“Leave” or “Remain”: con il referendum sulla Brexit la Gran Bretagna chiederà ai propri cittadini se restare nell’Unione Europea o abbandonarla.
: ReutersIl 23 giugno 46,5 milioni di cittadini britannici sono chiamati alle urne per decidere se rimanere nell’Unione Europea oppure lasciarla. Si tratta di un referendum storico, che divide i partiti politici e gli opinionisti. I seggi resteranno aperti dalle 8 alle 23 (ora italiana) e i risultati definitivi saranno probabilmente disponibili nella mattinata del giorno successivo.Rimanere in Unione Europea o lasciarla? Mosca guarda con grande interesse il referendum sulla Brexit in Gran Bretagna, dove 46,5 milioni di cittadini sono chiamati oggi a pronunciarsi sul futuro del proprio Paese, dentro o fuori la Ue. Un voto, concordano gli esperti russi, che potrebbe cambiare le sorti del progetto europeo, così come concepito fino ad ora. E anche se Mosca riconosce il carattere prettamente interno del referendum, non nasconde il proprio interesse per i risultati che emergeranno dalle urne e per il futuro stesso dell’Ue. Rbth ha chiesto ad alcuni esperti quale sia la posta in gioco e come potrebbero cambiare le relazioni tra Mosca e Bruxelles.
Maksim Suchkov, esperto del Consiglio russo per gli Affari internazionali, editorialista di Al-Monitor
L’unica parola che può definire la Brexit è “incertezza”. Se la Gran Bretagna decide di restare, sicuramente ci ritroveremo davanti a un’Europa diversa. Se decide di uscire, la grande domanda ruoterà attorno a come potrà sopravvivere l’idea di un’Europa unita. In ogni caso, sembra essere una delle colonne portanti che definiranno il futuro delle vicende mondiali per diversi decenni.Per la Russia, la Brexit comporterebbe una grave perdita finanziaria. Uno scenario tutt’altro che eccitante visto l’attuale stato dell’economia nazionale. Sul lungo termine, c’è invece chi ritiene che la Russia possa trarre dei vantaggi da una cooperazione bilaterale più robusta con singoli Stati europei, al contrario di istituzioni collettive.
James Nixey, capo del Programma Russia ed Eurasia presso la Chatham House
Con ogni probabilità la Brexit arriverà a rafforzare le correnti disgregatrici già in corso all’interno dell’Unione Europea. Intaccherà l’unità e quindi darà alla Russia una voce più forte e più spazio di manovra, che Mosca potrà utilizzare per comunicare la propria posizione sui trattati militari, sulla sicurezza e sull’ex spazio sovietico. La destabilizzazione (lo abbiamo già visto in Ucraina) è una tattica russa. Ma questo tipo di destabilizzazione è del tutto europea e si è formata ed è cresciuta lì. Non c’è la Russia dietro a ciò, ma sicuramente Mosca cercherà di trarne dei vantaggi a favore dei propri interessi nazionali.
Boris Stremlin, ricercatore senior associato presso il CASC
La Brexit potrebbe danneggiare l’economia russa: la possibile uscita della Gran Bretagna sta già rendendo nervosi i mercati. E mercati nervosi significano prezzi del petrolio più bassi. A livello geopolitico, invece, la Russia potrebbe guadagnare alcuni punti: la Brexit potrebbe danneggiare fatalmente il progetto europeo così come era stato concepito fino ad ora e farà aumentare la cooperazione con quei Paesi che si erano dimostrati scettici in merito alle politiche UE nei confronti del Cremlino. Farà inoltre aumentare il peso della Russia in Europa, semplicemente perché la perdita di importanza dell’UE rafforzerà inevitabilmente quel grande vicino che era stato escluso dal progetto UE.Elena Ananieva, capo del Centro per gli Studi sulla Gran Bretagna presso l’Istituto europeo dell’Accademia russa delle Scienze
Da un lato la possibile uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea porterà a un alleggerimento della posizione dell’UE nei confronti della Russia, visto che è proprio Londra ad avere una dura posizione anti-russa in Europa, insieme alla Polonia, alla Svezia e ai Paesi Baltici. Dall’altro lato, la Brexit potrebbe avere un impatto negativo sull’Euro, sul valore dei titoli di stato russi e sulle azioni delle società russe. Pertanto non ha senso che Mosca adotti una posizione precisa riguardo al voto. La leadership russa sta facendo la cosa giusta assumendo un atteggiamento pacato e distaccato nei confronti del referendum.
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