La Sophia Loren russa, dall’olimpo agli abissi

La vita di Regina Zbarskaya, una delle più affascinanti ed enigmatiche indossatrici sovietiche, ancora oggi resta avvolta nel mistero. Nella sua carriera si alternano momenti di grandi successi e gravi forme di depressione. Fino all’ultimo fatale tentativo di suicidio

 

Regina Zbarskaya è stata una delle indossatrici più famose ed enigmatiche del Paese. Definita la Sophia Loren russa, negli anni le sono stati attribuiti dei legami con il KGB e ancora oggi la sua morte rimane avvolta nel mistero // Regina Zbarskaya sulla copertina di una rivista sovietica

 

Regina nasce del 1935 e della sua vita si conosce ben poco. Si trasferisce da Vologda a Mosca all’età di 16 anni e nella capitale inizia a lavorare per la Casa della Moda di Kuznetskij Most. Da qui in poi la storia della sua vita diventa confusa: esistono diverse versioni e varie supposizioni su cosa sia successo a Regina Zbarskaya. E proprio sulla base di una di queste versioni è stata realizzata la serie tv “Krasnaya Koroleva”, girata tra Ucraina, Bielorussia e Russia, e mandata in onda sulla tv russa // In questa immagine, il trailer della serie tv in cui viene raccontata la vita di Regina Zbarskaya, interpretata dall’attrice Kseniya Lukyanchikova

 

Nella serie tv, la parte di Regina Zbarskaya è interpretata dall’attrice 23enne Kseniya Lukyanchikova. Secondo la storia raccontata nella serie televisiva, la futura modella sarebbe stata notata dalla celebre stilista e artista sovietica Vera Aralova. Sarebbe stata lei, infatti, a spalancarle la porta del successo e a farle calcare le prime passerelle // L’attrice Kseniya Lukyanchikova, che ha interpretato la parte di Regina Zbarskaya nella serie tv a lei dedicata

 

Secondo alcune colleghe, la Zbarskaya avrebbe avuto le gambe storte. Nonostante ciò, Regina riesce a farsi notare proprio grazie a questa particolarità. Nel 1961 viene mandata a Parigi per partecipare a una sfilata di moda sovietica // L’attrice Kseniya Lukyanchikova, che ha interpretato la parte di Regina Zbarskaya nella serie tv a lei dedicata, regge in mano le foto dell’indossatrice sovietica

 

È proprio a Parigi che la stampa internazionale nota Regina. La rivista Paris Match la definisce “l’arma più bella del Cremlino”. Dicono che Regina parlasse fluentemente il francese e che comunicasse con Pierre Cardin e Christian Dior senza interprete // L’attrice Kseniya Lukyanchikova durante le riprese del film 

Negli anni Sessanta sposa un artista moscovita, figlio di uno studioso che imbalsamò il corpo di Lenin, Lev Zbarskij. Il matrimonio dura sette anni. Poi lui inizia a frequentare altre donne e si trasferisce negli Stati Uniti // Regina Zbarskaya in una foto d'epoca

 

Secondo la versione raccontata nella serie tv, è proprio attraverso il marito e attraverso alcune frequentazioni con diplomatici stranieri che Regina inizia a lavorare per il KGB. Una versione che non è mai stato possibile verificare, visto che Lev muore a New York poco tempo prima che iniziassero le riprese del film // Regina Zbarskaya in alcune foto d'epoca 

 

Per un certo periodo della sua vita soffre di una grave forma di depressione, che la spinge a tentare il suicidio. Qualche tempo dopo riesce comunque a ritrovare la via del successo, grazie alla collaborazione con lo stilista Vyacheslav Zajtsev, chiamato dalla stampa straniera “il Dior rosso”, per via dell’associazione con il Partito Comunista // Regina Zbarskaya

 

L’ultima love story di Regina - la relazione con un giornalista jugoslavo - scatena un grave scandalo politico. Secondo quanto raccontato dalla modella, lui avrebbe pubblicato in Germania il libro “Cento notti con Regina Zbarskaya” nel quale racconta il modo in cui lei aveva denunciato alcuni colleghi // Le riprese della serie tv dedicata a Regina Zbarskaya

 

Dopo questo fatto, Zbarskaya non fa più ritorno sulle passerelle. Cade ancora una volta in una grave forma di depressione e si suicida. Al suo funerale non si presenta nessuno. E ancora oggi non si conosce il luogo esatto in cui è stata sepolta // L’attrice Kseniya Lukyanchikova con una foto di Regina Zbarskaya

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