L’esercito siriano avrebbe liberto quasi la metà del territorio occupato dai jihadisti nelle zone orientali di Aleppo, in Siria. Lo ha affermato oggi il portavoce del Ministero russo della Difesa, il generale Igor Konashenkov.
“Grazie a una serie di azioni meticolose e ben pianificate, i militari siriani sono riusciti a cambiare radicalmente la situazione a proprio favore”, ha detto Konashenkov, aggiungendo che praticamente la metà dei quartieri occupati dai jihadisti nella parte orientale di Aleppo “è stata liberata completamente”.
Konashenkov ha spiegato che in questa zona vivono oltre 80.000 persone. “Molte di loro – ha aggiunto -, per la prima volta dopo molto tempo hanno potuto avere accesso ad acqua potabile, cibo e assistenza medica nei centri umanitari allestiti dalla Russia”.
Il portavoce della Difesa ha quindi respinto le accuse occidentali, secondo le quali l’offensiva siriana avrebbe causato numerose vittime tra la popolazione civile.
“I nostri partner occidentali sono affetti da una sorprendente cecità quando si ritrovano a valutare la reale situazione ad Aleppo”, ha detto.
Secondo lui, le 80.000 persone liberate durante l’offensiva dell’esercito siriano sarebbero state “utilizzate come scudi umani dai terroristi”.
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