Dodici mesi di Medvedev alla Casa Bianca

Il primo ministro russo Dmitri Medvedev fa un bilancio del suo anno alla Casa Bianca (Foto: Reuters)

Il primo ministro russo Dmitri Medvedev fa un bilancio del suo anno alla Casa Bianca (Foto: Reuters)

Il 21 maggio 2013 è trascorso un anno esatto dall'inizio delle attività dell'esecutivo guidato dal premier, nominato capo del governo l'8 maggio 2012. Uno stralcio di una sua intervista al giornale "Komsomolskaya Pravda"

Il 21 maggio 2013 ha segnato un anno esatto dall'inizio delle attività dell'esecutivo guidato da Dmitri Medvedev. Medvedev è stato nominato capo del governo l'8 maggio 2012; nei quattro anni precedenti aveva ricoperto l'incarico di Presidente della Federazione Russa. Il premier ha rilasciato un'ampia intervista al giornale Komsomolskaya Pravda e Russia Oggi vi ripropone le tesi principali di questa conversazione citando le parole del premier.

1. Il lavoro del premier non è più facile di quello del Presidente
Medvedev ha ammesso che il suo primo anno da premier non è stato facile. "Il governo è una macchina che lavora a ciclo continuo: elabora ed emette un'enorme quantità di documenti normativi; poi ci sono la gestione operativa dell'economia e i problemi quotidiani del Paese".

2. Esiste il rischio di un calo dell'economia, ma vi è anche la possibilità di evitarlo
Medvedev ha dichiarato che un calo dell'economia presto o tardi arriva sempre. Quella che non bisogna permettere non è la recessione tecnica, ma la recessione reale. "Sono convinto che riusciremo a evitare una crisi come quella che si è verificata negli anni 2008-2009. Non vi è alcun bisogno di fare incetta di carne in scatola, sapone, fiammiferi e sale! Ma sul fatto che ci troviamo in una situazione economica internazionale assai difficile non vi è alcun dubbio".

3. Uno dei programmi approvati dal governo vuole garantire un sostegno ai ricercatori scientifici
"Abbiamo messo a punto degli strumenti reali di sostegno per le persone che hanno appena concluso gli studi universitari e hanno scelto la strada della ricerca scientifica. Sono previste borse di studio di importo più che decoroso. Ma servono anche alloggi per questi giovani: c'è bisogno di un apposito mutuo sociale, affinché l'università o l'Accademia delle Scienze possano stanziare dei fondi a tal fine. Lo stesso vale per i giovani ingegneri".

4. Il governo ridurrà la spesa degli enti statali
"Ciascun dicastero dovrà rinunciare al 5 per cento delle forniture per le necessità statali o per l'erogazione di servizi statali. Su scala nazionale si tratta di miliardi di rubli. È uno degli elementi dell'austerity economica".

5. La questione dell'ora solare non è ancora chiusa
Medvedev teme che metà dei cittadini russi non sarebbe d'accordo con la decisione di passare all'ora solare. "La questione non è ancora chiusa, ma non si può continuare a mescolare le carte all'infinito. Le ricerche condotte dimostrano che circa il 50 per cento della popolazione è favorevole al vecchio sistema di orario, e il restante 50 per cento è favorevole al nuovo".

6. La Russia non può fare a meno degli immigrati
La Russia nei prossimi anni non potrà fare a meno degli immigrati, pertanto occorre creare un sistema che permetta di controllare i processi migratori.  "Di recente sono stato all'ufficio per le politiche migratorie di Nizhnij Novgorod. E sono rimasto meravigliato dalla quantità di persone che vengono a lavorare da noi dai Paesi sviluppati: centinaia di migliaia di persone dalla Germania, dai Paesi Bassi, dalla Gran Bretagna. Non sono turisti, ma persone che arrivano con visti di lavoro.  Questo significa che il nostro Paese è in grado di attirare dei lavoratori che nella loro terra di origine hanno un buono stipendio".

7. La Russia investe i propri fondi sovrani all'estero per ridurre i rischi
"Il nostro Paese dipende fortemente dal petrolio e dal gas. Per questo cerchiamo di investire i nostri soldi in strumenti altamente affidabili, ben protetti e non soggetti a grossi rischi di oscillazioni".

8. L'ingresso nel Wto ha permesso alla Russia di inserirsi nel commercio mondiale civilizzato
"I vantaggi del Wto (Organizzazione Mondiale del Commercio) in realtà non significano che qualcuno ci stia offrendo una bella fetta di torta su un piatto d'argento. Il vantaggio sta nel fatto che abbiamo cominciato ad adottare le regole comuni. E i nostri prodotti, non oggi, ma magari tra un anno, due, tre o cinque, risponderanno ai requisiti fondamentali riconosciuti dai Paesi membri del Wto. E noi saremo in grado di gestire i costi di produzione dei nostri prodotti".

9. Medvedev non è disposto a rinunciare a nessuno dei suoi ministri
Alla domanda se vi siano dei ministri che sarebbe disposto a sostituire, il premier ha risposto: "Dei ministri che sarei pronto a offrire in sacrificio? No, non ce n'è... Il governo è una squadra. Io li ho proposti al Presidente per ottenere la sua approvazione, e lui ha dato a tutti il suo appoggio. Ma io sono personalmente responsabile per loro. Se ritengo che una persona faccia bene il suo lavoro, naturalmente la difendo".

10. Il premier non ha escluso la possibilità di clamorose dimissioni per effetto del divieto di possedere beni all'estero
"Se vivi in Russia e partecipi al governo del Paese, allora devi essere responsabile della sua economia e comprendere che il tuo denaro dipende direttamente dal modo in cui governi. Il nostro obiettivo non è quello di estromettere le persone benestanti dal governo (inclusi gli organi di governo regionali e comunali) o dal parlamento. Vogliamo vedere al governo e tra i deputati delle persone di successo, e non delle persone che nascondono qualcosa e poi vengono a dirci: No, qui va tutto bene, è tutto a posto, state tranquilli, noi guadagniamo tre copechi".

11. Medvedev non si sente offeso dall'appellativo "Dimon" con cui alcuni utenti gli si rivolgono in Internet
"Dimon" è una forma diminutivo-vezzeggiativa del nome russo Dmitri. "In molti Paesi si usa rivolgersi ai ministri, al premier e al Presidente con il solo nome di battesimo. Forse negli eventi ufficiali il protocollo è diverso, ma in generale quasi chiunque può rivolgersi a chi ricopre queste cariche per nome. Qui in Russia invece abbiamo le nostre tradizioni".

12. Il figlio di Medvedev, che nel 2012 ha iniziato gli studi all'università Mgimo presso la facoltà di Diritto internazionale, si sente "un normale ragazzo di oggi"
"Per evidenti ragioni, i figli dei dirigenti statali hanno le loro difficoltà nella vita. Ma per me era molto importante che mio figlio si sentisse come un qualsiasi ragazzo di oggi. È uno studente nella norma. Credo che questo sia un bene prima di tutto per lui".

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