E ora Navalny guarda al Cremlino

Navalny, nuovo segretario di Alleanza Popolare (Fonte: Reuters)

Navalny, nuovo segretario di Alleanza Popolare (Fonte: Reuters)

Il blogger diventa segretario del proprio partito, Alleanza Popolare. Il programma è quello di partecipare alle prossime elezioni per la Giunta di Mosca, nel 2014. E l'obiettivo è correre per le presidenziali

La sua corsa non si arresta. Anzi, l'impegno politico sembra aumentare sempre più. E anche se a causa della pena condizionale che deve scontare per il caso del bosco di Kirov, Alexei Navalny non può essere eletto a nessuna carica a nome del proprio partito, la legge non gli vieta di esserne il segretario. E infatti l'elezione del blogger alla guida di "Alleanza Popolare" è arrivata nella sera di domenica. Oltre a Navalny alla prima carica del partito erano candidati anche Sergej Ukhov, membro della sezione di partito del distretto di Perm, e Nikolaj Ljaskin. In base al verbale sul conteggio dei voti, Navalny ha preso 88 voti su 108, il totale dei membri dell'”Alleanza Popolare”. Ljaskin ha raccolto 12 voti e Ukhov 6. Uno degli elettori ha votato “contro tutti” e una scheda è stata annullata, come fa sapere ITAR-TASS.

Il congresso si è svolto per dare di nuovo la possibilità al partito di preparare i documenti per la registrazione, già una volta negata dal Ministero della Giustizia. Navalny ha assicurato che questa volta il partito “soddisferà in pieno tutti i requisiti formali necessari”. I funzionari del ministero, nel respingere la precedente richiesta di registrazione del partito, avevano spiegato che i membri del partito non avevano fornito al ministero ne' le copie dei verbali delle assemblee generali sulla formazione delle liste elettorali per il secondo congresso, ne' la documentazione di conferma della creazione di una sezione regionale del partito nel distretto di Kemerovo.

Dopo la nomina, Navalny ha ringraziato tutti i suoi sostenitori. “Voglio ringraziare tutti per il sostegno e farò di tutto per non deludere le vostre speranze. Sono certo che il nostro partito riuscirà a ottenere la registrazione e troverà il sostegno degli elettori”. A breve il consulente legale del partito consegnerà la documentazione necessaria all'accreditamento di “Alleanza Popolare” al Ministero della giustizia russo. Al partito sperano di riuscire a partecipare alle elezioni per la giunta di Mosca del 2014 con una lista di propri candidati. Tra i progetti del partito, anche la candidatura di Navalny alle prossime elezioni presidenziali.

Lo strano caso di Alexei Navalny

Gli esperti tuttavia non condividono l'ottimismo dei membri dell'”Alleanza”. “Per ora il potere resta in mano alla élite di governo attuale, e non a quella che Navalny sta cercando di formare. Dal punto di vista giuridico, non avrà il diritto di candidarsi come presidente, a meno che non cambi la legislazione”, ha spiegato il direttore del Centro di tecnologie politiche, Igor Bunin a Nezavisimaja GazetaSecondo Bunin, Navalny spera in una crisi politica importante e nel sostegno delle altre forze di opposizione. L'esperto fa inoltre notare che ultimamente l'opposizione ha cambiato atteggiamento nei confronti di Navalny e in molti hanno criticato il sostegno da lui espresso ai nazionalisti.

Per l'opposizione liberale Navalny assume un nuovo valore elettorale, secondo Bunin, perché è probabile che in effetti il suo partito riesca a prendere parte alle elezioni comunali: “Certo, preferirebbero che a guidarli fosse lo scrittore Boris Akunin, che corrisponde al loro sistema di valori liberale, però Akunin è in Francia a scrivere libri, e non si occupa di politica. Al momento attuale tutte le speranze sono su Navalny. Le circostanze li portano a non dare peso alle sue inclinazioni nazionaliste per seguirlo ciecamente”.

Materiali tratti da Gazeta.ru e Newsru.com

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