Un quartiere distrutto di Aleppo.
: ReutersCosì come ha fatto sapere nella notte del 14 dicembre Vitalij Churkin, rappresentante permanente della Federazione Russa all’Onu, le forze governative hanno ripreso il controllo degli ultimi quartieri orientali di Aleppo, in Siria. Secondo Churkin gli ultimi gruppi terroristici starebbero abbandonando le zone liberate della città. Tuttavia per il diplomatico è presto per poter parlare della fine della fase attiva degli scontri nel Paese.
“Sarebbe esagerato dire che il conflitto in Siria sta finendo - ha dichiarato -. Resta ancora molta strada da percorrere, ma sarebbe positivo se questo cammino riprendesse la direzione intrapresa nel dicembre dell’anno scorso, con la firma della risoluzione che prevedeva la necessità di creare una nuova costituzione in Siria e organizzare elezioni sotto il controllo internazionale”.
Solamente allora sarà possibile, secondo Churkin, iniziare il gigantesco lavoro di ricostruzione di un Paese massacrato da sei anni di guerra civile.
Oltre cento sminatori russi sono impiegati nelle operazioni di bonifica della città, ha fatto sapere a Rbth l’esperto militare del giornale Izvestia, Aleksej Ramm. Secondo lui, il Ministero della Difesa della Federazione Russa è al lavoro per offrire assistenza umanitaria ai feriti e consegnare materiale di prima necessità. “La cosa più importante ora è mantenere la città sotto controllo. Non possiamo permetterci che i terroristi tornino all’attacco”, ha detto. Ramm ha inoltre fatto notare che le postazioni dell’esercito siriano vicino alla città potrebbero ottenere nuovi rinforzi.
Gli esperti sono convinti che per preparare i prossimi passi sarà necessario avere un quadro chiaro delle relazioni politico-militari all’interno della coalizione occidentale.
Secondo il direttore dell’Istituto di Usa e Canada dell’Accademia russa delle Scienze, il generale maggiore in congedo Pavel Zolotariov, la cosa migliore sarebbe che il ruolo di segretario della Difesa Usa venga assunto da James Mattis, in passato comandante in Afghanistan. Egli dovrebbe collaborare con il Ministero russo della Difesa nell’operazione in Siria.
“È un uomo pratico con una buona esperienza sul piano militare che dovrà riorganizzare il lavoro della coalizione occidentale in Siria - ha affermato Zolotariov -. Confido sul fatto che ci sarà una maggior cooperazione militare e non solo ossequi politici fra nemici e alleati”.
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