto inusuale per un politico russo e così come lo faccio io non lo fa praticamente nessuno. Quando invece è proprio in questa viva conversazione che s’instaura il dialogo vero e proprio e sorge quella fiducia indispensabile verso i rappresentanti del potere”.
Maria Gajdar, candidato escluso dalle elezioni (Foto: PhotoXPress)
Essere più vicino alla gente era anche l’intento del candidato escluso dalle elezioni, Maria Gajdar. Figlia del famoso politico ed economista Egor Gajdar, coordinatrice del movimento giovanile “DA!” (Sì!), creatrice del gruppo d’iniziativa “Ja svoboden” (Sono libero), curatrice del progetto “Za svobodu SMI” (Per la libertà dei mezzi d’informazione di massa), ha ricoperto inoltre la carica di vice governatore dell’oblast’ di Kirov. Dal 2013 è fondatrice e redattrice del fondo “Sozjal’nyj zapros” (Richiesta sociale). Descrivendo il suo programma elettorale, dice “la prima cosa che farò quando sarò deputato è quello di trasformare il mio gabinetto alla Duma in un ufficio pubblico di ricevimento, dove una volta alla settimana accoglierò i cittadini dall’orario di apertura fino all’ultimo visitatore”, ha scritto nel suo blog personale.
Ancora un altro interessante candidato è Maksim Kats, creatore del fondo “Gorodskie proekty” (Progetti cittadini). La sua campagna pre-elettorale consiste nel miglioramento dell’ambiente cittadino sulla base delle idee popolari di urbanismo. Per la realizzazione del programma, Kats e il suo collaboratore, il famoso blogger Il’ja Varlamov pianificano di coinvolgere la popolazione. “Esistono due modi di realizzazione: il primo è che le idee le proponiamo noi e raccogliamo i soldi per la loro concretizzazione, la seconda riguarda invece le proposte dei cittadini. Gli abitanti di qualsiasi città possono comunicare la loro idea interessante e noi, che con l’aiuto dei nostri strumenti li aiuteremo ad agire, a sviluppare il proprio progetto o semplicemente a ricevere sostegno”.
Valutando l’andamento delle elezioni alla Duma cittadina di Mosca sesta convocazione, gli esperti sottolinano il fatto del sostanziale ampliamento della rappresentanza partitica in questo organo amministrativo. Secondo le parole del politologo, capo del fondo di sviluppo della società civile, Konstantin Kostin, l’unicità di questa campagna elettorale consiste nel fatto che tutti e quattro i partiti parlamentari hanno presentato per la prima volta i loro candidati in tutti i distretti elettorali della capitale, grande rappresentanza ha ottenuto inoltre il partito di spinta social-liberale “Jabloko” (43 su 45 distretti), mentre alla metà dei mandati elettorali concorrono i rappresentanti di “Grazhdanskaja platforma” (Piattaforma civile), partito liberale fondato dal noto miliardario Michail Prochorov. “Considerando una tale presenza di partiti, potremmo ora pronosticare che il nonsense ereditato dai tempi precedenti a Mosca, come la Duma cittadina bipartitica, sparirà per sempre dopo il 14 settembre”, conclude lui.
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