Epifania ortodossa, in fila per un tuffo nel ghiaccio

A man takes a dip in icy water during Orthodox Epiphany celebrations in Yaroslavl, Russia, January 19, 2017.

A man takes a dip in icy water during Orthodox Epiphany celebrations in Yaroslavl, Russia, January 19, 2017.

Reuters
Ogni anno, nella notte tra il 18 e il 19 gennaio, i fedeli russi commemorano il Battesimo di Gesù con immersioni in buchi a forma di croce, realizzati sulle superfici gelate di fiumi e laghi. Il reportage da Ostankino, a nord di Mosca

Sfidando il freddo, a una temperatura di diversi gradi sotto zero, nella notte tra il 18 e il 19 gennaio migliaia di russi hanno celebrato l’Epifania ortodossa. Un rito che, per ricordare il battesimo di Gesù nel fiume Giordano, prevede l’immersione nelle acque gelate di fiumi e laghi, dove vengono realizzati dei buchi a forma di croce nel ghiaccio.

Dopo la benedizione da parte del sacerdote, i fedeli si immergono tre volte nell’acqua, per una cerimonia alla quale partecipano ogni anno uomini e donne, a volte anche bambini.

Ovviamente medici ed esperti danno consigli rigidi per chi decide di immergersi: la pratica è infatti sconsigliata a chi ha problemi di cuore, soffre di diabete o ha disturbi del sistema nervoso. È bene iniziare a prepararsi qualche giorno prima con docce fredde, e prima dell’immersione, è preferibile mangiare cibi grassi, come lardo di maiale, senza però esagerare.

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie