La riforma dell'esercito riguarda anche gli stranieri che ottengono la cittadinanza russa (Foto: AFP / East News)
Il governo russo ha approvato un disegno di legge per il quale gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza russa dovranno fare il servizio militare nelle forze armate russe. L’unica eccezione a tale legge varrà soltanto per gli ex esuli di Paesi con i quali la Russia ha firmato accordi specifici.
La durata della leva nelle forze armate della Federazione Russa è di un anno per i russi. I graduati e gli ufficiali subalterni sono reclutati con la chiamata alle armi e con un contratto. Sono soggetti al servizio militare tutti i cittadini della Federazione Russa di sesso maschile non riformati, di età compresa tra i 18 e i 27 anni. La campagna reclutamenti si svolge due volte l’anno, in primavera (dal 1° aprile al 15 luglio) e in autunno (dal 1° ottobre al 31 dicembre). Al termine dei primi sei mesi in servizio, tutte le reclute possono firmare un primo contratto per prolungare la leva a tre anni
Il progetto di legge prevede la cancellazione dell’esenzione dal servizio militare per i cittadini russi che abbiano servito sotto le armi in un altro Stato. Eccezione sarà fatta soltanto per i soggetti originari del Tagikistan e del Turkmenistan, Stati con i quali la Russia ha firmato accordi specifici.
Sono stati proposti gli emendamenti alla legge federale “riguardante l’obbligo militare e il servizio militare”, miranti ad aumentare il numero dei soldati sotto le armi. Il Ministero della Difesa, che ha preparato il disegno di legge, ha motivato la preparazione del documento con il grande numero di rinvii di cui possono beneficiare le persone che devono effettuare il servizio militare, con il desiderio di molti giovani russi di evitare la chiamata obbligatoria alle armi e anche con la riduzione del numero delle reclute dovuta al calo demografico.
“Da adesso in poi tutti coloro che hanno ottenuto la cittadinanza russa devono agire conformemente al nostro quadro giuridico. Per questo motivo il progetto di legge è coerente -, afferma l'esperto di questioni militari Aleksander Kanchin. - I russi che ricevono un permesso di soggiorno in Israele ripartono da zero, e si sottopongono in tutto e per tutto alle leggi locali. Tutte le loro esperienze pregresse restano qui. Altrettanto deve valere per gli stranieri che vengono a vivere qui da noi. Poco importa se hanno già fatto il servizio militare: sono tenuti a rispettare il sacro obbligo a difendere la Russia”.
“Se un cittadino ha meno di 27 anni, non c’è niente di terribile nel servire sotto le armi dopo aver ottenuto la cittadinanza russa, in quanto come persona accetta tutti gli obblighi relativi”, afferma il direttore del centro di preparazione militare Anatolij Tsyganok.
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